Il cancro al pancreas è un tumore a carico dell’omonimo organo che si trova tra stomaco e colonna vertebrale e che è responsabile del controllo dei livelli ematici di zucchero e dei processi digestivi
Che cos’è il cancro al pancreas?
Il cancro al pancreas è una neoplasia a carico dell’omonimo organo ghiandolare dalla forma allungata, collocato tra lo stomaco e la colonna vertebrale.
Lungo circa 20 centimetri, il pancreas è costituito da tre parti. C’è una testa - che è anche la porzione più grande dell’organo - una parte centrale nota come “corpo” e, infine, una coda, ossia la parte più sottile che arriva fino alla milza.
Il pancreas è responsabile del della gestione di alcuni ormoni fondamentali per le funzionalità del nostro organismo. Tra i principali vanno citati il glucagone e l’insulina, adibiti alla regolazione dei livelli degli zuccheri nel sangue.
Il pancreas, inoltre, produce molteplici enzimi che, trasportati fino all’intestino, favoriscono l’assorbimento di alcuni nutrienti dei processi digestivi.
Secondo i dati della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, nel 2022 in Italia sono stati diagnosticati 14.500 nuovi casi di cancro al pancreas, che si è confermato il tumore con il minor tasso di sopravvivenza. Ad un anno dalla diagnosi, le percentuali si attesterebbero al 34% per gli uomini e al 37,4% per le donne, mentre a cinque anni rispettivamente all’11% e al 12%.
In sette casi su dieci di tumore al pancreas, il cancro colpisce la testa dell’organo e ha origine nei dotti attraverso i quali passano gli enzimi responsabili dei processi digestivi.
Si parla, in questa eventualità, di adenocarcinoma duttale del pancreas.
Sono meno frequenti, invece, i tumori che hanno origine dalle cellule delle isole di Langerhans - strutture responsabili della secrezione di ormoni - detti tumori neuroendocrini.
Quali sono gli stadi del tumore al pancreas?
Il cancro al pancreas può diffondersi facilmente sia agli organi limitrofi quali polmoni e fegato sia ai linfonodi. In altri casi può svilupparsi nell’addome e in tale eventualità può insorgere una condizione clinica nota come carcinosi peritoneale.
In base alla diffusione, si può definire quindi lo stadio del tumore.
Per il cancro al pancreas si è soliti distinguere gli stati tumorali con l’acronimo TNM:
- T (Tumor): indica quanto è grande il tumore
- N (Node): indica se c’è coinvolgimento dei linfonodi adiacenti alla massa tumorale
- M (Metastasis): stabilisce se il tumore ha già fatto metastasi a distanza dalla massa originaria.
In base al sistema TNM, attraverso il quale vengono definite le caratteristiche del tumore, vengono quindi identificati cinque stadi, dallo zero al quattro. Più lo stadio è alto, più è ormai diffuso il tumore.
Cancro al pancreas, cause possibili
Ad oggi le cause esatte dell’insorgenza del tumore al pancreas non sono ancora del tutto chiare. Questo cancro sarebbe dovuto allo sviluppo anomalo e incontrollato di cellule soggette ad una o più alterazioni genetiche.
Esistono poi dei fattori di rischio che aumenterebbero le probabilità di svilupparlo.
Tra questi:
- età: è più a rischio la fascia della popolazione di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, mentre sono assai più rari i casi tra gli under 40
- tabagismo: i fumatori avrebbero il doppio delle possibilità di ammalarsi rispetto a chi non ha mai fumato
- fattori genetici sembrano essere parzialmente responsabili dell’insorgenza della malattia
- abuso di alcol, caffè, sedentarietà e esposizione a prodotti chimici quali solventi di uso agricolo o industriale
- obesità
- regime alimentare: sarebbero più a rischio le persone che seguono diete ricche di grassi e proteine animali.
Cancro al pancreas, sintomi e segni
Nelle sue fasi iniziali, il cancro al pancreas non comporta particolari manifestazioni sintomatologiche. E, se presenti, i sintomi sono comunque aspecifici e potrebbero essere riconducibili a molteplici condizioni cliniche.
Questo è il motivo per cui, purtroppo, la diagnosi arriva quando ormai il tumore si è già esteso.
I disturbi più evidenti, infatti, si manifestano in fasi più avanzate della malattia, quando il cancro ha già coinvolto i dotti biliari bloccandoli o gli organi vicini al pancreas.
Tra le principali manifestazioni, il paziente può accusare:
Alcuni pazienti con cancro al pancreas, in una percentuale compresa tra il 10 e il 20%, possono sviluppare anche il diabete.
Come viene diagnosticato?
La diagnosi si svolge nelle classiche tre fasi diagnostiche:
- anamnesi
- esame obiettivo
- esami specifici.
L’anamnesi è essenzialmente la raccolta dei dati relativi alla sintomatologia che il medico fa a colloquio con il paziente. Data la scarsa presenza di sintomi di questo tumore, tuttavia, la raccolta di dati anamnestici non basta.
Viene seguita dalla visita medica vera e propria, detta esame obiettivo. Successivamente, il medico prescriverà tutti gli accertamente specialistici necessari.
Tra i principali per una corretta diagnosi del tumore al pancreas:
- Tomografia computerizzata con cui non solo può essere rilevato il cancro al pancreas, ma può essere monitorata anche la sua eventuale diffusione e estensione a dotti biliari, fegato o linfonodi
- ecografia dell’addome sia esterna sia interna, ossia effettuata in endoscopia attraverso stomaco e duodeno
- Pet per accertare la presenza di eventuali metastasi.
Se il paziente, tra i suoi sintomi, manifesta anche l’ittero, bisogna verificare l’eventuale ostruzione dei dotti biliari. Per fare questo, è possibile ricorrere ad esami quali:
- colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP)
- colangiografia transepatica percutanea
- colangiorisonanza magnetica.
I primi due consentono anche di effettuare un esame bioptico per individuare eventuali cellule neoplastiche, il terzo invece, che è il meno invasivo dei tre.
La biopsia è un esame fondamentale per la conferma diagnostica del cancro al pancreas, nonché per la determinazione delle sue caratteristiche. Per tale ragione, si tratta anche dell’esame che indirizza le successive strategie terapeutiche.
Come si cura il cancro al pancreas?
Il cancro al pancreas è uno dei tumori più temibili e complessi da trattare. Soprattutto perché, nella maggior parte dei casi, la diagnosi arriva quando la neoplasia ha già raggiunto uno stadio avanzato.
Tuttavia, a circa un paziente su cinque, questo cancro viene diagnosticato quando è ancora localizzato e, di conseguenza, asportabile chirurgicamente. L’intervento è complesso e comporta una serie di rischi e complicanze che richiedono venga eseguito in un centro specializzato.
Le opzioni chirurgiche sono molteplici, a seconda della porzione di organo che è stata colpita dal tumore:
- procedura di Whipple: utilizzata per i tumori che colpiscono la testa del pancreas, consiste nella sua asportazione in blocco, del duodeno, dell’ultima porzione dello stomaco e della via biliare
- asportazione in blocco di corpo e coda del pancreas (per i tumori che colpiscono queste porzioni) e della milza, senza andare a toccare gli organi del tubo digerente.
Chemioterapia e radioterapia - che possono rendersi necessarie anche dopo l’intervento chirurgico - rappresentano anche le uniche opzioni possibili quando il tumore del paziente non è operabile.
Nel frattempo, la ricerca prosegue nel tentativo di individuare cure sempre più specifiche e sicure. Per alcune sottotipologie di cancro al pancreas, ad esempio, vengono già utilizzati farmaci a bersaglio molecolare.