A cosa è dovuto il russare?
Nella maggior parte dei casi, il russare è dovuto a disturbi respiratori del sonno quali, ad esempio, le apnee ostruttive o la sindrome di resistenza delle vie aeree.
Esistono, poi, dei fattori di rischio in presenza dei quali aumenta la probabilità di russare durante il sonno. In primo luogo, l’età: le persone con più di 50 anni hanno più probabilità di russare.
Altri fattori di rischio sono l’obesità, l’abuso di alcol, il reflusso gastrico, ma anche fattori costituzionali come le dimensioni o la posizione della mascella.
Anche la congestione nasale cronica, infine, può provocare il disturbo, così come altre alterazioni del normale flusso d’aria quali:
- lingua e tonsille più grandi del normale
- palato molle e ugola di grandi dimensioni
- polipi nasali
- deviazione del setto e/o ipertrofia dei turbinati
Russare può essere più probabile se si fa parte della popolazione maschile, se si è in menopausa e nel corso di una gravidanza. In molti casi è familiare: le probabilità di russare sono più alte se in famiglia ci sono altri soggetti che soffrono di questo disturbo.
Quando preoccuparsi?
Per valutare la gravità del disturbo è necessario raccogliere alcune informazioni come la sua frequenza e intensità. Inoltre, è importante capire se il paziente smette di respirare (apnee notturne) o manifesta sonnolenza nel corso del giorno. Il russamento, infatti, potrebbe essere dovuto ad apnee ostruttive del sonno, a loro volta potenzialmente associate a:
Cosa posso fare per smettere di russare?
In primo luogo, esistono diversi accorgimenti che possono ridurre il russamento, ma è necessario sottolineare che non risultano validi per tutti in assoluto.
Tra i rimedi contro il russare c’è il dormire con la testa/busto sollevata o sdraiati su un fianco (la posizione supina determina maggior russamento).
Sicuramente può essere utile intervenire sui fattori di rischio, tenendo sotto controllo il peso, evitando un consumo di alcolici eccessivo o trattando le possibili cause del russamento come la congestione nasale o il reflusso gastrico.
Sono disponibili anche apparecchi orali che possono essere indossati durante il sonno e che aiutano a mantenere aperte le vie aeree e di conseguenza a ridurre il russare e gli altri sintomi associati.
Si tratta, ad esempio, dei dispositivi di avanzamento mandibolare, che tirano la mandibola e mantengono la lingua in avanti.
I dispositivi di stabilizzazione della lingua, poi, evitano che la lingua torni indietro nella bocca ostruendo le vie respiratorie.
E, ancora, ci sono le CPAP - Continuous positive airway pressure - maschere che, collegate a dispositivi in grado di fornire aria a determinate pressioni, possono prevenire il restringimento delle vie aeree.
Abbiamo visto che anche le ostruzioni delle vie aeree superiori, che sono dovute a polipi, tonsille ingrossate o setto deviato, possono causare il russare. In queste eventualità, per cercare di risolvere il disturbo, si può ricorrere all’intervento chirurgico, anche se non esistono ancora sufficienti evidenze scientifiche in grado di provare l’efficacia di questo tipo di trattamento sul russamento.
Polisonnografia
È un test diagnostico a cui possono essere sottoposti soggetti di tutte le età che presentano disturbi del sonno, quali russamento e/o apnee. Può essere svolto con un apparecchio portatile al proprio domicilio che viene programmato per iniziare la registrazione a partire dal momento dell’addormentamento abituale e prosegue per tutta la notte fino alla rimozione la mattina successiva.
Registra l’andamento e le variazioni di vari parametri fisiologici (livelli di ossigeno, frequenza cardiaca, respirazione e russamento) durante il sonno, è silenzioso, non necessita alcuna preparazione e fornisce importanti informazioni sulla qualità del sonno.
A quale specialista bisogna rivolgersi?
Lo specialista competente per le roncopatie, ossia russamento e apnee del sonno, è l’otorinolaringoiatra, soprattutto per individuare una prima causa di stenosi nasale.
Tuttavia esistono degli approcci multidisciplinari al problema del russamento e delle apnee notturne nei centri specializzati per i disturbi del sonno che si avvalgono anche di specialisti neurologi, cardiologi e pneumologi.