Cos’è e dove si trova il calcitriolo?
Il calcitriolo è la forma attiva della vitamina D3 nell'organismo. Svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dei livelli adeguati di calcio e fosfato nel corpo. Questi minerali sono essenziali per la salute ossea e la normale funzionalità muscolare e cardiaca.
Più precisamente, questo componente agisce promuovendo l'assorbimento di calcio e fosfato nell'intestino e limitandone la perdita dai reni. Agisce anche a livello delle ossa regolando la formazione e il riassorbimento osseo. Il calcitriolo è naturalmente presente nell'organismo umano. Viene sintetizzato nei reni. Qui, più precisamente, avviene l'ultima fase di attivazione della vitamina D, che si trasforma in calcitriolo.
Il processo ha inizio quando la vitamina D viene assorbita dall'intestino o prodotta nella pelle in risposta all'esposizione ai raggi ultravioletti del sole:
- la vitamina D (sotto forma di vitamina D3 o D2) prima viene convertita nel fegato in 25-idrossivitamina D (calcifediolo), una forma circolante ma ancora inattiva
- successivamente, questo composto viene trasportato ai reni, dove un ulteriore processo di idrossilazione lo converte in calcitriolo (1,25-diidrossivitamina D), che è la forma biologicamente attiva della vitamina D.
A cosa serve il calcitriolo?
Al calcitriolo sono associate la maggioranza degli impatti fisiologici della vitamina D nel corpo. Una volta prodotto, il calcitriolo è diffuso nell'organismo attraverso il flusso sanguigno e indirizzato verso i tessuti specifici. Questo componente, come accennato, svolge un ruolo essenziale nell'efficiente gestione del calcio da parte del corpo. Dentro le cellule del tessuto osseo, il calcitriolo interagisce con il recettore VDR, innescando modifiche nell'espressione dei geni che conducono a:
- un incremento nell'assorbimento di calcio dall'intestino
- un maggiore riassorbimento del calcio filtrato dai reni
- la mobilizzazione del calcio dalle ossa qualora la quantità del minerale ottenuto dall'alimentazione non sia adeguata.
In aggiunta, il calcitriolo favorisce:
- assorbimento di fosforo e magnesio nell'intestino
- la differenziazione cellulare
- è un importante regolatore del sistema immunitario, bilanciando le risposte immunitarie per prevenire che siano insufficienti o eccessive
- gioca un ruolo significativo nella regolazione della secrezione di insulina quando vi è una maggiore necessità di questa
- ha un impatto sulla regolazione della pressione arteriosa. Livelli ottimali di vitamina D contribuiscono a diminuire il rischio di sviluppare ipertensione.
Il calcitriolo è anche usato come farmaco per trattare e prevenire condizioni patologiche che esitano in bassi livelli di calcio.
Quando viene utilizzato?
Il calcitriolo è utilizzato nel trattamento e nella gestione di diverse condizioni legate al metabolismo minerale e osseo. Alcune delle principali condizioni per cui viene impiegato includono:
- ipocalcemia associata a ipoparatiroidismo o pseudoipoparatiroidismo. È una carenza o inefficacia dell’ormone paratiroideo nel mantenere normali livelli di calcio nel sangue
- iperparatiroidismo secondario a insufficienza renale cronica. In questo caso il cattivo funzionamento dei reni non consente l’attivazione della vitamina D
- ipofosfatemia X linked: malattia genetica che comporta un'aumentata perdita renale di fosfato con conseguente rischio di rachitismo
- rachitismo dovuto a carenza di vitamina D.
Dal momento che il calcitriolo ha un potente effetto sulla regolazione dei livelli di calcio, il suo uso deve essere attentamente monitorato per prevenire l'ipercalcemia, che può essere una condizione pericolosa.
Quali effetti collaterali può provocare?
Il calcitriolo, nonostante sia generalmente ben tollerato, come tutti i farmaci, può causare effetti collaterali in alcuni pazienti. Alcuni dei possibili effetti collaterali più comuni del calcitriolo sono:
Come assumere il calcitriolo?
L'assunzione di calcitriolo deve sempre seguire le istruzioni del medico. Il dosaggio e l'uso dipendono:
- dalla condizione che si sta trattando
- dai livelli di calcio
- dalla risposta del paziente al trattamento.
Il farmaco è disponibile in capsule. Esiste in commercio una formulazione topica (unguento) a base di calcitriolo che viene usato per il trattamento della psoriasi. Questa formulazione ha efficacia solo a livello della patologia cutanea.
Dosaggio
Il dosaggio viene individuato in base ai livelli iniziali di calcio nel sangue, alla condizione trattata e alla risposta al trattamento. Il medico prescrive periodicamente dei test di laboratorio per monitorare i livelli di calcio nel sangue e, talvolta, di:
- fosforo
- albumina
- ormone paratiroideo (PTH).
Questi test aiutano a prevenire l'ipercalcemia e altre possibili complicazioni.
Controindicazioni
Il calcitriolo può essere controindicato o richiedere una regolazione del dosaggio in certe circostanze, come:
- elevati livelli di calcio nel sangue.
- sovradosaggio di vitamina D
- reazione avversa al farmaco o a qualsiasi farmaco simile derivato dalla vitamina D
- condizioni in cui il bilanciamento del calcio è delicato. Ad esempio, in caso di: malassorbimento e malattia renale cronica.
Il calcitriolo potrebbe interagire negativamente con altri farmaci, quindi è fondamentale avvisare il medico che lo prescrive di tutti i farmaci e integratori che vengono utilizzati. Particolare attenzione deve essere riservata a:
- multivitaminici
- minerali
- farmaci per ridurre il colesterolo (sequestranti acidi biliari): orlistat, digossina
- antiepilettici
- antibiotici
- antivirali
- antimicotici
- diuretici.
Il calcitriolo può essere utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento. Sospendere il calcitriolo nel momento del riscontro della gravidanza, senza un consulto medico, può comportare conseguenze negative per la gestazione. Spesso infatti in gravidanza è necessario incrementare la dose di calcitriolo rispetto a quella precedentemente assunta. La terapia con calcitriolo in gravidanza e allattamento deve essere strettamente monitorata e supervisionata da uno specialista.