Cosa si intende per midriasi?
La midriasi è una condizione caratterizzata dalla dilatazione della pupilla oltre i 5 mm di diametro. Può essere una condizione fisiologica, per esempio per l’adattamento dell’occhio all’oscurità, quindi in assenza di stimoli luminosi, o anche in seguito a un’intensa emozione.
In alcuni casi può essere una patologica, ed essersi sviluppata in seguito a condizioni come lesioni del globo oculare o del nervo ottico, stati infettivi, assunzione di alcuni farmaci, droghe, eccesso di alcool, traumi cranici, ictus o asfissia, emorragie cerebrali.
Meccanismo della midriasi
Quando si è esposti a condizioni di scarsa luminosità, o in risposta a situazioni di stress, paura o eccitazione, il sistema simpatico viene stimolato. Questo avviene attraverso la liberazione di noradrenalina, un neurotrasmettitore che agisce su specifici recettori situati nei muscoli della pupilla.
La noradrenalina agisce sul muscolo dilatatore della pupilla, che è un muscolo radiale situato nell’iride. Quando questo muscolo si contrae, la pupilla si allarga, permettendo l’ingresso di maggiore quantità di luce nell’occhio. Allo stesso tempo viene inibita l’azione del sistema parasimpatico, che è responsabile della miosi. Il parasimpatico agisce affinché si abbia contrazione muscolo costrittore della pupilla attraverso l'acetilcolina. Quando questa attività viene ridotta, si favorisce la dilatazione pupillare.
Differenze con miosi
La midriasi, in sintesi, è la dilatazione della pupilla. Dilatazione che può avvenire per cause fisiologiche o cause patologiche, come sarà approfondito. La miosi, al contrario, è una contrazione della pupilla, che può avvenire per luce intensa o manifestarsi come sintomo di una patologia come la sindrome di Horner o l’uveite.
Cosa provoca la midriasi?
Sono diverse le condizioni che possono causare l’aumento delle dimensioni delle pupille. Le condizioni fisiologiche sono:
- adattamento all’oscurità: per migliorare la visione in condizioni di scarsa luminosità, la pupilla si dilata per consentire l'ingresso di più luce.
- eccitazione o stress: risposta del sistema simpatico in situazioni di stress o forte eccitazione emotiva.
Tra le patologie si segnalano:
- lesioni del nervo oculomotore: danni che possono portare a un’asimmetria pupillare con una pupilla più dilatata rispetto all’altra. Va indicata anche la paralisi del terzo nervo cranico
- aneurismi: un aneurisma che preme sulle strutture vicine al nervo oculomotore può provocare una dilatazione pupillare
- ictus: influisce sulle aree cerebrali associate al controllo delle pupille
- arresto cardiaco: condizione che deve essere trattata il prima possibile
- glaucoma: può causare un rapido aumento della pressione intraoculare, portando a midriasi.
Quali sostanze provocano midriasi?
Le sostanze, e i farmaci, che possono determinare midriasi sono:
- anticolinergici: farmaci, come l’atropina, bloccano i recettori dell'acetilcolina provocando dilatazione pupillare.
- stimolanti: sostanze come cocaina, amfetamine o ecstasy
- farmaci: alcuni medicinali per il raffreddore, gli antistaminici e i decongestionanti.
Come si vede con la midriasi?
Con la pupilla dilatata si ha una diminuzione della profondità di campo e risulta più difficile mettere a fuoco sia gli oggetti vicini che gli oggetti lontani. Come conseguenza, il paziente avrà una vista sfocata.
Il paziente, in mancanza dei riflessi di accomodamento, può sviluppare fotosensibilità.
Cosa fare in caso di midriasi?
La terapia con cui gestire la midriasi dipende dalla causa scatenante. Esistono tuttavia farmaci che aiutano a gestire la midriasi, al netto della patologia che può averla scatenata. Farmaci quali steroidi o atropina, per fare due esempi.