Cos’è l’ACTH?
L’acronimo ACTH (adrenocorticotropic hormone) indica un tipo di ormone il cui nome è ormone adrenocorticotropo o corticotropina. Si tratta di un ormone polipeptidico, cioè formato da una catena di più amminoacidi, che viene prodotto e conseguentemente secreto dalla ghiandola dell’ipofisi.
La sua funzione è quella di precursore di altri ormoni, cioè di stimolarne la secrezione. Tra questi c’è il gruppo dei glucocorticoidi, che hanno importanti funzioni metaboliche degli zuccheri nel sangue.
Come il cortisolo, uno dei glucocorticoidi di cui favorisce la secrezione, anche la corticotropina è ovviamente correlata a stati come stress, il livello di attività fisica del paziente e l’ipoglicemia.
A cosa serve misurarlo?
La misurazione dell’ACTH nel sangue serve per la diagnosi differenziale di diverse condizioni che sono legate per esempio ai livelli di cortisolo, sia più bassi, sia più alti della norma.
Normalmente viene prescritto dal medico quando questi sospetta scompensi che potrebbero essere dovuti alle seguenti condizioni o patologie:
- sindrome e malattia di Cushing (due condizioni diverse, nonostante riportino lo stesso nome)
- malattia di Addison (o insufficienza surrenalica primaria)
- insufficienza surrenalica secondaria
- ipopituitarismo
Quali possono essere le cause di anomalie nei valori?
Le anomalie dei livelli di ACTH possono essere legate ad un suo eccesso o ad un suo difetto. Le cause sono evidentemente differenti.
Possono causare un aumento dei livelli di corticotropina nel sangue le seguenti condizioni:
- ipoglicemia
- stato di gravidanza
- stress e ansia
- traumi psicologici
- le già citate malattia e sindrome di Cushing, e la malattia o morbo di Addison
- asportazione delle ghiandole surrenali
Livelli alti di ormone adrenocorticotropo sono causati anche da alcuni farmaci, come per esempio l’insulina e le metamfetamine.
I valori bassi invece sono causati o correlati alle seguenti condizioni:
- adenoma ipofisario
- età avanzata
- farmaci corticosteroidi
- tumore delle ghiandole surrenali
- sindrome di Cushing
Altri sintomi di anomalia di ACTH
Le condizioni che possono portare ad anomalie nei valori ematici di questo ormone, così come la sua presenza in eccesso o in difetto possono manifestarsi con altri sintomi e segni correlati, che sono solitamente utili nel processo di diagnosi differenziale.
La diagnosi differenziale è un processo diagnostico che viene utilizzato tutte le volte che la sintomatologia manifestata da un paziente è comune a più condizioni. Serve pertanto ad identificare l’eziologia eliminando le altre possibili cause una ad una.
I sintomi accessori di ACTH alto possono essere:
Tutti i sintomi accessori della lista di cui sopra sono legati ad una produzione di cortisolo anomala.
La sintomatologia accessoria per livelli di ACTH inferiori alla norma è la seguente:
- calo ponderale (perdita di peso)
- diarrea
- generale debolezza muscolare
- nausea e vomito
- DCA, ossia disturbo del comportamento alimentare, in particolare anoressia o inappetenza anomala
- calo della libido, specialmente nei soggetti di sesso femminile
La sintomatologia e le cause riportate nelle liste precedenti non sono esaustive, né possono sostituire una diagnosi accurata fatta da uno specialista. Si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico in caso di problemi.
Serve una preparazione particolare?
L’esame è costituito da un prelievo del sangue venoso, pertanto l’unica preparazione necessaria può essere quella del digiuno nelle 12 ore precedenti al prelievo. Nel caso di terapie farmacologiche, i cui principi attivi abbiano una conclamata influenza sui livelli di cortisolo o ACTH, queste vanno interrotte almeno 3 giorni (72 ore) prima dell’orario previsto per il prelievo.
Infine non va effettuata alcuna attività fisica nelle 24 ore prima dell’orario stabilito per il prelievo.
Da un punto di vista burocratico, quello che serve per il prelievo è l’impegnativa del medico che ha ordinato l’esame.
Ci sono controindicazioni al prelievo?
Si tratta di un normale prelievo del sangue, pertanto non ci sono controindicazioni di nessun tipo. L’unica precauzione, dopo aver sostenuto il prelievo, è quella di rimanere in posizione seduta o semi sdraiata per qualche minuto, per evitare svenimento.