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La proctite: cause, sintomi e terapie

A cura di
Cristina
Ogliari

La proctite, una fastidiosa infiammazione del retto. Quali sono le cause? E come si manifesta? Scopri come riconoscerla e curarla.

Cos'è la proctite?

La proctite è una condizione medica caratterizzata dall'infiammazione della mucosa del retto, la porzione finale dell'intestino crasso. Può essere acuta o cronica, lieve, moderata o severa in base al grado di infiammazione e al tempo di persistenza e causa un insieme di sintomi fastidiosi e, talvolta, debilitanti per chi ne soffre.

 La mucosa rettale è il rivestimento interno del retto deputato a raccogliere le feci e a contribuire all’evacuazione.

Perché viene la proctite?

Questa patologia può essere scatenata da una vasta gamma di fattori, tra cui:

  • infezioni batteriche (come salmonella e shigella), virali e fungine. Le infezioni sessualmente trasmesse, quali gonorrea e herpes genitale, rappresentano una causa frequente nei soggetti più esposti
  • malattie infiammatorie croniche dell’intestino, per esempio il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. In questi casi, l’infiammazione può coinvolgere anche altre parti dell’intestino in modo cronico con necessità di terapia medica specifica
  • prolasso rettale: lo sfregamento continuo della mucosa del prolasso durante lo sforzo evacuativo può infiammare la mucosa del retto per un effetto meccanico
  • i fattori iatrogeni, come la radioterapia destinata al trattamento di tumori localizzati nella zona pelvica o rettale. La terapia radiante, necessaria per combattere il cancro, può provocare danni alla mucosa rettale, scatenando un'infiammazione anche persistente nel tempo
  • in alcuni casi, l'uso prolungato di alcuni farmaci, come gli antibiotici che posssono alterare l'equilibrio della flora intestinale, gli antinfiammatori sotto forma di supposte, gli enteroclismi evacuativi soprattutto se contenenti agenti irritanti
  • i rapporti sessuali per via transanale per traumatismo cronico.

Quali sono i sintomi di una proctite?

I sintomi della proctite possono variare in intensità e tipologia a seconda della causa scatenante e della gravità dell'infiammazione. 

Sintomi più comuni
 
  • dolore rettale e anale
  • sensazione di bruciore
  • continuo bisogno di evacuare, anche quando non ci sono feci da espellere (fenomeno noto come tenesmo rettale). Questi episodi di tenesmo possono essere accompagnati da una sensazione di pienezza nell'addome inferiore
  • episodi di sanguinamento rettale, che possono andare da lievi tracce di sangue sulla carta igienica fino a emorragie più abbondanti
  • a volte, durante l'evacuazione, possono verificarsi perdite di muco o, nei casi più gravi, di pus.
 

Quando la proctite è causata da un’infezione, i sintomi possono includere un dolore intenso e acuto all'ano e al retto, accompagnato da febbre o brividi.

Nelle donne, si possono riscontrare collateralmente disturbi vaginali, quali perdite maleodoranti o vaginiti. Questi segni possono indicare che l’infiammazione si è estesa o che l'infezione sta compromettendo altre parti dell'apparato genitale e urinario.

Come far passare la proctite?

La cura della proctite è personalizzata in base alla causa scatenante e alla gravità dei sintomi.
Quando l'infiammazione è di origine infettiva, la terapia più appropriata consiste nell'uso di farmaci antimicrobici specifici (antibiotici, antivirali, antifungini).

In caso di proctite da radiazioni, il trattamento è più complesso. In questi casi vengono somministrati corticosteroidi, mesalazina o sucralfato sotto forma di clisteri o schiume rettali per ridurre l'infiammazione direttamente sulla mucosa interessata. 
Se i rimedi farmacologici non si dimostrano efficaci, si possono adottare trattamenti più invasivi, come l'uso di argon plasma o la coagulazione laser, utili per controllare il sanguinamento e promuovere la rigenerazione del tessuto.

Per le proctiti da malattia infiammatoria cronica, oltre al trattamento topico con antifiammatori o cortisonici, la terapia a lungo termine potrebbe includere farmaci immunosoppressori o biologici, che agiscono modulando la risposta immunitaria e riducendo l'infiammazione. 

Nel caso di proctite da traumatismo cronico è utile evitare rapporti sessuali anali e migliorare lo sforzo evacuativo mediante riabilitazione del pavimento pelvico

Cosa mangiare in caso di proctite?

Non esiste una dieta universale per la proctite, ma alcuni accorgimenti dietetici possono aiutare a evitare l'aggravarsi dell'infiammazione e a promuovere la guarigione della mucosa rettale.

In generale, è consigliabile adottare una dieta leggera e povera di alimenti irritanti come, per esempio, i cibi piccanti che possono peggiorare i sintomi, aumentando l'irritazione della mucosa intestinale. 
È preferibile consumare alimenti ricchi di fibre solubili che aiutano a mantenere le feci morbide, facilitando l'evacuazione.

Per le persone che soffrono di colite ulcerosa o di proctite legata a malattie infiammatorie croniche, può essere utile limitare temporaneamente il consumo di latticini, che possono aumentare i sintomi gastrointestinali, come gonfiore o diarrea

Il consumo di probiotici, presenti nello yogurt o in integratori specifici, può invece aiutare a ripristinare l'equilibrio della flora intestinale, soprattutto quando la proctite è stata causata dall'uso prolungato di antibiotici.

È essenziale, infine, garantire un'adeguata idratazione, sia perchè questa ammorbidisce le feci facilitando l’evacuazione,  sia perchè la perdita di liquidi causata da diarrea o sanguinamento rettale può provocare disidratazione. Assumere perciò abbondante acqua e consumare brodi leggeri può contribuire a mantenere l'equilibrio dei fluidi corporei.

Prima di apportare modifiche sostanziali alla dieta, si consiglia di consultare sempre un medico o un nutrizionista per ottenere una valutazione personalizzata e un piano alimentare su misura.