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Esame completo delle feci

A cura di
Stefano
Dolcini

L’esame completo delle feci è un’analisi diagnostica eseguita su un campione di feci che valuta lo stato di salute dell’apparato gastrointestinale tramite una serie di parametri macroscopici e microscopici.

Che cos’è l’esame delle feci?

L’esame completo delle feci è un’analisi diagnostica eseguita su un campione di feci per valutare lo stato di salute dell’apparato gastrointestinale e identificare possibili infiammazioni o disfunzioni. Questo test valuta una serie di parametri macroscopici e microscopici quali colore, aspetto pH, granuli di amido, grassi presenti, fibre carnee non digerite, fibre vegetali e sangue macroscopico.

Si differenzia da:

  • l’esame colturale delle feci o coprocoltura, il cui scopo è evidenziare la presenza di infezioni batteriche
  • l’esame parassitologico, volto a rilevare infestazioni di parassiti.

Quando viene prescritto?

L’esame delle feci può essere richiesto quando si sospetta la presenza di infiammazioni, malassorbimento di nutrienti o altre problematiche che riguardano stomaco, intestino, fegato e pancreas. Si esegue per esempio alla luce di sintomi come:

Il test permette così di indirizzare verso la diagnosi e il trattamento più adatti.

Cosa si scopre con l’esame completo delle feci?

L’esame completo delle feci è uno strumento utile per identificare una vasta gamma di disturbi e patologie che interessano l’apparato digerente. Grazie a questo test, è possibile rilevare:

  • la presenza di sostanze specifiche, come grassi non assorbiti o sangue visibile (per esempio dovuto ad emorroidi), che possono indicare disfunzioni dell’intestino, del fegato o del pancreas
  • condizioni come malassorbimento, insufficienza pancreatica o problemi nella digestione di alcuni nutrienti sulla base di alterazioni del colore, del pH o della consistenza delle feci.

Come si raccolgono le feci per esame?

Per garantire la correttezza dei risultati, è fondamentale procedere alla raccolta delle feci seguendo precise indicazioni e utilizzare un apposito contenitore sterile, dotato di una piccola spatola, per prelevare il campione. Ecco come procedere:

  • defecare in un recipiente pulito e asciutto, non nel WC
  • usare la spatola per prelevare il campione e riporlo all’interno del contenitore
  • chiudere il contenitore e lavare con cura le mani
  • conservare il campione in frigorifero per poi consegnarlo nelle tempistiche opportune al laboratorio.

Quante feci raccogliere?

Per un esame completo delle feci, è sufficiente raccogliere una piccola quantità di campione, di solito pari a pochi grammi (circa una noce). Non è necessario riempire l’intero contenitore, poiché la quantità minima è generalmente sufficiente per tutte le analisi previste.

È importante seguire le indicazioni del laboratorio, poiché un campione troppo abbondante o insufficiente potrebbe compromettere l’accuratezza dell’esame. In caso di analisi specifiche, come la ricerca di sangue occulto, il laboratorio potrebbe richiedere campioni raccolti in più giorni consecutivi, per garantire una maggiore precisione diagnostica.

Quando raccoglierle?

È preferibile che la raccolta delle feci avvenga alla prima evacuazione della giornata.

Quanto tempo prima si possono raccogliere le feci?

Per garantire la validità dell’esame delle feci, è importante raccogliere il campione entro un periodo di tempo che permetta di preservarne le caratteristiche. In generale, il campione dovrebbe essere consegnato al laboratorio il più presto possibile, preferibilmente entro due-tre ore dalla raccolta.

Tuttavia, in caso di necessità, è possibile conservarlo in frigorifero per un massimo di 24 ore, seguendo le indicazioni del laboratorio. Questa accortezza è fondamentale per evitare che le componenti del campione si alterino, impedendo una diagnosi accurata.

Cosa non fare prima delle analisi delle feci?

È importante non assumere lassativi o effettuare clisteri nelle ore precedenti alla raccolta, poiché questi possono modificare la consistenza delle feci e influenzare i risultati.

L’esame delle feci va evitato durante il ciclo mestruale, poiché la presenza di sangue mestruale potrebbe compromettere l'accuratezza dell'esame.

Infine, si consiglia di informare il medico riguardo eventuali farmaci assunti nei giorni precedenti, poiché alcuni di essi, come antibiotici o antiacidi, potrebbero influenzare i risultati delle analisi.

Quanto è attendibile l'esame delle feci?

L’esame completo delle feci è uno strumento diagnostico poco invasivo che può essere usato come primo livello di indagine per poi passare ad esami più mirati e approfonditi. La precisione dei risultati è sempre legata alla corretta raccolta e conservazione del campione.

Attenersi alle indicazioni del laboratorio è dunque cruciale per evitare contaminazioni o alterazioni che potrebbero compromettere l’analisi, soprattutto per test specifici come la ricerca di sangue occulto.

Quanto tempo ci vuole per l'esito dell'esame delle feci?

Il tempo necessario per ricevere l’esito dell’esame delle feci può variare in base al tipo di analisi richieste. In generale, per un esame di base, il referto può essere disponibile entro due-tre giorni.