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Il blocco di branca

A cura di
Gina
Biasillo

Il blocco di branca è una anomalia del sistema di conduzione elettrica del cuore: da cosa è causato e quali sono le sue conseguenze?

Che cos'è il blocco di branca?

Il blocco di branca è un’anomalia della conduzione elettrica del cuore che si verifica quando l'impulso elettrico è rallentato o interrotto in una delle due diramazioni del fascio di His.

Questo può manifestarsi in individui sani o nell’ambito di condizioni patologiche, in particolari condizioni patologiche cardiache e polmonari. La diagnosi e il corretto inquadramento del blocco di branca attraverso l'analisi elettrocardiografica e la valutazione clinica del paziente è essenziale per la gestione clinica e la prevenzione delle complicanze.

Come funziona il blocco di branca? Qual è la differenza tra blocco di branca destra e sinistra?

Il blocco di branca è il rallentamento o blocco della progressione dell’impulso cardiaco attraverso una parte del sistema di conduzione del cuore, nello specifico una delle due diramazioni, o branche, del fascio di His.

Può essere asintomatico e molto frequentemente si rileva casualmente durante l’effettuazione di un ECG eseguito per prevenzione, in previsione di attività sportiva o in previsione, ad esempio, di un intervento chirurgico.

Il cuore è un organo composto da quattro cavità (o camere), due atri e due ventricoli, e costituito prevalentemente da un tessuto muscolare, il miocardio. Il miocardio ha la capacità di generare e condurre il sistema di impulsi elettrici che guida la contrazione del muscolo cardiaco e dirige in modo regolare e coordinato il flusso di sangue attraverso le camere cardiache e dalle camere cardiache ai grossi vasi arteriosi.

L’impulso normalmente proviene dagli atrii e in particolare viene generato nel nodo seno-atriale. Attraversa il nodo atrio-ventricolare e passa nel fascio di His, che si suddivide in due branche, la branca destra e la branca sinistra.

La branca destra diffonde i segnali elettrici al ventricolo destro; la branca sinistra veicola i segnali elettrici al ventricolo sinistro: essa si divide in due fasci più piccoli, il fascicolo anteriore sinistro e il fascicolo posteriore sinistro. Dalle due branche l'impulso elettrico viene simultaneamente e rapidamente distribuito ai ventricoli attraverso le fibre del Purkinje.

Le differenze tra il blocco di branca destra e il blocco di branca sinistra sono rappresentate dalla localizzazione del blocco all’interno del sistema di conduzione del cuore, dai relativi reperti elettrocardiografici e soprattutto nelle implicazioni cliniche. Il blocco di branca sinistra è più frequentemente associato a malattie cardiache, per questo è necessaria una valutazione più approfondita per identificare e trattare una eventuale causa patologica del blocco. 

Cosa comporta il blocco di branca?

Nel blocco di branca destra la progressione dell'impulso è ritardata o bloccata, dunque uno dei due ventricoli si attiva normalmente, mentre l'altro si attiva in ritardo. Spesso la condizione è asintomatica, ovvero priva di sintomi evidenti. In una piccola percentuale di casi possono manifestarsi sintomi quali:

  • sensazione di mancamento
  • vertigini
  • perdita di coscienza

I sintomi sono conseguenza dell'alterazione dell'ordinata progressione dell'impulso cardiaco che compromette il passaggio di sangue verso il distretto cerebrale (cervello).

In altre circostanze il paziente con blocco di branca presenta una sintomatologia caratteristica o riconducibile ad una patologia cardiaca o polmonare.

Quali sono le cause del blocco di branca?

A seconda della branca interessata, le cause del blocco di branca possono essere le seguenti.

Blocco di branca destra

  • idiopatico, ovvero privo di una causa specifica
  • alcune anomalie congenite del cuore, presenti dalla nascita
  • infarto del miocardio, causato dallo scarso apporto di ossigeno e sostanze nutritive alle cellule cardiache
  • miocardite, ovvero patologia infettiva o infiammatoria delle cellule cardiache
  • embolia polmonare, ovvero presenza di coagulo in uno dei vasi del circolo polmonare, che risulta pertanto ostruito
  • ipertensione arteriosa: valori di pressione arteriosa (pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie) stabilmente superiori a 140/90mmHg
  • ipertensione polmonare: aumento stabile e persistente dei valori della pressione esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi del circolo polmonare
  • alcune patologie quali BPCO, embolia polmonare o anche in conseguenza di una prolungata abitudine al fumo

Blocco di branca sinistra

  • idiopatico, ovvero privo di una causa specifica
  • infarto del miocardio, causato dallo scarso apporto di ossigeno e sostanze nutritive alle cellule cardiache
  • miocardite, ovvero patologia infettiva o infiammatoria delle cellule cardiache
  • cardiomiopatia, ovvero compromissione della funzione cardiaca determinata da dilatazione, ingrossamento o irrigidimento del muscolo cardiaco
  • ipertensione arteriosa: valori di pressione arteriosa (pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie) stabilmente superiori a 140/90mmHg

Come riconoscere un blocco di branca: la diagnosi

La diagnosi viene posta dal medico cardiologo attraverso la registrazione e l'osservazione di un elettrocardiogramma. L'elemento caratteristico è la durata prolungata del complesso QRS, che nel blocco di branca è superiore a 120msec, associato ad alterazioni di altri parametri, con caratteristiche diverse nel blocco di branca destra e nel blocco di branca sinistra. 

È importante andare anche a ricercare le cause che possono essere responsabili del blocco di branca. La visita cardiologica comprensiva di ECG permette al medico cardiologo di:

  • esaminare la situazione con il paziente attraverso la raccolta dell'anamnesi (il cardiologo pone al paziente domande sui fattori di rischio per malattie cardiovascolari, su eventuali precedenti o concomitanti condizioni patologiche e sulla terapia assunta e valuta esami eventualmente eseguiti in passato)
  • indagare la presenza di eventuali sintomi
  • prescrivere esami di approfondimento

Tra gli esami di approfondimento è importante il ruolo dell'ecocardiogramma per valutare le camere cardiache, le valvole, il pericardio e i grossi vasi che emergono dal cuore e individuare eventuali difetti strutturali o anomalie funzionali.

Un ruolo fondamentale ha l'esame Holter ECG che valuta il ritmo cardiaco e sue eventuali anomalie attraverso una registrazione continua di 24-48-72 o anche più ore. Infine in alcune circostanze e soprattutto nell’ambito di accertamenti per blocco di branca sinistra è indicato un test provocativo (test da sforzo, ecocardiogramma da stress o miocardioscintigrafia da stress).

Come curare il blocco di branca?

La maggior parte delle persone con blocco di branca non presenta disturbi. Nel caso in cui non si individui un chiara causa scatenante e non vi siano altre condizioni patologiche non è necessario ricorrere ad alcun tipo di terapia

Laddove venga invece individuata la causa che ha determinato l'insorgenza del blocco di branca, si procede al trattamento adeguato della malattia o condizione che l’ha causata. Ciò avviene tramite:

  • prescrizione di farmaci in caso di ipertensione arteriosa
  • interventi volti alla disostruzione dei vasi sanguigni eventualmente ostruiti
  • somministrazione di farmaci per il trattamento degli stati infettivi o infiammatori
  • correzione chirurgica di eventuali difetti strutturali del cuore

In alcuni casi più rari, soprattutto se sono presenti sintomi (in particolare perdita di coscienza) o se si rilevano, all'esame Holter, particolari alterazioni del ritmo cardiaco, si procede ad una valutazione con cardiologi particolarmente esperti nella gestione dei disturbi del ritmo cardiaco (valutazione aritmologica).

Si può considerare uno studio più approfondito del sistema elettrico del cuore (studio elettrofisiologico) o eventualmente, laddove vi fossero delle specifiche indicazioni, il posizionamento di dispositivi (pacemaker) in grado di generare l'impulso cardiaco per garantire un ritmo cardiaco normale.