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Schermo luce blu: aiuta davvero gli occhi?

A cura di
Mary
Romano

La luce blu degli schermi dei dispositivi elettronici può determinare affaticamento oculare, oltre a influire negativamente su concentrazione e ciclo sonno veglia. Effetti che possono essere ridotti o eliminati con specifiche funzioni dei dispositivi e abitudini.

Cos’è la luce blu dello schermo?

La luce blu emessa dagli schermi di dispositivi elettronici come smartphone, pc e televisori è una forma di luce visibile caratterizzata da una lunghezza d'onda compresa tra 400 e 495 nm. Questo tipo di luce è in grado di penetrare più in profondità nell’occhio rispetto ad altre lunghezze d’onda, fino a raggiungere la retina.

L’uso prolungato di dispositivi digitali, e la conseguente esposizione alla luce blu per molto tempo, possono essere fonte di disagi. È il caso dell’affaticamento visivo, o di un ciclo sonno-veglia che risulta disturbato.

Che effetti ha la luce blu?

Questi effetti sono a carico della vista, del ciclo del sonno e del benessere generale della persona.

Effetti sugli occhi

La luce blu penetra in profondità nell’occhio raggiungendo la retina, come detto. Sebbene le quantità emesse dagli schermi siano inferiori rispetto alla luce naturale del sole, l’esposizione prolungata e ravvicinata può determinare:

  • affaticamento visivo: sintomi come secchezza oculare, arrossamento, vista offuscata e mal di testa sono comuni dopo ore di utilizzo di dispositivi elettronici
  • stress ossidativo retinico: un’eccessiva esposizione potrebbe favorire danni alle cellule retiniche, accelerando in teoria fenomeni degenerativi legati all’età.

Conseguenze sul sonno

La luce blu interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. L’esposizione serale a dispositivi digitali può ritardare l’addormentamento e ridurre la qualità del riposo, causando insonnia o risvegli frequenti.

Effetti cognitivi e psicologici

La riduzione della qualità del sonno può a sua volta influire negativamente su:

  • concentrazione e memoria, con ripercussioni sul rendimento lavorativo
  • umore, con un aumento del rischio di irritabilità e stress.

Come togliere la luce blu dal monitor?

Per ridurre o eliminare la luce blu emessa dal monitor si possono adottare alcune soluzioni.

Una delle opzioni più semplici è attivare le funzionalità integrate nei dispositivi. Di base, tutti i principali sistemi operativi sono dotati di modalità specifiche che attenuano la luce blu. I nomi della funzione possono essere Luce notturna o Night Shift. Queste funzioni regolano automaticamente i toni dello schermo, virandoli su tonalità più calde e meno affaticanti per gli occhi. Spesso è possibile programmarne l’attivazione su specifici orari.

Un’alternativa efficace consiste nell'installare software dedicati. Si possono indicare, per fare alcuni esempi, f.lux, Iris o Redshift, che offrono una gestione più avanzata e permettono di personalizzare l’intensità del filtro luce blu. Utilizzare questi software è particolarmente indicato per chi lavora al computer per molte ore consecutive.

Se si preferisce una soluzione fisica, è possibile applicare pellicole protettive direttamente sul monitor. Si tratta di filtri che riducono l'emissione di luce blu senza compromettere la qualità dell’immagine.

Alcuni monitor in commercio dispongono di modalità integrate, come ComfortView o Eye Saver Mode, che regolano automaticamente la luminosità e riducono le emissioni potenzialmente dannose. Se si vuole una protezione costante, si può decidere di indossare degli occhiali con filtro luce blu. Utili soprattutto per chi trascorre molto tempo di fronte ad uno schermo.

Abitudini da adottare per limitare l’esposizione alla luce blu

Ci sono poi alcune abitudini utili a limitare l’esposizione alla luce blu degli schermi. Si possono indicare:

  • seguire la regola del 20 - 20 - 20: ogni 20 minuti, si può distogliere lo sguardo dallo schermo e fissare un punto distante circa 6 metri (20 piedi) per almeno 20 secondi. In questo modo è possibile rilassare i muscoli oculari e prevenire l’affaticamento visivo
  • regolare la luminosità dello schermo: si consiglia di adattarla all’ambiente circostante. La si può ridurre in stanze buie e aumentarla in condizioni di luce intensa per evitare sforzi eccessivi agli occhi
  • attivare la modalità Luce notturna o Filtro luce blu: questa funzione, cui si è fatto riferimento, permette di ridurre la quantità di luce blu emessa. Favorisce il rilassamento visivo, soprattutto nelle ore serali
  • mantenere la giusta distanza dallo schermo: il monitor dovrebbe essere a circa 50, 70 cm dagli occhi e leggermente al di sotto del livello dello sguardo, per ridurre la tensione oculare
  • evitare l’uso di dispositivi prima di dormire: limitare l’esposizione agli schermi almeno un’ora prima di andare a dormire aiuta a favorire la produzione di melatonina e a migliorare il riposo notturno.