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Dolore basso ventre. Tipi, cause, quando preoccuparsi

A cura di
Cristina
Ogliari

Il dolore al basso ventre, più precisamente alla parte inferiore dell’addome, e chiamato anche dolore pelvico, è un sintomo che può colpire sia donne che uomini. Può essere determinato da cause che richiedono immediato intervento.

Che cos’è il dolore al basso ventre?

Il dolore al basso ventre, o dolore pelvico, può essere definito come una sensazione di disagio o di vero e proprio dolore che si localizza nella parte inferiore dell’addome, al di sotto dell’ombelico. Si tratta di sintomo che può presentarsi su entrambi i lati, destro o sinistro, o al centro della regione pelvica. Le possibili cause sono di natura fisiologica o riferibili a una condizione patologica.

Nelle donne, per esempio, tra le cause fisiologiche si considerano includono i crampi durante il ciclo mestruale (se troppo dolorosi o invalidanti prendono il nome di dismenorrea) oppure l’ovulazione. Le cause patologiche del dolore al basso ventre sono numerose e possono essere: malattie infiammatorie a carico del tratto genito-urinario, problemi gastrointestinali, fino all’appendicite, oppure ernie della parete addominale.

È importante non trascurare questo sintomo perché le cause sono molteplici, e tra queste possono esserci condizioni che richiedono immediata attenzione e trattamento, come nel caso di un’appendicite. Il dolore pelvico, che spesso si accompagna ad ulteriori sintomi, può essere acuto e manifestarsi in modo improvviso o, al contrario, essere cronico e protrarsi per più tempo.

Tipologie di dolore pelvico

È importante individuare la localizzazione del dolore, la sua durata e la sua intensità e, ancora, le tipologie con sui si manifestano possono essere differenti.

La localizzazione può essere:

  • centrale: con un dolore percepito al centro del basso ventre
  • laterale: il dolore è localizzato sul lato destro o sinistro, spesso associato a specifiche condizioni degli organi situati in quelle aree.

Il dolore, per intensità e tipologia, può essere:

  • sordo e continuo: una sensazione di fastidio persistente, tipica di alcune infezioni urinarie o problemi gastrointestinali
  • crampiforme o colico: un dolore che va e viene che possono essere associati a disturbi intestinali o, nelle donne, a dismenorrea
  • improvviso: dolore che insorge rapidamente, come nel caso di appendicite o torsione ovarica o testicolare.

In base alla sua durata, il dolore pelvico può essere:

  • acuto: di breve durata. Compare all’improvviso, spesso indicativo se ad alta intensità di condizioni che richiedono attenzione medica immediata
  • cronico: quindi persistente per più di 6 mesi, che può essere intermittente o continuo, spesso legato a condizioni come l’endometriosi o la sindrome dell’intestino irritabile
  • ciclico: si ripresenta in modo regolare, ad esempio in concomitanza con il ciclo mestruale nelle donne.

A quali sintomi può essere associato?

Il dolore pelvico può manifestarsi con una serie di sintomi associati, che variano a seconda della causa sottostante. Quando il dolore ha una origine che interessa l’apparato urinario, può accompagnarsi a bruciore durante la minzione, urgenza frequente di urinare o presenza di sangue nelle urine.

Se invece la causa è intestinale, si possono associare gonfiore addominale, alterazioni dell’alvo come diarrea o stipsi, e talvolta nausea e febbre. In caso di problematiche ginecologiche, come l’endometriosi o la malattia infiammatoria pelvica, il dolore può intensificarsi durante il ciclo mestruale o i rapporti sessuali, associandosi a perdite vaginali anomale o irregolarità mestruali.

Quando infine la causa è di tipo muscoloscheletrico,  il dolore può partire dalla schiena e può irradiarsi verso gli arti inferiori, peggiorando con il movimento o la postura.

Quali possono essere le cause dei dolori al basso ventre?

A seconda degli organi interessati, il dolore pelvico può avere una specifica causa. Di seguito sono riportate a scopo esemplificativo e non esaustivo alcune condizioni che possono essere causa di dolore nel basso ventre, riferite in base al distretto corporeo coinvolto.

Tratto urinario

Le infezioni della vescica, come la cistite, provocano fastidio o dolore pelvico spesso associato a bruciore alla minzione e urgenza urinaria. La presenza di calcoli renali o ureterali, altra possibile causa, genera dolore intenso che si irradia verso la parte bassa dell’addome e l’inguine. Negli uomini, la prostatite può causare disagio pelvico e difficoltà urinarie.

Apparato gastrointestinale

Nella sindrome dell’intestino irritabile il dolore pelvico è associato a dolore addominale, gonfiore, diarrea o stipsi. La diverticolite si manifesta con fitte localizzate di solito a sinistra, mentre l’appendicite comporta una sensazione acuta e improvvisa al fianco destro, spesso entrambe le condizioni solo associate a febbre e nausea.

Anche nelle malattie infiammatorie intestinali il dolore pelvico può manifestarsi in modo acuto o cronico associandosi a diarrea o febbre.

Organi riproduttivi femminili

Le mestruazioni possono essere accompagnate da crampi intensi, mentre l’endometriosi causa malessere cronico e cicli abbondanti. La presenza di cisti ovariche può generare fastidio in sede pelvica che diventa dolore intenso, in caso di rottura.

La malattia infiammatoria pelvica (PID) è un’altra ragione di dolore al basso ventre, si associa a febbre e secrezioni anomale ed è una condizione piuttosto seria. La gravidanza extrauterina rappresenta un’emergenza con sintomi acuti di dolore intenso e necessita di intervento medico urgente.

Apparato riproduttivo maschile

Per quanto riguarda un paziente maschio, si può indicare l’epididimite, un’infiammazione dell’epididimo, può provocare disagio irradiato alla pelvi. La torsione testicolare è una condizione grave che insorge improvvisamente con sensazioni molto intense, spesso estese al basso ventre.

Muscoli e nervi

Le contratture muscolari o infiammazioni, come la sindrome del piriforme o il dolore miofasciale, determinano tensione nell’area pelvica. Le nevralgie derivano dall’irritazione dei nervi e possono essere accompagnate da bruciori persistenti.

Quando preoccuparsi per il dolore pelvico?

Il dolore al basso ventre deve essere indagato con particolare attenzione, e in tempi rapidi, in alcuni casi.

Il dolore pelvico diventa preoccupante, per fare un primo esempio, quando si manifesta in modo improvviso e intenso, soprattutto se accompagnato da febbre, nausea o vomito o se si irradia verso la schiena e le gambe rendendo difficoltoso il movimento. Se poi il fastidio persiste per giorni senza miglioramenti o peggiora progressivamente, potrebbe essere segno di un problema serio come un’infezione o un’infiammazione acuta. Nei casi in cui si associa a perdite di sangue anomale, è necessaria una valutazione medico entro breve tempo.

Se il dolore pelvico si presenta in gravidanza è invece urgente rivolgersi ad un medico.

Come si svolge la diagnosi?

I dolori al basso ventre vanno indagati innanzitutto con una anamnesi e un esame obiettivo per orientarsi sull’organo interessato. Gli esami da prescrivere possono essere le analisi del sangue, delle urine o delle feci. Ulteriori esami diagnostici prevedono ecografia pelvica o addominale.

In seguito alla valutazione dei risultati degli esami, segue una opportuna visita specialistica, che può essere gastroenterologica, ginecologica, urologica, fisiatrica, neurologica.

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Il trattamento del dolore pelvico può prevedere, inizialmente, la gestione dei sintomi, attraverso la somministrazione di farmaci antinfiammatori.

Lo specifico approccio dipenderà comunque dalla causa sottostante. Se il dolore pelvico è legato a un’infezione come la malattia infiammatoria pelvica, è necessaria una terapia antibiotica, prescritta dal medico.

Nel caso di cause gastroenterologiche, come la sindrome dell’intestino irritabile, può essere d’aiuto una dieta equilibrata con fibre e l’assunzione di antispastici per ridurre gli spasmi intestinali. Se il dolore è improvviso e intenso, come in un’appendicite, è necessario un trattamento tempestivo.