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Pellagra: che cos’è, sintomi e cure


La pellagra è una malattia dovuta ad un deficit di vitamina B3, nota anche come patologia delle 3D, che stanno a indicare i tre principali sintomi: dermatite, diarrea e demenza

Che cos’è la pellagra?

La pellagra è una malattia causata dalla carenza di niacina o vitamina B3, nota in passato anche come patologia delle tre d, che stavano a indicare i tre principali sintomi: dermatite, diarrea e demenza.

Il termine comparve per la prima volta nei libri del medico Francesco Frapolli verso la fine del XVIII secolo e fu coniato dal dialetto lombardo: pelle agra, letteralmente pelle ruvida, a indicare la caratteristica della cute colpita da questa patologia. 

In Italia la pellagra era particolarmente diffusa soprattutto nelle regioni settentrionali, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Venne sconfitta definitivamente solo nella seconda metà del Novecento.

Come si prende la pellagra?

La causa principale della pellagra è la carenza o il malassorbimento della niacina. Può essere altresì dovuta ad un deficit di triptofano, ossia l’aminoacido che serve a sintetizzare la vitamina

Per tantissimi anni si pensò che questa malattia fosse dovuta ad una tossina presente nel granturco, in quanto secondo un’indagine sanitaria condotta nell’Italia unita del 1878, nove contadini su dieci che vivevano tra Veneto, Emilia e Lombardia e che consumavano quotidianamente ingenti quantità di polenta (fatta con farina di granturco) erano affetti da pellagra. 

Fu il medico ungherese Joseph Goldberger a intuire come in realtà la vera responsabile della pellagra non fosse una tossinfezione, ma una dieta povera e limitata. E, infatti, la malattia diminuì progressivamente il suo impatto con il miglioramento dell’alimentazione.

Oltre ad un regime alimentare scorretto, anche disfunzioni a livello di assorbimento intestinale possono essere causa di pellagra. A sua volta, il malassorbimento, può svilupparsi in seguito a danni dell’apparato digerente, dovuto ad abuso di alcol, tabagismo o asportazione chirurgica di parte dello stomaco.

Più raramente la pellagra è causata da un’anomalia nel processo metabolico del triptofano che viene deviato verso la serotonina per varie ragioni quali, ad esempio, la presenza di carcinoidi maligni.

La pellagra, infine, può svilupparsi a causa di disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia.

Quali sono i suoi sintomi?

Abbiamo visto come la pellagra sia nota anche come malattia delle 3D, che rappresentano i tre principali sintomi: dermatite, diarrea e demenza.

La cute dei pazienti affetti da pellagra risulta squamosa a causa di una risposta anomala della pelle, estremamente sensibile ai raggi del sole. Le lesioni cutanee, nelle aree esposte, compaiono in maniera simmetrica. Non sono, invece, presenti dove la pelle è coperta dai vestiti. Le lesioni, nella fase iniziali, sono molto simile a quelle provocate da una scottatura, mentre successivamente assumono una colorazione marrone e una consistenza squamosa e ruvida

Le altre due manifestazioni, come detto, sono la diarrea, la demenza e tutti i sintomi neurologici associati a questa condizione clinica.

Il paziente affetto da pellagra può accusare:

Altri disturbi associabili alla pellagra possono essere sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea per l’appunto, ma anche astenia, anemia, bassa pressione e ipoproteinemia.

Può succedere che i pazienti malati di pellagra accusino anche infiammazioni delle mucose.

Senza un trattamento tempestivo e adeguato, la malattia ha un decorso cronico, in cui si alternano periodi di remissione (in autunno e inverno) a fasi acute che partono tendenzialmente in primavera con la bella stagione. Le condizioni cliniche peggiorano, quindi, progressivamente fino a portare il paziente in uno stato di demenza (demenza pellagrosa) e di grave cachessia.

Come si cura la pellagra?

Siccome è raro che la pellagra negli esseri umani sia imputabile al solo deficit di niacina, le terapie a base di nicotinamide, vitamina del gruppo B idrosolubile, risultano scarsamente efficaci.

Al contrario, ha mostrato una risposta migliore la somministrazione di multivitaminici e regimi alimentari ricchi di proteine

Nel caso in cui le origini della malattia siano da ricercare in problemi di assorbimento, è lì che bisogna intervenire correggendone le cause. 

Risulta, inoltre, molto importante la protezione della pelle dalla luce solare, oltre all’applicazione topica di:

  • antibatterici
  • creme lenitive
  • antimicotici.

Dove posso trovare la vitamina B3?

Innanzitutto, è bene sottolineare che la vitamina B3 o niacina è una vitamina idrosolubile, per cui a differenza delle liposolubili non può essere accumulata all’interno dell’organismo e va, quindi, integrata attraverso l’alimentazione.

La domanda, di conseguenza, è: quali sono i cibi a più alto contenuto di niacina?

In primo luogo, sicuramente i legumi e il pesce, ma anche la carne - sia rossa che bianca. 

Sono ricche di vitamina B3 anche le interiora, la frutta secca - soprattutto le arachidi - i cereali integrali e il lievito di birra essiccato.

Nella maggior parte dei casi, seguire una dieta bilanciata e completa è sufficiente a garantire il giusto apporto quotidiano di vitamina B3. In caso contrario, però, si può ricorrere, su indicazione del medico e in caso di carenze severe, a integratori alimentari.