Cos’è l’infezione da enterococco?
L'infezione da enterococco è causata da batteri appartenenti al genere Enterococcus, tra cui spiccano Enterococcus faecalis ed Enterococcus faecium.
Gli enterococchi sono batteri gram positivi e si presentano con una caratteristica forma rotondeggiante o ovale, disposti a catenelle, e possono sopravvivere in diversi ambienti, inclusi contesti ad alti livelli di salinità e con variazioni estreme di clima, resistendo persino a temperature di 60°C per brevi periodi.
Tali microrganismi, tipicamente presenti nelle feci dei vertebrati, possono provocare un'ampia gamma di infezioni negli esseri umani.
Come si prende l'infezione da enterococco?
L'infezione da enterococco, nella maggior parte dei casi, è di origine nosocomiale, acquisita cioè all'interno di strutture sanitarie e ospedaliere.
La fonte principale di questi batteri infettanti risiede nella flora intestinale dei pazienti e si diffonde spesso per contatto diretto con persone o strumenti infetti o attraverso l'uso di attrezzature non sterili.
I fattori di rischio principali comprendono la presenza di cateteri vescicali, l'età avanzata, l'immunodepressione e la prolungata permanenza in ambiente ospedaliero.
Sebbene tali batteri siano normalmente presenti nell'intestino umano, il rischio di infezione aumenta significativamente in presenza di condizioni di salute compromesse, rappresentando una minaccia soprattutto per le persone con un sistema immunitario debole o per gli anziani.
Malattie associate all’infezione
Le infezioni più comuni causate da Enterococcus coinvolgono molteplici sistemi del corpo umano. La natura versatile di questi microrganismi può provocare una serie di complicazioni cliniche, manifestandosi attraverso specifiche patologie:
- infezioni del tratto urinario, tra le malattie più comuni. I batteri colonizzano e infettano l'uretra, la vescica o altri segmenti del sistema urinario, provocando sintomi quali bruciore durante la minzione, maggiore frequenza urinaria e dolore addominale.
- Infezioni da catetere: gli enterococchi possono contaminare i cateteri urinari o vascolari, rendendo i pazienti con dispositivi medici introdotti più suscettibili alle infezioni.
- Infezioni a carico delle ferite: le ferite chirurgiche o le lesioni cutanee possono essere vulnerabili all'infezione da enterococco. La contaminazione batterica delle ferite può ritardare il processo di guarigione e, in alcuni casi, causare infezioni più gravi che richiedono trattamenti specifici.
- Batteremia, ovvero la presenza di batteri nel flusso sanguigno. Questa condizione può risultare estremamente pericolosa poiché i batteri possono diffondersi attraverso il sangue, causando complicazioni che, se non trattate prontamente, possono provocare la morte del paziente.
- Infezioni pelviche e intra-addominali, che coinvolgono la regione pelvica e l'addome. Tali infezioni possono causare dolore, scompensi intestinali e altre complicazioni che richiedono un'accurata valutazione e un trattamento specifico.
- Mastoiditi e ascessi: in alcuni casi l'infezione da enterococco può diffondersi ai tessuti molli circostanti o alla regione mastoidea, causando mastoiditi (infiammazioni dell'osso mastoideo) o ascessi, che richiedono un trattamento mirato e talvolta interventi chirurgici per risolvere le complicazioni.
Quali sono i sintomi di un infezione da enterococco?
Tra i sintomi comuni si includono:
È importante notare che la gravità e la tipologia dei sintomi possono variare a seconda del tipo di infezione e dalle condizioni individuali del paziente.
Talvolta, infezioni più gravi possono causare complicazioni più serie come meningite, o endocardite. Poiché alcuni di questi sintomi possono sovrapporsi ad altre condizioni mediche, è fondamentale consultare un medico per una corretta diagnosi e trattamento.
Come si può curare?
Il trattamento dipende dalla gravità dell'infezione, dalla localizzazione nel corpo e dalla sensibilità specifica del batterio agli agenti antimicrobici.
Gli enterococchi hanno dimostrato una notevole capacità di sviluppare resistenza agli antibiotici e la sfida clinica sta nella scelta del farmaco più appropriato ed efficace. Antibiotici come la vancomicina, l'ampicillina, la penicillina e la linezolid sono tra quelli comunemente utilizzati.
Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario prescrivere una combinazione di antibiotici per aumentare l'efficacia del trattamento o considerare l'impiego di antibiotici di classe diversa.
Quando l'infezione da enterococco ha causato danni significativi a organi vitali o tessuti, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti infetti, drenare gli ascessi o riparare ulteriori danni causati dall'infezione.
Durante il trattamento è essenziale controllare la risposta del paziente alla terapia e gestire efficacemente i sintomi. L'automedicazione non è raccomandata e la terapia deve essere sempre prescritta e monitorata dal proprio medico o da un professionista sanitario.