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Il bruciore retrosternale: cause, sintomi e come alleviarlo

A cura di
Cristina
Ogliari

Il bruciore retrosternale è un disturbo comune causato principalmente dal reflusso gastroesofageo, ma anche da altre condizioni. Scopri le cause alla base del bruciore e trova sollievo con consigli pratici e rimedi naturali.

Cosa si intende per bruciore retrosternale?

Il bruciore retrosternale, detto anche pirosi, è una sensazione fastidiosa localizzata al petto, simile a “un fuoco dentro”, che può diventare anche dolorosa, se molto intensa. Può essere anche descritta come un'irritazione, un calore o una pressione intensa. 

Il bruciore retrosternale non è una malattia a sé stante, ma un sintomo che può essere associato a disturbi di diversa gravità. Nella maggior parte dei casi è legato al reflusso gastroesofageo, una condizione in cui gli acidi dello stomaco risalgono nell'esofago, irritandolo. 

Nonostante sia comunemente associato al reflusso è importante non trascurare la possibilità che possa essere il segnale di problemi più seri, come patologie cardiache reumatologiche o, in casi rari, un tumore all'esofago.

Quali sono le cause del bruciore?

La condizione medica più comune che causa bruciore retrosternale è, come indicato, il reflusso gastroesofageo. Nel reflusso, l’acido dello stomaco risale nell’esofago, irritandone le pareti e provocando dolore e bruciore al petto.

Altre cause meno comuni ma comunque rilevanti includono ansia e stress. In alcune persone, stati di forte tensione emotiva possono scatenare sintomi simili al bruciore retrosternale, che vengono spesso confusi con problemi cardiaci o digestivi. Le palpitazioni legate all'ansia possono infatti creare una sensazione di pressione toracica che si manifesta come un bruciore. 

Tra le altre cause, meno frequenti ma possibili, vi sono i veri stati infiammatori dell’esofago (esofagite), o il tumore esofageo, che può iniziare con sintomi lievi e progressivamente peggiorare.

Che sintomi dà il bruciore retrosternale?

Il bruciore retrosternale si manifesta principalmente come una sensazione di bruciore o pressione al centro del petto, che può irradiarsi verso il collo, la schiena o l'addome. Spesso chi ne soffre può notare che il dolore si intensifica dopo aver mangiato, soprattutto cibi grassi o acidi, o quando ci si sdraia subito dopo il pasto. 

Sintomi correlati al bruciore retrosternale, possono essere:

  • il rigurgito acido, una sensazione in cui il contenuto dello stomaco risale verso la gola, accompagnato da un sapore amaro o acido in bocca
  • il dolore toracico. Se il dolore che si irradia al braccio o alla mascella, potrebbero anche essere segnale di condizioni cardiache, quali l'angina
  • tosse persistente e raucedine.

Segni, invece, come la perdita di peso involontaria, la difficoltà a deglutire o il dolore costante e progressivo potrebbero indicare la presenza di esofagiti gravi e un tumore esofageo.

Come far passare il bruciore?

Il trattamento del bruciore retrosternale dipende in gran parte dalla causa sottostante. Nel caso più comune di reflusso gastroesofageo, esistono diverse opzioni terapeutiche che possono aiutare a ridurre o eliminare il sintomo. 

Tra le soluzioni farmacologiche, gli antiacidi, disponibili senza ricetta, sono spesso la prima scelta per neutralizzare l'acido gastrico e dare sollievo immediato. Altri farmaci più specifici, come gli inibitori della pompa protonica (IPP) o gli antagonisti dei recettori H2, che riducono la produzione di acido gastrico a lungo termine, dovrebbero essere prescritti da un medico che valuti indicazione, posologia e durata del trattamento. 

Accanto ai trattamenti farmacologici, ci sono cambiamenti nello stile di vita che possono aiutare a ridurre il bruciore. Evitare fumo e alcool, modificare la dieta, riducendo il consumo di cibi grassi, piccanti o acidi, può avere un impatto significativo. Anche evitare pasti abbondanti, pasti liquidi la sera e mangiare a intervalli più regolari può prevenire l’insorgenza del disturbo.

Nei casi più severi o cronici, specialmente se il bruciore è associato alla presenza di un’ernia iatale o ad altre patologie strutturali, può essere necessario ricorrere a interventi chirurgici che riducono il reflusso.

Nel caso in cui invece la sintomatologia sia imputabile ad un’ipersensibilità reumatologica (pirosi funzionale) può essere utile una terapia neurologica associata ad un percorso di terapia cognitivo-comportamentale

Che rimedi naturali si possono adottare?

Specialmente nelle fasi iniziali o in forma lieve, possono essere d’aiuto diversi rimedi naturali.
L’aloe vera è nota per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie: il succo di aloe può aiutare a calmare l’irritazione dell’esofago. 

Il bicarbonato di sodio, grazie alla sua capacità di neutralizzare l’acidità gastrica, può offrire sollievo immediato in caso di bruciore improvviso. 
La liquirizia deglicirrizinata (DGL) stimola, invece, la produzione di muco protettivo nel tratto digestivo, riducendo così l’irritazione.

Bere bevande calde infine come tisane (malva, tiglio, liquerizia) ha un’azione lenitiva sul sintomo.

Possono presentarsi complicanze?

Il bruciore retrosternale, se trascurato o mal gestito, può far sì che la causa scatenante porti a complicazioni, alcune delle quali anche piuttosto gravi. 

Quando è presente il reflusso gastroesofageo, quest'ultimo può provocare un'esofagite che, se prolungata e non trattata, può causare ulcere esofagee e conseguentemente cicatrici che restringono l’esofago (stenosi esofagea). Questa complicazione rende difficile deglutire e può richiedere trattamenti specifici, come la dilatazione dell’esofago.

In presenza di reflusso gastroesofageo cronico può svilupparsi l’esofago di Barrett, condizione in cui le cellule che rivestono l’esofago si modificano a causa dell’esposizione cronica all'acido. Questo disturbo aumenta il rischio di sviluppare un tumore all'esofago, una forma di cancro, relativamente rara, ma particolarmente aggressiva. 

Oltre alle complicazioni fisiche, non è da sottovalutare l'impatto che il bruciore retrosternale può avere sulla qualità della vita. Il dolore e il disagio cronici possono interferire con le attività quotidiane e il sonno, compromettendo il benessere generale della persona. Per questo motivo, è essenziale affrontare il problema in modo tempestivo e globale, includendo sia terapie mediche sia cambiamenti nello stile di vita per prevenire il peggioramento dei sintomi.