Insieme al dottor Luca C. Rovati, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica del Santagostino, vediamo in cosa consiste l’intervento di mastoplastica additiva, quando è indicato, e quali sono vantaggi e svantaggi.
Cos’è la mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti da parte del pubblico femminile. Un consistente numero di donne, ogni anno, desidera sottoporsi a un intervento di aumento del seno per le ragioni più svariate: un seno ritenuto troppo piccolo, o che ha subito uno svuotamento o perdita di tono in seguito alla gravidanza, alla perdita di peso, oppure al normale invecchiamento.
L’obiettivo è quello di migliorare l’estetica e le dimensioni del seno, attraverso l’aumento di volume delle mammelle, dando alla paziente un seno dall’aspetto naturale, che aderisca ai suoi desideri ed esigenze e che sia, allo stesso tempo, in armonia con la propria struttura fisica e le proporzioni del corpo.
Durante la visita preliminare, il chirurgo si informa sulle aspettative e sulle motivazioni che hanno spinto la paziente all’intervento e valuta:
- dimensioni del torace
- condizione anatomica
- qualità della mammella
- elasticità dei tessuti
- desiderata e aspettative della paziente
In base a questi fattori, si decide l’intervento a cui ricorrere e le protesi che è meglio utilizzare.
Come si svolge l’intervento di mastoplastica additiva?
L’intervento di mastoplastica additiva viene effettuato, di norma, in regime di day surgery, in anestesia generale o locale regionale con sedazione cosciente. Consiste nell’inserimento di protesi mammarie, praticando generalmente un’incisione lungo il solco sottomammario. È possibile anche l’approccio tramite una incisione ascellare o lungo l’emiciclo areolare inferiore.
In sede mammaria, il chirurgo crea una tasca sottoghiandolare o sottomuscolare che andrà ad accogliere la protesi, in base alla costituzione anatomica della paziente, alle sue aspettative e alla sua età.
Le protesi mammarie sono costituite, in particolare, di un involucro di silicone micro testurizzato, e riempite con un gel di silicone a coesività variabile per seguire i movimenti della paziente. Possono essere di forma anatomica o rotonde e anche la proiezione (bassa, media, alta) viene scelta in base alla conformazione della paziente e alle sue aspettative.
Il posizionamento dei drenaggi, che permettono di eliminare le raccolte di siero o sangue nel post-operatorio, e le suture concludono l’intervento che ha una durata media di 60- 90 minuti.
Per chi è indicata?
La mastoplastica additiva è indicata per tutte quelle donne che desiderano migliorare l’aspetto, la forma e le dimensioni del proprio seno.
L’operazione è spesso richiesta per ovviare a un seno piccolo, asimmetrico o deformato. Oppure, in presenza di un seno che abbia perso consistenza, tonicità e volume, che appare svuotato o rilassato, a causa del passare del tempo, della gravidanza o di un dimagrimento importante.
In caso di rilassamento eccessivo e svuotamento delle mammelle, potrebbe essere necessaria una contemporanea mastopessi, per risollevarle in posizione più naturale. È preferibile, prima di ricorrere a un intervento di aumento del seno, che la ghiandola mammaria e il seno siano completamente sviluppati, per cui è bene attendere i 18 anni di età.
Come ci si prepara all’operazione?
Oltre al colloquio preliminare con il chirurgo, per decidere forma, misura e contenuto delle protesi, sono necessarie una valutazione del seno, del torace e della costituzione generale della paziente, e l’esame di eventuali difetti o asimmetrie della ghiandola.
È proibita l’assunzione di aspirina e antinfiammatori FANS nelle 2 settimane prima e nella prima settimana dopo l’operazione, dal momento che tali farmaci hanno anche proprietà anticoagulanti. È necessario verificare che la persona sia in buona condizione fisica, ricorrendo a esami di laboratorio (ad esempio, esami del sangue), mammografia o ecografia mammaria, radiografia del torace ed elettrocardiogramma.
Il consenso informato all’intervento, con indicati rischi, complicanze e benefici dell’intervento stesso dovrà essere consegnato dal chirurgo e firmato dalla paziente.
Quanto ci vuole per riprendersi da una mastoplastica? Decorso post-operatorio
In generale, per riprendersi dall'operazione, sono necessari 2 mesi, dopo i quali, le pazienti possono riprendere tutte le normali attività. È di fondamentale importanza seguire attentamente le istruzioni del medico, per permettere una corretta guarigione dei tessuti ed evitare complicanze.
Nelle settimane successive, è normale che ci siano un po’ di dolore e gonfiore a livello del seno, per cui è necessario indossare, dopo intervento e per il mese seguente, un reggiseno apposito, per facilitare il corretto posizionamento delle protesi.
Cosa NON fare dopo la mastoplastica additiva?
Dopo una mastoplastica additiva, è bene evitare di:
- sollecitare i muscoli pettorali, o fare forza sulle braccia ad esempio per alzarsi dal letto o sollevare pesi
- fumare per almeno 2 settimane.
- attività sportive per un circa 1 mese
- esporsi direttamente al sole o al calore eccessivo (saune, lampade abbronzanti)
- dormire sulla pancia
- fare la doccia prima che i punti vengano rimossi.
Quali sono i rischi di rifarsi il seno? Possibili complicanze
L’esito di una mastoplastica additiva è di solito ottimale. In una piccola percentuale di casi, si può verificare la retrazione capsulare: la protesi viene riconosciuta come un corpo estraneo dall’organismo e avvolta da una capsula fibrosa che rende la protesi dura e asimmetrica. A questa reazione si può porre rimedio con un nuovo intervento ed eventuale sostituzione delle protesi.
Chi non può fare la mastoplastica?
La mastoplastica additiva non può essere eseguita durante la gravidanza o l’allattamento. È preferibile che l’intervento non coincida con il periodo delle mestruazioni.
Quanto è dolorosa la mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva non è un intervento doloroso e una normale terapia antalgica viene sempre prescritta nel post operatorio. Normali sono indolenzimento e sensazione di corpo estraneo, che si attenuano nell’arco di 1-2 settimane.
Quanti anni dura il seno rifatto?
Sebbene l’intervento di mastoplastica sia considerato definitivo, la durata delle protesi in gel silicone non è eterna. I dispositivi di ultima generazione, infatti, a differenza delle protesi utilizzate in passato, sono realizzate con una soluzione in silicone molto più compatta e le pareti esterne sono state rinforzate. Anche in caso di rottura, il materiale contenuto all’interno non si disperde nell’organismo. In generale, le protesi attuali, secondo gli studi più recenti, possono durare 15-20 anni, in assenza di complicazioni.