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Intertrigine. Sintomi, diagnosi, come viene trattata


L’intertrigine è una degradazione della pelle in zone di frizione, determinata da umidità o da infezioni.

Intertrigine, definizione

L’intertrigine è una condizione dermatologica caratterizzata da infiammazione, irritazione e degradazione della pelle nelle pieghe del corpo, pieghe nelle quali due superfici della cute arrivano strofinarsi l’una con l’altra in modo continuativo.

Detto in altri termini, l’intertrigine può essere definitiva coma una dermatosi infiammatoria che interessa le pieghe della cute che sono in frizione costante. Le pieghe inoltre subiscono il ristagno del sudore e la macerazione dell’epidermide. Queste condizioni facilitano l’insorgenza di infezioni batteriche.

L’intertrigine si ritrova principalmente nelle zone con climi caldi e interessa i pazienti piccoli così come i giovani e i pazienti anziani. Può colpire anche le persone che si trovano in sovrappeso, soffrono di obesità o di diabete o, ancora, hanno uno stile di vita particolarmente sedentario.

Quali sintomi determina l’intertrigine?

I sintomi più comuni possono essere:

  • eritema, ovvero pelle dal colore rosato o apertamente arrossata, spesso nelle pieghe cutanee dove due superfici di pelle si toccano o sfregano. La zona può apparire più scura su pelli pigmentate
  • prurito o bruciore, sensazioni che possono essere acuite in condizioni di calore o umidità
  • dolore soprattutto in aree dove l’attrito è costante o se si sviluppano complicazioni come ad esempio infezioni
  • lesioni cutanee. La pelle può spaccarsi, presentare crepe o ulcerazioni, specialmente nelle fasi più avanzate. Possono formarsi anche vescicole o pustole nei casi di infezione secondaria
  • odore sgradevole, dovuto a umidità e proliferazione batterica
  • macerazione. La pelle nelle pieghe interessate può diventare biancastra e molle a causa dell’eccesso di umidità.

Le parti del corpo in cui l’intertrigine può svilupparsi sono la zona sottomammaria e interdigitale. Anche il solco tra i glutei può essere interessato, così come le pieghe nel collo, tipiche dei neonati. Si segnalano anche la zona inguinale e perianale. In quest’ultima occorrenza si possono presentare oltre ai sintomi indicati, ovvero eritema e pustole, anche ragadi in alcuni casi.

Cause e fattori di rischio per l’intertrigine

Accanto allo sfregamento va indicato come causa in insieme di diversi ceppi batterici. Si può avere intertrigine da candida, dovuta quindi a Candida Albicans. Si tratta della tipologia più frequente.

Ci sono anche funghi, come l’Epidermophyton, e non vanno dimenticati batteri quali:

Tra i fattori di rischio vanno ricordati i climi caldo-umidi, come accennato, oltre ad una insufficiente igiene personale, che più in generale è un fattore di rischio per l’insorgenza di dermatosi.

Come capire se è intertrigine?

Viene svolta una visita medica dermatologica. Si cercano i segni e i sintomi di questa condizione attraverso un esame obiettivo. Ad essere posti sotto osservazione sono sia la localizzazione delle lesioni che il loro aspetto.

Va contemplata anche la possibilità di svolgere dei raschiamenti della cute, per poi svolgere un esame al microscopio. Non è da escludere la possibilità che i campioni prelevati attraverso un raschiamento siano messi in coltura, così da facilitare la comprensione delle cause dell’infezione, riconducibili a batteri così come a lieviti.

Come si cura l’intertrigine?

Il trattamento dell’intertrigine mira principalmente a ridurre l’umidità e l’attrito tra le pieghe cutanee interessate, oltre a controllare eventuali infezioni associate. Ecco alcune strategie comuni:

  • mantenere la pelle asciutta: è fondamentale asciugare accuratamente le aree interessate dopo il bagno o la doccia. Si possono utilizzare asciugamani morbidi o asciugacapelli a temperatura bassa
  • utilizzare polveri assorbenti: antitraspiranti, ad esempio, che contengono cloruro di alluminio al 20%, che possono aiutare a mantenere la pelle asciutta
  • applicare creme barriera: creme che formano una barriera protettiva possono aiutare a ridurre l’attrito e proteggere la pelle da ulteriori danni provocati da feci o urina, in caso di interessamento della zona inguinale o perianale
  • trattare le infezioni: se l’intertrigine è complicata da infezioni fungine o batteriche, è consigliabile l’applicazione di creme antimicotiche o antibatteriche, sotto prescrizione del dermatologo
  • indossare abbigliamento adeguato: è preferibile indossare vestiti larghi e traspiranti che non aggravino l’irritazione attraverso attrito eccessivo
  • modificare la dieta e il comportamento: mantenere un peso corporeo sano e evitare attività che conducano a sudorazione eccessiva possono ridurre il rischio di recidive.

Nel caso di pazienti diabetici o con diagnosi di iperidrosi, è necessario un trattamento adeguato delle condizioni.

Come curare intertrigine sotto il seno?

L’intertrigine sottomammaria richiede innanzitutto una attenta e costante igiene, mantenendo la zona interessata sempre pulita e asciutta. Lavare con un detergente delicato e asciugare accuratamente può prevenire l’umidità, che predispone alle infezioni. La scelta dei reggiseni dovrebbe ricadere su tessuti naturali e non sintetici.

Anche nel caso di intertrigine sottomammaria si dovrebbe avere l’adozione di creme antimicotiche, antibatteriche o di corticosteroidi topici, se prescritti dal medico dermatologo.

Si interviene chirurgicamente nei casi in cui si ha una lesione particolarmente estesa, che mina fortemente la qualità della vita della paziente. In simili circostanze si può ricorrere alla escissione chirurgica, che consiste nella rimozione della cute danneggiata o, in alternativa, alla rimozione della pelle in eccesso. In questo modo è possibile ridurre umidità e attrito.