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La postura corretta: cosa c'è da sapere

A cura di
Simone
Lobascio

Una postura corretta è importante per vari aspetti della salute e del benessere fisico. Vediamo cosa fare.

Perché è importante avere una postura corretta?

La postura è l'orientamento dei segmenti corporei in relazione alla forza di gravità. Mantenere una determinata postura per molto tempo conduce spesso ad alcuni disturbi muscoloscheletrici, come accade ad esempio chi trascorre molte ore seduto alla scrivania o in auto. Pertanto cambiare frequentemente la propria postura può aiutare a ridurre l'incidenza di dolori legati ai tessuti muscolari e articolari, soprattutto nella regione del collo, della schiena e delle spalle. 

Questo è importante non solo per la colonna vertebrale, ma ha tutta una serie di benefici per l’organismo in generale, come: 

  • favorire la circolazione periferica 
  • distribuzione più favorevole dei carichi sulle articolazioni assiali 
  • limitare l’eccessiva rigidità di alcuni distretti articolari 
  • contrastare lo sviluppo di una smodata mobilità articolare 
  • attivazione equilibrata del sistema muscolare. 

Non è raro, tuttavia, mettere in atto alcuni comportamenti non consoni, come tenere la schiena e il torace costantemente flessi. Anche se fatta di piccoli gesti, spesso inconsapevoli e involontari, una costante immobilità può avere diverse conseguenze negative per tutto il corpo, per esempio: 

Per tutti questi motivi, cambiare postura è fondamentale non solo per l'integrità strutturale del nostro corpo, ma anche per garantire il suo funzionamento ottimale in termini di salute e benessere generale.

Cosa fare per correggere la postura?

Se per qualsivoglia ragione risulta difficile cambiare posizione frequentemente si può intervenire con alcuni rimedi. Vediamo come recuperare una postura corretta da seduti, durante il sonno e in piedi.

Postura corretta da seduti

Ecco i passaggi per assicurarsi di avere una postura più funzionale quando si sta seduti molto tempo:

  • la schiena dovrebbe essere in movimento. È utile, a questo proposito, mobilizzare attivamente le anche per creare movimento nella zona lombare.
  • le spalle dovrebbero essere rilassate il più possibile
  • l’altezza della sedia dovrebbe essere tale da far in modo che i piedi poggino a terra per avere un buon feedback dal sistema propriocettivo
  • lo schermo del computer dovrebbe essere posizionato all'altezza degli occhi per evitare di inclinare la testa in avanti o alzare lo sguardo. La distanza ottimale dal monitor è di circa un braccio di distanza
  • è bene tenere la tastiera e il mouse vicino a sé per evitare di dover allungare le braccia o inclinarsi in avanti. Le braccia dovrebbero rimanere vicino al corpo con i polsi rilassati e dritti, non piegati in su o in giù. 

È importante, infine, alzarsi e muoversi regolarmente. Provare a fare brevi pause ogni 30-60 minuti per alzarsi e fare qualche passo. Questo aiuta a prevenire la rigidità e può ridurre l'affaticamento.

Postura corretta per dormire

Non esiste una postura corretta per dormire. La posizione che si assume durante il sonno può influire solamente in presenza di determinate patologie muscolo-scheletriche. Generalmente la posizione notturna deve essere confortevole per la persona e predisporre ad un sonno riposante e di qualità. 

Tuttavia in certe condizioni, quali instabilità vertebrali o sindromi dolorose della spalla, potrebbe essere necessario adottare delle modifiche alla posizione di riposo affinché si eviti uno stress potenzialmente irritante sui tessuti. Terminata la fase acuta/subacuta, sotto consiglio del proprio fisioterapista, il paziente può riprendere la posizione notturna abituale o consolidare i cambiamenti suggeriti.

Postura in piedi

La postura in piedi è soggettiva ed influenzata da fattori meccanico, sociali e psicologici. Tendenzialmente non si cercherà di modificare la postura di una persona, salvo che questa contribuisca al mantenimento o sia essa stessa la causa di un disturbo muscolo-scheletrico. 

Qualora la postura in piedi sia fonte di dolori, si cercherà di intervenire previa visita col proprio fisioterapista.  Pertanto si agirà sotto diversi aspetti a seconda dell’obiettivo della riabilitazione: 

  • cambiamento della postura a lavoro mediante strategie comportamentali
  • riduzione dei fattori aggravanti e potenziamento dei fattori allevianti
  • adozione di ausili /ortesi
  • esercizio terapeutico mirato ad aumentare la resistenza di alcuni distretti muscolari rilevanti per il tono posturale.

Come gestire la postura in condizioni di dolore? 

In presenza di dolore e/o disfunzione, alcune strategie autogestite dal paziente possono essere utili per controllare e ridurre la sintomatologia dolorosa legata alla postura: 

  • mantenere una postura antalgia (che attenua il dolore) durante la fase acuta aiuta il corpo a guarire e a difendersi da stress meccanici al momento non tollerabili 
  • in ambiente lavorativo utilizzare ortesi/ausili qualora non si possa cambiare posizione o assumere una posizione antalgica 
  • sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo, controllando la postura più volte durante il giorno e apportando le correzioni necessarie volte a evitare un aggravamento dei sintomi. 
  • impostare un programma di esercizio terapeutico volto alla risoluzione della causa scatenante 
  • se si fanno lavori sedentari, fare brevi pause regolarmente per camminare. 

Rimane fondamentale, qualora il dolore persista, richiedere la consulenza di professionisti qualificati, come il fisioterapista, l'ortopedico o il neurochirurgo.