Spesso associato a dolore e disagio, il dito a scatto è un disturbo piuttosto comune che arriva anche a compromettere la normale funzionalità della mano. Ma può realmente guarire da solo?
Cosa si intende con il termine dito a scatto?
Il termine dito a scatto si riferisce ad un’anomalia nell’articolazione tra i tendini e le guaine che li ricoprono. In condizioni fisiologicamente normali, questi tendini scivolano agevolmente all'interno delle guaine, consentendo alle dita di muoversi in modo fluido.
Nelle persone affette da dito a scatto, si verifica una condizione per la quale il tendine flessore si blocca all’interno della guaina sinoviale durante il movimento. Ciò porta ad una incapacità momentanea di estendere o flettere completamente il dito colpito. Quando poi il tendine si sblocca, si ha l’impressione che il movimento sia preceduto da uno scatto all’interno della guaina.
Il termine medico per il dito a scatto è: tenosinovite stenosante dei flessori delle dita.
Dito a scatto, sintomi
I sintomi del dito a scatto possono essere diversi, ma comunque riconoscibili. Ogni persona può sperimentare sintomi leggermente diversi, ma i segni tipici consistono in:
- dolore sordo nell’area interessata
- sensazione di blocco durante il movimento del dito
- resistenza nel muovere il dito
- scatto quando il dito può essere finalmente esteso o flesso.
Nei casi più gravi, le dita bloccate tendono in modo insistente a rimanere in posizione piegata, e la loro possibilità di estensione è notevolmente ridotta.
Perché il dito diventa a scatto?
Il dito a scatto è causato dall’infiammazione e dall’ispessimento dei tendini delle dita. Quando l’infiammazione si protrae nel tempo, può accadere che si manifestino noduli o fibrosi. L’eventuale rigonfiamento sinoviale fa sì che il tendine abbia maggiori difficoltà ad attraversare l’ingresso del canale digitale.
Affinché sia possibile estendere il dito, l’individuo deve forzare la trazione, ed è proprio a causa di questo sforzo che si produce lo scatto. L’infiammazione alla base del dito a scatto può essere determinata da:
- continue attività ripetitive e movimenti ripetuti, che sollecitano i tendini della mano. Anche il continuo texting sugli smartphone può essere una sollecitazione che contribuisce all’insorgenza del dito a scatto
- malattie concomitanti come artrite reumatoide o rizoartrosi
- età e genere, dal momento che questa condizione esordisce tendenzialmente dopo i 40 anni e interessa principalmente la popolazione femminile. Con l’invecchiamento, il corpo tende a produrre meno collagene
- traumi a carico della mano, magari un incidente mentre si sta facendo attività fisica, che dovrebbe comunque essere svolta, se possibile, in modo accorto quando un individuo soffre di patologie croniche. I traumi possono essere causati anche dall’uso continuato di macchinari vibranti o che, sempre in modo continuativo, sollecitano i tendi.
Che esami si fanno per vedere se hai il dito a scatto?
Se si sospetta di avere il dito a scatto, è consigliabile consultare un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento di disturbi delle mani, come un ortopedico o un chirurgo della mano.
Il medico effettuerà un esame fisico completo, valutando la mobilità e il dolore del dito affetto. Potrebbe anche richiedere esami di imaging, come una radiografia o una risonanza magnetica, per ottenere una visione più approfondita delle strutture coinvolte. Oltre che per escludere altre condizioni che potrebbero causare sintomi simili.
Chi è il medico che cura il dito a scatto?
Il medico specializzato nella cura del dito a scatto è solitamente un ortopedico o un chirurgo della mano. Si tratta di professionisti hanno un’ampia e specifica conoscenza delle strutture anatomiche delle mani, insieme ad una grande esperienza nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi correlati.
Come si guarisce il dito a scatto?
La guarigione del dito a scatto dipende dal caso specifico e dalle sue caratteristiche. In alcuni casi, la condizione può risolversi spontaneamente nel tempo, senza alcun intervento medico, da eseguire in anestesia locale.
Il riposo dell’articolazione colpita, combinato con esercizi e mobilizzazione, potrebbe essere sufficiente per ottenere una completa guarigione.
Dito a scatto, cosa fare per sbloccarlo?
Se il dito a scatto persiste e causa fastidi significativi, un medico può raccomandare una serie di trattamenti. Tra questi viene spesso consigliato l’utilizzo di tutori o splint per impedire lo scorrimento del tendine e immobilizzare temporaneamente il dito, limitando così ulteriori movimenti che potrebbero causare il blocco. Il dito risulta così salvaguardato da altre possibili sollecitazioni meccaniche.
Può anche essere prevista una terapia farmacologica con corticosteroidi, per ridurre l’infiammazione e favorire il recupero.
Come curare il dito a scatto senza intervento?
Nei casi meno gravi, per ricapitolare, il trattamento del dito a scatto può non prevedere l’intervento chirurgico. Questi trattamenti possono includere:
Evitare le attività che aggravano il dito a scatto può aiutare a prevenire ulteriori danni al tendine.