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La nausea in gravidanza: cause e come gestirla

A cura di
Rosalbino
Mantuano

La nausea in gravidanza è un'esperienza comune per molte donne, un sintomo che può variare notevolmente in intensità e durata. Scopriamo quali sono le cause e quali strategie adottare per alleviare il malessere.

Nausea in gravidanza. Come si presenta?

La nausea in gravidanza è un sintomo estremamente comune, sperimentato da circa il 70-80% delle donne in attesa. La sua intensità varia notevolmente: alcune future mamme avvertono solo un leggero fastidio allo stomaco, mentre altre soffrono di episodi di vomito più intensi. Questa variabilità dipende da diversi fattori, tra cui la sensibilità individuale agli ormoni e lo stile di vita.

La forma più lieve della nausea gravidica è caratterizzata da un malessere persistente, generalmente senza vomito, che può essere più accentuato al mattino ma anche ripresentarsi durante la giornata, in particolare dopo i pasti o in seguito all’esposizione a odori forti. 

Quando la nausea è accompagnata invece da episodi frequenti di vomito, si parla di iperemesi gravidica, una condizione più severa che, se non trattata adeguatamente, può portare a disidratazione e perdita di peso. L’iperemesi è meno comune rispetto alla nausea isolata, ma nelle forme più gravi può richiedere un trattamento medico.

Cosa provoca la nausea in gravidanza?

La nausea in gravidanza è generalmente causata da una combinazione di fattori ormonali, metabolici e psicologici.

Uno degli elementi principali coinvolti è l’aumento dei livelli di gonadotropina corionica umana (hCG), un ormone prodotto dalla placenta nelle prime settimane di gravidanza. Si ritiene che livelli elevati di hCG possano influenzare il sistema digestivo e il centro del vomito nel cervello, contribuendo alla comparsa del malessere. 

Anche gli estrogeni e il progesterone, due ormoni essenziali per il mantenimento della gravidanza, giocano un ruolo chiave. Il progesterone, in particolare, rilassa la muscolatura dell’apparato digerente, rallentando la digestione e favorendo la sensazione di pienezza e nausea.

Oltre agli ormoni, entrano in gioco altri fattori, quali:

  • Sensibilità agli odori: durante la gravidanza, l’olfatto diventa più acuto, rendendo alcune fragranze particolarmente sgradevoli e scatenando la nausea.
  • Livelli di zucchero nel sangue: alcune donne sperimentano cali glicemici più frequenti, che possono contribuire alla comparsa del malessere.
  • Fattori psicologici: stress, ansia e preoccupazioni possono amplificare la percezione della nausea, creando un circolo vizioso in cui il malessere fisico si associa a un disagio emotivo.

Quando inizia la nausea?

La nausea tende a comparire nelle prime fasi della gestazione, solitamente tra la sesta e l’ottava settimana, anche se alcune donne iniziano ad avvertire i primi disturbi già dalla quarta settimana, ovvero poco dopo il concepimento. Questo coincide con il momento in cui i livelli di hCG iniziano a salire rapidamente, raggiungendo il loro picco tra la nona e la dodicesima settimana.

Per molte donne, la nausea è un sintomo temporaneo che si attenua gradualmente entro la dodicesima-quattordicesima settimana, quando il corpo si adatta ai cambiamenti ormonali. Tuttavia, in alcuni casi, il disturbo può protrarsi fino al secondo trimestre e, più raramente, persistere anche oltre la ventesima settimana.

Esistono inoltre alcuni fattori che possono influenzare la durata e l’intensità della nausea.
Ad esempio, le gestanti di gemelli o trigemini tendono a sperimentare una nausea più intensa e precoce, probabilmente a causa dei livelli ormonali più elevati. Anche disturbi gastrointestinali preesistenti, quali il reflusso gastroesofageo o la gastrite, possono esacerbare la nausea, rendendola più persistente e difficile da gestire.

Cosa fare in caso di nausea in gravidanza?

La nausea in gravidanza può essere impegnativa per molte donne, ma ci sono diverse strategie per sentirsi meglio. Tra queste, l'alimentazione gioca un ruolo chiave: piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possono fare una grande differenza:

  • Fare pasti piccoli e frequenti: evitare di lasciare lo stomaco vuoto per troppo tempo aiuta a prevenire i cali di zucchero nel sangue, che possono peggiorare la nausea. È consigliabile mangiare ogni due o tre ore, optando per spuntini leggeri.
  • Prediligere cibi secchi e ricchi di carboidrati: alimenti come cracker, fette biscottate, riso e patate sono facili da digerire e possono ridurre il senso di nausea.
  • Evitare cibi grassi e speziati che possono rallentare la digestione e aggravare il malessere.
  • Consumare cibi freddi: i cibi caldi rilasciano più odori, che in gravidanza possono risultare fastidiosi. Optare per pasti a temperatura ambiente o freddi può ridurre il rischio di nausea.

Molte donne trovano sollievo con rimedi naturali, che possono essere utilizzati in sicurezza. Tra questi lo zenzero, noto per le sue proprietà anti-nausea, e la menta. Entrambi possono essere assunti sotto forma di tisana o semplici caramelle.
Annusare un limone fresco o bere acqua con succo di limone può ridurre il senso di nausea.

Anche la pressione su un punto specifico del polso, attraverso un massaggio circolare di pochi minuti, può aiutare ad alleviare i sintomi. Allo stesso modo, l’uso di braccialetti per l’agopressione, che esercitano una pressione costante sul punto Nei-Kuan al centro del polso, può ridurre la nausea.

Quando consultare il medico

Se la nausea è particolarmente intensa, persistente o accompagnata da episodi frequenti di vomito che impediscono di trattenere cibo e liquidi, è fondamentale consultare il medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci sicuri in gravidanza per gestire il disturbo.