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I cheloidi: cause, sintomi e trattamenti

A cura di
Michele
Cardone

I cheloidi sono cicatrici estese che si sviluppano solitamente in seguito a traumi o interventi chirurgici.

Cosa sono i cheloidi?

I cheloidi rappresentano delle lesioni cutanee anomale che si sviluppano a seguito di un alterato processo di guarigione della pelle

Contrariamente alle cicatrici normali che tendono a ridursi nel tempo, i cheloidi si caratterizzano per una crescita eccessiva del tessuto cicatriziale che si estende oltre i confini della ferita originale con aspetto pseudo-tumorale. 

Questo fenomeno è dovuto a una proliferazione inusuale dei fibroblasti, le cellule responsabili della produzione di collagene, il quale conferisce al tessuto cicatriziale la sua consistenza. In altre parole, i cheloidi si sviluppano quando i normali meccanismi di controllo, che durante il processo di guarigione regolano con precisione la rigenerazione dei tessuti, non funzionano più correttamente.

Possono comparire in varie parti del corpo, ma sono particolarmente comuni nelle zone soggette a traumi, abrasioni o interventi chirurgici, come le orecchie, il tronco, e le spalle.
In alcuni casi possono essere spontanei e comparire senza un apparente evento scatenante.

Come si riconoscono i cheloidi?

I cheloidi i presentano come noduli di forma irregolare, spesso di colore rosso o rosa, che possono variare in dimensioni da pochi millimetri a diversi centimetri.

La superficie è tipicamente liscia, lucida e priva di peli e al tatto risultano duri e gommosi rispetto alla pelle circostante.

Possono causare prurito, soprattutto nelle fasi iniziali di sviluppo, ma raramente provocano dolore (possono essere dolenti se sottoposti a pressione o sfregamento).

Nei casi più estesi, possono limitare i movimenti della zona interessata, come nel caso dei cheloidi auricolari che interferiscono con il movimento dell'orecchio.

Perché si sviluppano i cheloidi?

La formazione dei cheloidi è il risultato di una serie di fattori che influenzano il processo di guarigione della pelle. Possono colpire chiunque, ma ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare queste lesioni cutanee anormali:

  • la predisposizione genetica: i cheloidi sembrano infatti essere più comuni in individui con una storia familiare di questa condizione
  • l'etnia, con una frequenza più elevata riscontrata nelle persone con carnagione più scura
  • l'età, poiché hanno una tendenza a comparire più spesso durante l'adolescenza e la giovane età adulta.
  • alterazioni del sistema immunitario, in quanto un'immunità compromessa può rendere il corpo incapace di controllare la crescita eccessiva del tessuto cicatriziale
  • squilibri ormonali
  • traumi o interventi chirurgici su specifiche regioni corporee maggiormente predisposte.

Un altro fattore di rischio significativo è rappresentato da traumi cutanei come ferite, tagli, ustioni o interventi chirurgici: particolarmente comune è la formazione di un cheloide dove aver fatto un piercing o un tatuaggio, soprattutto se eseguiti in aree del corpo più suscettibili, come l'orecchio o la zona del torace. 

Inoltre, condizioni della pelle come l'acne grave aumentano la probabilità di sviluppare cheloidi, poiché possono causare lesioni cutanee più estese e infiammazioni persistenti.

Cheloidi alle orecchie. Perché si formano?

I cheloidi alle orecchie sono escrescenze eccessive di tessuto cicatriziale che si sviluppano sul padiglione auricolare. Si verificano più frequentemente nei lobi delle orecchie, ma possono comparire anche in altre zone dell'orecchio.

Si formano principalmente a seguito di traumi, come piercing o tagli accidentali, ma possono anche derivare da condizioni infiammatorie croniche come l'acne del tronco. Le orecchie sono particolarmente suscettibili alla loro formazione a causa della costante esposizione e alla possibilità di traumi ripetuti. 

Come si eliminano i cheloidi?

La ricomparsa dei cheloidi è comune anche dopo la loro rimozione, pertanto è indispensabile adottare una combinazione di trattamenti per poterli eliminare definitivamente.

Le creme possono essere utili come trattamento coadiuvante, anche se da sole non sono sufficienti per eliminare i cheloidi in modo definitivo. Tra le creme più utilizzate troviamo:

  • creme a base di corticosteroidi: aiutano a ridurre l'infiammazione e la crescita del cheloide. Vengono applicati localmente sulla lesione, spesso per periodi prolungati.
  • Creme a base di silicone: aiutano ad appiattire e ammorbidire il cheloide, migliorando il suo aspetto estetico. Di solito si applicano due volte al giorno per almeno 6-12 mesi.
  • Creme a base di retinoidi: derivati della vitamina A, possono aiutare a ridurre la produzione di collagene e la crescita della lesione. Possono però causare irritazione cutanea e vanno quindi utilizzati con cautela.

Altri trattamenti includono la terapia laser, la crioterapia o medicazioni occlusive. È importante consultare un medico per determinare il trattamento più appropriato in base alla posizione del cheloide e alla sua gravità.

Quando smette di crescere un cheloide?

In generale, i cheloidi tendono a smettere di crescere entro uno o due anni dalla loro comparsa iniziale. In certi casi possono però continuare a crescere per un periodo più lungo o, come indicato in precedenza, addirittura ricomparire dopo essere stati rimossi.