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Le adenoidi: cosa sono, sintomi e cure

A cura di
Francesca
Caterini

Le adenoidi sono formazioni linfatiche che si sviluppano fin dalla nascita e che aiutano a difendere il corpo da virus e batteri.

Cosa sono le adenoidi?

Le adenoidi sono formazioni di tessuto linfoide situate nel rinofaringe, la zona dove il naso posteriormente si collega alla gola. 

Come tutti i tessuti linfatici, assolvono una funzione molto importante nel sistema immunitario, soprattutto nei bambini: lavorano per intrappolare e distruggere batteri e virus che entrano nel corpo attraverso il naso. Funzionano come una sorta di filtro che protegge l’organismo da agenti patogeni, producendo anticorpi per combattere le infezioni.

Durante l'infanzia le adenoidi sono particolarmente attive poiché il sistema immunitario dei bambini è ancora in fase di sviluppo. Con il passare degli anni, il loro ruolo diventa però meno rilevante e, generalmente, le adenoidi si riducono in dimensioni durante l'adolescenza, diventando praticamente inattive in età adulta, quando entrano in gioco altri organi a controllo dell’immunità.

Dove si trovano le adenoidi?

Le adenoidi sono localizzate nella parte superiore e posteriore del rinofaringe, una zona dietro al naso e sopra il palato. Insieme alle tonsille, formano l'anello linfatico che aiuta a proteggere il corpo dalle infezioni attraverso una risposta immunitaria immediata.

Anatomicamente, le adenoidi si sviluppano a partire dalla nascita e raggiungono la loro dimensione massima intorno ai 3-5 anni di età.  Intorno ai 6-7 anni il tessuto adenoideo inizia a ridursi e con l’avanzare dell’età tendono a rimpicciolirsi progressivamente.

A differenza delle tonsille palatine, le adenoidi non sono visibili dalla bocca senza l'ausilio di strumenti specifici come il nasofaringoscopio. 

Che problemi danno le adenoidi?

Quando le adenoidi si infettano, si infiammano e aumentano di volume (ipertrofia). Possono causare diversi problemi, tra cui difficoltà respiratorie, disturbi del sonno e infezioni ricorrenti delle vie respiratorie superiori e dell'orecchio.

Le adenoidi ingrossate, spesso insieme alle tonsille, possono ostruire le vie respiratorie, rendendo difficile la respirazione. Nei casi più gravi, l’ostruzione nasale e orale può portare a episodi di apnea ostruttiva del sonno, una condizione in cui la respirazione si interrompe temporaneamente mentre si dorme, causando risvegli notturni frequenti e un sonno non ristoratore.

L'ingrossamento delle adenoidi può anche bloccare le tube di Eustachio, i canali che collegano la parte posteriore del naso all’orecchio medio, ostacolando il drenaggio dei liquidi e portando a infezioni ricorrenti dell'orecchio medio.

Cosa causa le adenoidi?

L'ipertrofia adenoidea, può essere causata da diversi fattori, ma le infezioni batteriche o virali sono tra le cause principali. Come indicato, quando le adenoidi si infettano, aumentano di dimensioni nel tentativo di combattere l'infezione. 

Anche le allergie, sia stagionali che croniche, possono contribuire all'ingrossamento delle adenoidi: gli allergeni inalati possono infatti irritare il tessuto adenoideo, provocando infiammazione e gonfiore. 

In alcuni casi, le adenoidi possono gonfiarsi anche a causa del reflusso gastroesofageo, in quanto l'acido dello stomaco che risale lungo l’esofago e poi verso la laringe, ne irrita il tessuto. 

Come capire se le adenoidi sono ingrossate?

I sintomi più comuni includono difficoltà respiratorie, soprattutto attraverso il naso, che spesso portano i bambini a respirare con la bocca aperta. Questo può causare secchezza della bocca, alito cattivo e un tono di voce nasale

Uno dei segni più evidenti è il russamento durante il sonno, accompagnato da episodi di apnea ostruttiva, dove il respiro si interrompe temporaneamente, disturbando il riposo.

I bambini con adenoidi gonfie possono anche presentare infezioni ricorrenti delle vie respiratorie superiori, come sinusiti e bronchiti, poiché il blocco delle vie aeree facilita la proliferazione di batteri e virus. Le otiti medie frequenti sono un altro sintomo comune, dovute all'ostruzione delle tube di Eustachio: l’otite può portare a dolore, diminuzione dell’udito e, nei casi più gravi, se la sordità si cronicizza può influenzare negativamente il linguaggio e lo sviluppo cognitivo del bambino.

Altri sintomi comuni includono rinorrea, tosse e la presenza di secrezioni nasali persistenti.

Come si curano le adenoidi?

Nelle forme lievi, in cui i sintomi sono gestibili, non interferiscono significativamente con la qualità della vita, e soprattutto non sono ricorrenti, il trattamento richiede l'uso di farmaci antinfiammatori e decongestionanti per ridurre il gonfiore, e analgesici per alleviare il dolore, in caso di otite soprattutto. In caso di infezioni batteriche, vengono prescritti antibiotici per eliminare l'infezione.

Per le adenoidi infiammate a causa di allergie, possono essere utili antistaminici e corticosteroidi nasali per ridurre l'infiammazione e i sintomi allergici. 

Quando i sintomi sono gravi, persistenti o non rispondono ai trattamenti farmacologici, può essere necessario considerare l'intervento chirurgico. L'adenoidectomia, ovvero la rimozione delle adenoidi, è una procedura comune e sicura che viene consigliata quando le adenoidi causano ostruzione respiratoria significativa, con apnee del sonno oppure otiti recidivanti.

Come viene fatto l'intervento alle adenoidi e quanto dura?

L'adenoidectomia è un intervento chirurgico eseguito solitamente in anestesia generale. Durante l'intervento, che dura circa 30 minuti, il chirurgo accede alle adenoidi attraverso la bocca e utilizza strumenti specifici per rimuovere il tessuto adenoideo.

La tecnica più comune è il curettage, in cui il tessuto viene raschiato via, ma può essere utilizzata anche l'ablazione, che prevede l'uso di strumenti per tagliare il tessuto, come il laser.

Una tecnica più innovativa é quella endoscopica che si avvale di uno strumento, il microdebrider, che permette al chirurgo di operare con maggior precisione e sicurezza.

Nella maggior parte dei casi i pazienti possono tornare a casa lo stesso giorno dell'intervento o al massimo dopo una notte di ricovero in ospedale. Il recupero completo richiede solitamente 1-2 settimane.

Durante il periodo post-operatorio, è normale sperimentare alcuni sintomi temporanei tra i quali febbre, mal di gola, difficoltà a deglutire, dolore riflesso all'orecchio e congestione nasale. Questi sintomi tendono però a risolversi nel giro di pochi giorni e, per alleviare la febbre o il dolore, possono essere prescritti farmaci analgesici e antinfiammatori.

Cosa succede se non si tolgono le adenoidi?

Non intervenire sulle adenoidi ingrossate può portare a una serie di complicazioni, specialmente nei bambini. Uno dei problemi più comuni è l'ostruzione delle vie respiratorie superiori, che causa difficoltà respiratorie persistenti.

Una respirazione costante attraverso la bocca può sviluppare abitudini respiratorie scorrette, con conseguenze negative sullo sviluppo del palato e della dentatura.

L'apnea ostruttiva del sonno non solo causa sonnolenza diurna e problemi di concentrazione, ma può anche influire negativamente sullo sviluppo cognitivo e comportamentale. I bambini con apnea del sonno non trattata possono avere difficoltà a scuola e manifestare comportamenti iperattivi o irritabili.

Le continue infezioni dell'orecchio possono portare a perdite uditive temporanee o permanenti: la perdita uditiva può influenzare lo sviluppo del linguaggio e le abilità sociali. Inoltre, le infezioni frequenti possono portare all'uso ripetuto di antibiotici, con il rischio di sviluppare resistenze batteriche e effetti collaterali associati all'uso prolungato di farmaci.

In sintesi, non trattare le adenoidi ingrossate può portare a una serie di problemi a lungo termine. È quindi fondamentale consultare un medico per determinare il miglior approccio terapeutico da seguire.