Cos'è l’alitosi?
L'alitosi, o più semplicemente alito cattivo, è una condizione in cui la respirazione è accompagnata dall’emissione di un odore sgradevole.
Si tratta di un disturbo molto diffuso che aumenta con l’avanzare dell'età e può causare un forte imbarazzo in pubblico, talvolta al punto di compromettere la socialità del soggetto che ne è colpito.
A seconda della modalità di insorgenza, l'alitosi può essere:
- Transitoria, quando compare in forma estemporanea e svanisce dopo l’igiene orale.
- Persistente, se invece si manifesta in modo costante, probabilmente dovuta a condizioni o patologie permanenti
Alitosi mattutina
Un tipo particolare di alitosi molto comune è quella mattutina. Durante il sonno, la produzione di saliva diminuisce significativamente e i movimenti della bocca sono ridotti. Questo crea un ambiente ideale per la proliferazione dei batteri anaerobici che, agendo sui residui di cibo rimasti nel cavo orale durante la giornata, producono i famigerati CSV (Composti Solforati Volatili), i veri responsabili dell'odore sgradevole associato all'alitosi.
Di conseguenza, al risveglio, l'alito può risultare poco piacevole. Fortunatamente, questa condizione è generalmente transitoria e si risolve con la ripresa della normale salivazione dopo la colazione.
Perché ho sempre l'alito cattivo?
L’alitosi ha cause diverse che possono essere riconducibili sia allo stile di vita sia ad alcune patologie.
Scarsa igiene orale e patologie della bocca
Nel 90% dei casi, la causa dell’alito cattivo è la presenza di batteri e residui di cibo su denti, lingua, guance e tonsille, quindi una cattiva igiene orale.
L’alito cattivo deriva infatti dal ristagno di residui alimentari che fermentano a contatto con i batteri presenti nella bocca. Un processo che può essere localizzato negli spazi interdentali, sulla superficie di protesi, apparecchi ortodontici o dentiere non puliti adeguatamente, o in corrispondenza di ricostruzioni dentali non perfettamente eseguite.
Generalmente, un alleato naturale contro la proliferazione batterica è la saliva, che durante il giorno, permette di ripulire i denti e la bocca, allontanando i residui alimentari e i batteri. È quindi facile capire come l’alitosi sia favorita da una scarsa produzione di saliva. Questo spiega, ad esempio, perché sia più frequente al risveglio, come già accennato in precedenza.
Allo stesso modo, si può comprendere perché i fumatori tendano ad avere un alito pesante: il fumo, infatti, non solo rilascia sostanze responsabili del cattivo odore, ma riduce anche la salivazione, contribuendo alla secchezza della bocca.
In alcuni casi, invece, la causa dell’alito sgradevole sono vere e proprie patologie del cavo orale, come:
- Carie
- Gengivite e piorrea/parodontite (infiammazioni delle gengive)
- Stomatite, un’infiammazione della mucosa orale che spesso produce afte e ulcere
- Infezioni micotiche e batteriche
Patologie polmonari
In altri casi l’alito cattivo può essere correlato a malattie broncopolmonari e otorinolaringoiatriche. L'alitosi provocata dalle infezioni rinofaringee (come sinusiti, riniti, faringiti, tonsilliti…) e da alcune patologie polmonari è dovuta alla presenza di muco, pus o materiale necrotico.
Patologie gastroenterologiche
Raramente l’alito pesante può essere spiegato con disturbi gastrici. L’esofago, che collega bocca e stomaco, è infatti chiuso alle estremità da due anelli muscolari (lo sfintere esofageo inferiore e lo sfintere esofageo superiore) che non permettono un passaggio di aria tale da causare alitosi.
Tuttavia, alcuni disturbi gastroenterologici possono provocare un alito sgradevole, in associazione ad altri sintomi. Tra queste patologie ricordiamo:
- Diverticoli esofagei
- Acalasia, una condizione dovuta al rilassamento incompleto dello sfintere esofageo inferiore situato tra esofago e stomaco, che normalmente si distende nella deglutizione per far transitare il cibo nello stomaco
- Ernia iatale e reflusso gastroesofageo, che provocano la risalita di cibo o materiale acido lungo l’esofago
- Cancro dello stomaco
Patologie sistemiche
L'alito cattivo può essere anche spia di malattie sistemiche più severe:
- Malattia epatica avanzata: l’alito in questo caso può assumere un odore dolciastro o di muffa
- Insufficienza renale: può svilupparsi un alito uremico, dall’odore simile a quello dell'urina
- Diabete mellito: non riuscendo ad utilizzare il glucosio per produrre energia, l’organismo brucia acidi grassi e libera così corpi chetonici che provocano un alito dolce e fruttato di acetone. Questo fenomeno prende il nome di chetoacidosi diabetica
Quali cibi possono causare l’alitosi?
Talvolta, l’alitosi può derivare invece dall’assunzione di determinati alimenti, come
- Aglio
- Cipolla
- Formaggi
- Spezie
- Carne rossa
Il caffé può causare un alito cattivo?
Si, il caffè può contribuire all'alitosi in diversi modi. Sebbene non sia la causa principale, il consumo di caffè può temporaneamente peggiorare l'alito, principalmente per due motivi:
- Secchezza delle fauci: il caffè è noto per le sue proprietà diuretiche, che possono portare a una leggera disidratazione sistemica. Questa disidratazione si riflette anche nella riduzione della produzione di saliva.
- Acidità: il caffè è una bevanda acida. Un ambiente acido nel cavo orale può favorire la crescita di alcuni tipi di batteri e contribuire alla demineralizzazione dello smalto dentale, creando micro-porosità dove i batteri possono annidarsi più facilmente.
Come far passare l'alitosi? Consigli per combatterla
In caso di alitosi i rimedi dipendono dal fattore scatenante. In ogni caso è indispensabile osservare una corretta igiene orale. Ecco alcuni suggerimenti e rimedi naturali che nella maggior parte dei casi sono utili per prevenire o curare l’alitosi:
- Lavare i denti almeno due volte al giorno, assicurandosi di spazzolare bene lungo il bordo della gengiva, sulla superficie dei denti e anche la lingua, in particolare nella parte più vicino alla gola (meglio sarebbe con un pulisci-lingua)
- Usare il filo interdentale o gli scovolini per rimuovere i residui di cibo fra i denti
- Mangiare più frutta e verdura e diminuire il consumo di carne
- Eliminare i cibi contenenti cipolla, aglio e altri condimenti in grado di peggiorare l'alito
- Evitare l’alcool
- Evitare di fumare
- Stimolare la salivazione bevendo un adeguato quantitativo d’acqua (due litri) durante la giornata
- Evitare di stare a stomaco vuoto troppo a lungo tra un pasto e l’altro
- Masticare gomme e caramelle senza zuccheri oppure erbe aromatiche dal profumo intenso come basilico, salvia, menta, ecc.
- Utilizzare collutori o preparati per sciacqui e gargarismi. Tra i più indicati vi sono quelli a base di menta, mentolo, eucalipto, prezzemolo, rosmarino, finocchio e coriandolo
- Se si fa uso di protesi o di dentiera disinfettarle spesso, se possibile dopo ogni pasto, lasciandole a bagno in una soluzione disinfettante dopo averle spazzolate
- Sottoporsi alla pulizia dei denti presso il proprio dentista due volte l'anno
Come posso disinfettare la bocca in modo naturale?
Tra i rimedi naturali utili a mantenere la bocca pulita e disinfettata, indichiamo:
- Olio di cocco (Oil Pulling): questa antica pratica ayurvedica prevede di far roteare olio di cocco vergine in bocca per 10-20 minuti. Si ritiene che le sue proprietà antibatteriche e antifungine aiutino a eliminare batteri, tossine e residui. Dopo aver sputato l'olio, lavare i denti normalmente.
- Bicarbonato di sodio: sciogliere un cucchiaino di bicarbonato di sodio in un bicchiere d'acqua tiepida e utilizzare la soluzione come collutorio può aiutare a neutralizzare gli acidi presenti in bocca e a inibire la crescita batterica
- Aloe vera: ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Sciacquare la bocca con succo di aloe vera puro (senza zuccheri aggiunti) può aiutare a disinfettare e lenire il cavo orale.
È importante sottolineare che questi rimedi non sostituiscono una routine di igiene orale completa, ma possono integrarla.
Alitosi: quando preoccuparsi?
Sebbene l'alitosi occasionale sia generalmente benigna e facilmente risolvibile con una buona igiene orale, ci sono situazioni in cui la persistenza o le caratteristiche dell'alito cattivo dovrebbero destare preoccupazione e richiedere un consulto medico o odontoiatrico.
Il consiglio è infatti quello di rivolgersi a un dentista, che, qualora dovesse sospettare la presenza di un disturbo non dovuto alla cura della bocca, consiglierà di sottoporsi ad accertamenti di altra natura.
A seconda del caso, gli specialisti che potranno occuparsi del problema saranno l’otorinolaringoiatra, lo pneumologo o il gastroenterologo.