Cos'è la vitiligine?
La vitiligine è una malattia molto comune che colpisce persone con tutti i tipi di pelle, pur risultando maggiormente visibile negli individui con una carnagione scura. Si tratta di una dermatosi acquisita, la cui eziologia è sconosciuta, caratterizzata da chiazze acromiche circondate, solitamente, da una zona ipercromica (leucomelanodermia).
Si tratta, quindi, di una condizione della pelle che porta alla comparsa di macchie bianche o più chiare rispetto al resto della pelle (leucodermia).
Le chiazze acromiche si localizzano inizialmente in alcune parti del corpo quali il dorso delle mani, gli avambracci, il volto e i genitali, ma in seguito possono interessare qualsiasi zona cutanea, comprese le pieghe. I peli delle chiazze sono privi di pigmento e il cuoio capelluto può essere compromesso con ciocche di capelli bianchi.
Chi colpisce?
Questo disturbo colpisce circa lo 0,5-2% della popolazione mondiale, senza distinzione di genere.
Può insorgere a qualsiasi età, anche se nel 95% dei casi si presenta nel giovane adulto, prima dei 40 anni, a seguito di eventi psico-emozionali rilevanti, ma anche a causa di ustioni e traumatismi cutanei.
Quali sono le cause della vitiligine?
La mancanza di melanina, che conferisce alla pelle il suo colore fisiologico è la causa della vitiligine.
Queste macchie si formano infatti perché le cellule che producono la melanina muoiono o smettono di funzionare correttamente.
L’origine di questa condizione non è ancora del tutto nota, ma si sospetta che possano essere coinvolti fattori autoimmuni o una predisposizione genetica del soggetto.
Questa malattia infatti colpisce i melanociti, che sono le cellule della pelle che producono la melanina.
I meccanismi patogeni che si pensa possano essere coinvolti, sono:
- l'attacco autoimmune dei melanociti, che smettendo di produrre melanina, determinerebbero il colore bianco della pelle. Un terzo dei pazienti con vitiligine presenta anche altre malattie del sistema immunitario (diabete mellito, anemia perniciosa, tiroidite di Hashimoto) e anche nel caso della vitiligine l'ereditarietà sembra avere un ruolo determinante
- una sopravvivenza ridotta dei melanociti o un loro deficit primario
Tra le ipotesi sulle cause della vitiligine vi sono anche fattori metabolici. Si ritiene che l'accumulo di perossido di idrogeno e radicali liberi possa inibire la produzione di melanina. In particolare, questa situazione potrebbe verificarsi in soggetti con deficit di tirosinasi, un enzima fondamentale per la neutralizzazione del perossido di idrogeno.
Oltre alla predisposizione genetica, la vitiligine si osserva generalmente in soggetti emotivi e neurolabili, e può comparire dopo traumi psichici o in seguito a stati ansiosi. Spesso, nelle donne anziane, si associa a disfunzione tiroidea.
Quali sono le principali tipologie di vitiligine?
Le forme di vitiligine sono principalmente due e si distinguono in base alla distribuzione delle chiazze bianche sulla pelle:
- non segmentale o generalizzata (vitiligine bilaterale), è la forma principale e comprende circa il 90% di tutti i tipi di vitiligine. In questo caso le macchie si manifestano in modo simmetrico su entrambi i lati del corpo (sia a destra che a sinistra) e le aree coinvolte possono essere dorso delle mani, braccia, gomiti, ginocchia, piedi e le parti della pelle che stanno attorno agli occhi, la bocca, i genitali e l’ano
- Segmentale o unilaterale (vitiligine segmentale), quando le chiazze interessano solo una parte del corpo. Rispetto alla vitiligine generalizzata, si tratta di una forma della malattia meno comune, rappresentando infatti appena il 10% del totale. In questo caso le macchie bianche della pelle compaiono solo in una metà del paziente, cioè o nella parte sinistra o nella parte destra del corpo, e inoltre sono disposte nel corpo come se seguissero un percorso delineato.
La vitiligine unilaterale è più frequente nei bambini (30% circa).
Vi è inoltre la vitiligine:
- dell’iride: perdita di melanina a macchie irregolari nell’iride dell’occhio che però non comporta un impatto sulla vista
- della testa (di Cazenave): perdita di capelli o peli (a chiazze) in aree della cute, che possono anche essere confluenti, fino all'alopecia totale dei capelli. Possibile causa un meccanismo immunologico
- perinevica: nevo caratterizzato dalla presenza di melanociti centrali, circondati da un alone bianco.
Come capire se è vitiligine o funghi?
Per capire se si ha un fungo o la vitiligine è sempre necessario rivolgersi a un medico specialista che sarà in grado di distinguere tra i due disturbi soprattutto dall’aspetto delle macchie.
Mentre le macchie della vitiligine si localizzano anche su mani e piedi, appaiono più ampie e di un colore bianco latte, quelle della pitiriasi sono tonde e sfumate.
Cosa non deve fare chi ha la vitiligine?
Chi presenta la vitiligine deve prestare attenzione a:
- non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata
- evitare di esporsi per periodi prolungati, in modo da evitare possibili scottature o eritema
- applicare sempre un’abbondante quantità di crema solare specifica per tale patologia.
Come si può curare la vitiligine?
Non esiste una precisa cura per trattare la vitiligine, ma i sintomi possono essere attenuati con l'utilizzo di specifici trattamenti topici e prodotti di dermocosmesi che servono per ridurre la differenza di colore tra le macchie e l'epidermide.
Tra i farmaci, quelli più in uso, sono:
- immunosoppressori
- tacrolimus
- steroidi ad azione locale che nelle prime fasi della malattia aiutano la ripigmentazione contrastando l'infiammazione.
Per la pigmentazione cutanea è possibile che i pazienti affetti da vitiligine debbano sottoporsi a cicli di fototerapia UVA-UVB, PUVA o UVB a banda stretta a cui associare sostanze fotosensibilizzanti il cui risultato è solo temporaneo.
Raramente una singola terapia risulta efficace e quindi, a seconda dello stato della malattia, si decide di combinare l'utilizzo di farmaci, integratori e a volte fototerapia.
Quanto dura la vitiligine?
La durata della vitiligine è molto variabile e dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di vitiligine, l'età di insorgenza e la risposta alle terapie.
In alcuni casi, la vitiligine può stabilizzarsi spontaneamente, con le macchie bianche che smettono di estendersi (soprattutto in caso di vitiligine leggera). In altri casi, invece, la malattia può progredire lentamente nel tempo, coinvolgendo aree sempre più ampie della pelle.
Le terapie disponibili possono però rallentare la progressione della vitiligine e, in alcuni casi, favorire la ripigmentazione della pelle.
La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)