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Il bruciore vaginale: cause, rimedi e prevenzione

A cura di
Guia
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Il bruciore vaginale è un disturbo intimo che affligge molte donne, manifestandosi con sensazioni di disagio, irritazione e dolore. Comprendere le origini di questo fastidio è il primo passo per trovare sollievo e adottare le giuste misure preventive.

Cosa si intende per bruciore vaginale?

Il bruciore vaginale è un disturbo comune tra le donne e può avere diverse cause, tra cui infezioni, infiammazioni o alterazioni del pH vaginale.

Si presenta solitamente come una sensazione di disagio o dolore nella zona vaginale, spesso accompagnata da arrossamento , gonfiore e/o presenza di secrezioni vaginali. Può manifestarsi in vari modi, da una lieve irritazione a un dolore intenso, con e senza prurito, e può essere continuo o intermittente.

Si parla di bruciore vaginale da stress quando l'irritazione è legata a periodi di intensa ansia o malessere psicofisico.

Come far passare il bruciore alle parti intime?

Per alleviare il bruciore vaginale, è importante individuarne la causa
In età fertile il bruciore può essere dovuto prevalentemente a un’infezione o a cattive abitudini.

Se si sospetta un’infezione, è consigliabile consultare il medico per una terapia adeguata, che potrebbe includere antimicotici o antibiotici.  Si consiglia inoltre di evitare indumenti stretti e tessuti sintetici, per poter ridurre il disagio.

Nel caso in cui durante la visita non vi siano segni o sintomi di infezione o l’eventuale esecuzione di tamponi diagnostici risulti negativa, si possono ricordare quelle che sono le buone abitudini per evitare disagi intimi.

Durante la menopausa invece il bruciore può essere dato dall’atrofia vaginale, una condizione di secchezza data dalla mancanza degli ormoni. In questo caso è necessaria una valutazione medica che possa indicare la terapia più adatta tra:

  • prodotti locali a base di acido ialuronico o a base di ormoni
  • utilizzo di laser terapia
  • biorivitalizzazione.

Come capire se si ha un’infezione vaginale?

Le infezioni vaginali sono una delle cause più comuni di bruciore, ma a volte questa sensazione può manifestarsi anche senza infezioni. Come riconoscere, quindi, se si tratta di un'infezione?

Ecco alcuni segni che possono suggerirne la presenza:

Se si presentano questi sintomi, è fondamentale rivolgersi a un ginecologo per una diagnosi precisa.

Come lavarsi se si ha bruciore vaginale?

Durante un episodio di bruciore, è essenziale scegliere detergenti intimi delicati, preferibilmente con un pH acido (intorno a 4.5), che aiuti a mantenere l’equilibrio della flora vaginale. 

Evitare saponi aggressivi, lavande vaginali e profumi. È consigliato lavarsi con acqua tiepida e asciugarsi tamponando delicatamente con un asciugamano pulito.

Come gestire un’irritazione vaginale?

Se il bruciore è dovuto a un’irritazione (da indumenti sintetici, assorbenti profumati o detergenti aggressivi), è utile sospendere l’uso di prodotti potenzialmente irritanti. Allo stesso modo, se l'irritazione è legata a determinati indumenti, come quelli troppo stretti o in materiali sintetici, è opportuno optare per biancheria in cotone traspirante.

Come indicato precedentemente, lo stress può influire negativamente sulla salute vaginale, contribuendo a sintomi come il bruciore. Tecniche di rilassamento quali la meditazione, lo yoga o l’attività fisica regolare possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

Se l'irritazione è associata a secchezza vaginale, l'uso di lubrificanti o gel vaginali può alleviare il disagio durante i rapporti sessuali e nella vita quotidiana. È importante scegliere prodotti privi di sostanze irritanti.

Se i sintomi persistono o peggiorano nonostante le misure adottate, è consigliabile consultare un ginecologo. Un professionista può valutare la situazione, escludere possibili infezioni o altre patologie e prescrivere il trattamento più appropriato. 

Come viene fatta la diagnosi di infezione vaginale?

La diagnosi di infezione vaginale si basa su una combinazione di valutazione clinica, esami fisici e test di laboratorio, al fine di identificare l'agente eziologico e distinguere tra le diverse tipologie di infezione.

Il medico inizia con una raccolta approfondita della storia medica e dei sintomi riferiti dalla paziente, inclusi durata e intensità dei sintomi, caratteristiche delle perdite vaginali ed eventuali fattori di rischio (uso recente di antibiotici, attività sessuale non protetta).

Durante l'esame fisico, il ginecologo valuta l'aspetto della vulva e della vagina per individuare segni di infiammazione o lesioni; l’utilizzo dello speculum serve per valutare le caratteristiche dell’eventuale presenza di secrezioni; si procede poi con la palpazione addominale e pelvica per identificare eventuali sensibilità o masse.

Infine, per identificare l'agente causale e confermare la diagnosi può essere eseguito l’esame microscopico delle secrezioni vaginali, attraverso la raccolta di un campione per identificare la presenza di batteri, lieviti o protozoi.

Come prevenire il bruciore vaginale?

La prevenzione del bruciore vaginale si basa su una serie di accorgimenti per mantenere l’equilibrio della flora vaginale e ridurre i fattori irritanti. 

Tra le buone abitudini da seguire, ci sono:

  • Usare detergenti delicati ( con un PH adatto alla propria età) e lavarsi una volta al giorno senza esagerare con la pulizia.
  • Indossare biancheria in cotone e abiti traspiranti.
  • Evitare l’uso di salvaslip ( che spesso contengono profumi e sbiancanti)
  • Evitare di lavare la biancheria intima con prodotti chimici aggressivi o profumatori
  • Avere rapporti sessuali protetti, per ridurre il rischio di infezioni.
  • Seguire una dieta equilibrata, ricca di probiotici (yogurt, kefir) per supportare la flora batterica vaginale.