Che cos'è l'ectasia aortica?
L’ectasia aortica rientra nelle patologie legate alla dilatazione dell’aorta. Meno grave dell’aneurisma, deve essere tuttavia monitorata con attenzione e regolarità poiché può tendere alla progressione.
L’ectasia aortica rientra nelle patologie legate alla dilatazione dell’aorta. Meno grave dell’aneurisma, deve essere tuttavia monitorata con attenzione e regolarità poiché può tendere alla progressione.
Con il termine ectasia si indica la dilatazione o espansione anormale di un condotto o struttura anatomica, come vasi sanguigni, bronchi o dotti all’interno di organi.
L’ectasia può verificarsi in diversi tessuti del corpo e in varie condizioni patologiche.
Parlando nello specifico di ectasia aortica si fa riferimento alla dilatazione dell’aorta, il principale vaso sanguigno che trasporta il sangue in uscita dal cuore verso il resto dell’albero vascolare arterioso, assicurando così ossigeno e nutrimenti ai vari organi e distretti dell’organismo.
L’aorta può dilatarsi in una o più parti del suo decorso, dalla radice aortica (la porzione più vicina al cuore) fino all’aorta addominale.
L’ectasia aortica può essere asintomatica e frequentemente lo è; in molti casi viene scoperta tramite esami eseguiti per altri scopi, come radiografia del torace o TAC. In altri casi e soprattutto nelle forme di dilatazione più grave o laddove insorgano delle complicanze possono insorgere sintomi, a volte aspecifici o sfumati, altre volte con presentazione e decorso rapido. Tra questi quelli più comunemente presenti sono:
Altri sintomi possibilmente associati possono essere difficoltà nella deglutizione o raucedine.
La differenza principale tra ectasia e aneurisma dell’aorta riguarda il grado di dilatazione.
Nell’ectasia aortica, la dilatazione del vaso non raggiunge le dimensioni di un aneurisma. La condizione può progredire e peggiorare nel tempo e pertanto è necessario una corretta diagnosi e un attento e periodico monitoraggio.
Si parla di aneurisma dell’aorta, nello specifico, quando il diametro dell'aorta è pari o superiore al 50% del normale. Bisogna sottolineare che il valore normale del diametro varia a seconda del tratto dell’aorta considerato.
Le principali cause/fattori di rischio dell’ectasia aortica sono:
Il trattamento dell’ectasia aortica prevede in primis l’individuazione e la cura dalla potenziale causa, laddove queste siano possibili.
L’abolizione del fumo di sigaretta, la stabilizzazione della pressione arteriosa, la riduzione dei livelli di colesterolo circolante e l’impostazione di una terapia anti-diabetica rallentano e prevengono la progressione della dilatazione.
A tale scopo è fondamentale sottolineare l’importanza della prevenzione cardiovascolare.
Effettuare regolari controlli degli esami ematochimici e sottoporsi periodicamente a visita cardiologica con ECG permettono di individuare/prevenire i fattori di rischio cardiovascolare e di impostare una strategia volta al trattamento degli stessi. Mettere a punto strategie personalizzate volte alla riduzione del rischio cardiovascolare aiuta a prevenire l’insorgenza di patologie potenzialmente molto gravi, quali infarto, ictus e, appunto, dilatazione/patologia dell’aorta.
Nei casi, più rari, di patologia infettiva si adotta il trattamento con farmaci mirati di tipo antimicrobico.
Nei casi di dilatazione più rilevante, secondo specifiche indicazioni messe a punto dagli esperti delle società scientifiche si procede ad intervento chirurgico.
La dilatazione dell’aorta diventa potenzialmente pericolosa quando il diametro del vaso raggiunge o supera il 50% del valore normale: si parla in tal caso di aneurisma dell’aorta.
In accordo con le attuali linee guida si procede ad intervento chirurgico quando il diametro raggiunge determinati valori e/o in presenza di alcune condizioni concomitanti (ad esempio sindrome di Marfan, bicuspidia aortica).
Il paziente con ectasia aortica o aneurisma aortico necessita pertanto di controlli periodici e regolari presso il medico curante e presso lo specialista, cardiologo e/o angiologo/chirurgo vascolare e/o cardiochirurgo. L’indirizzamento verso lo specialista dipende dalla localizzazione e dall’entità di ectasia/aneurisma e dalla presenza di sintomi, condizioni concomitanti e fattori di rischio. Il medico curante è figura indispensabile in tale orientamento.
In sede di visita specialistica è possibile stabilire inoltre la necessità di esami di approfondimento, in particolare ecocardiogramma color Doppler, ecografia dell’aorta addominale, TC torace e/o addome per una corretta diagnosi e per il monitoraggio della condizione.