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L'herpes genitale


L’herpes genitale è un’infezione a trasmissione sessuale legata al virus Herpes simplex che può anche non provocare particolari sintomi. Il corretto utilizzo del preservativo può ridurre il rischio di trasmissione, ma non offre una protezione completa

Cos’è l’herpes genitale?

L’herpes genitale rappresenta l’infezione ulcerativa a trasmissione sessuale più comune e a provocarlo è il virus Herpes simplex, che appartiene alla famiglia del virus che causa l’herpes labiale

A livello genitale colpisce sia gli uomini che le donne e in alcuni casi non manifesta alcun sintomo, motivo per cui la persona colpita non sa di essere contagiosa. 

Nello specifico, l’herpes gentiale è causato da:

  • virus Herpes simplex-1, che è responsabile soprattutto dell’herpes labiale, ma in alcuni casi anche di quello genitale
  • virus Herpes simplex-2, che invece è in modo prevalente responsabile dell’herpes genitale e di possibili infezioni neonatali che avvengono durante il parto

Entrambi rientrano tra le 8 tipologie di virus Herpes che infettano l’essere umano.

Perché si prende l’herpes genitale?

Come anticipato, l’herpes genitale è un virus a trasmissione sessuale e dunque si contrae attraverso il contatto con i fluidi corporei o con le vescicole del partner durante i rapporti sessuali, sia vaginali che orali e anali. Dal momento che il virus in molti casi non provoca particolari sintomi, il partner può essere del tutto inconsapevole di aver contratto l’herpes. 

Un sistema immunitario debole, determinato da situazioni di stress piuttosto che dal periodo di mestruazioni o da una malattia, è un fattore che contribuisce all’infezione.

Il corretto utilizzo del preservativo può ridurre il rischio di trasmissione: d’altra parte, questo dispositivo medico non copre tutte le aree che risultano interessate dalla presenza del virus Herpes e quindi non offre una protezione completa

Come si fa a capire se si ha l’herpes genitale?

Nella maggior parte dei casi, l’infezione primaria da Herpes non determina sintomi evidenti, tant’è che molte persone infette non sanno di esserne portatori. 

  • I primi veri sintomi che possono indicare un'infezione da herpes sono prurito e dolore e a distanza di 4-7 giorni dal contatto cominciano a svilupparsi le lesioni primarie genitali.
  • Sono delle vescicole per lo più rosse o bianche, che possono essere sia superficiali o più profonde. A volte possono anche sanguinare che tendono a guarire da sole in poche settimane.

Nelle donne queste lesioni si concentrano:

  • sulla vagina
  • su grandi e piccole labbra
  • nel clitoride
  • nel perineo
  • nella cervice uterina.

Quanto agli uomini, appaiono:

  • sul glande
  • sul prepuzio
  • sull’asta peniena.

Le vescicole possono interessare, sia per le donne che per gli uomini, la zona dell’ano e del retto. 

Il protrarsi dell’infezione può causare sintomi quali dolori muscolari, mal di testa, febbre, gonfiori dei linfonodi inguinali e una sensazione generale di malessere. Si possono inoltre determinare situazioni di:

Diagnosi dell’herpes genitale

La diagnosi dell’infezione da herpes genitale avviene con una visita presso un medico specialista, che è in grado di identificarla anche osservando solo le lesioni a livello genitale, ammesso che nel frattempo non siano scomparse. 

La diagnosi clinica però ha un valore predittivo piuttosto basso e quindi occorrono conferme da test laboratoriali come:

  • coltura e PCR
  • test sierologici.

Se sono presenti sul corpo, vengono condotti con un campioni di fluido raccolto dalla base di una vescica o di un’ulcera. Nei soggetti che non hanno lesioni, l’assenza del virus dall’esame citologico non esclude totalmente l’infezione dal virus Herpes simplex. 

Per questa ragione, il test della PCR (Polymerase Chain Reaction) è più diffuso perché più sensibile. 

La PCR infatti è una proteina rilasciata nel sangue in caso di infiammazioni e quindi viene considerata un marcatore affidabile per individuare un processo infiammatorio. 

I test sierologici consentono la ricerca nel sangue di anticorpi specifici sia per il virus Herpes simplex-1 che per il virus Herpes simplex-2. Chi ha contratto uno dei virus, infatti, continua a produrre anticorpi

  • La presenza nell’esame del sangue di anticorpi da Herpes simplex-2 è indice più probabilmente di un’infezione genitale.
  • La presenza di anticorpi da Herpes simplex-1 può invece indicare o un’infezione genitale o un’infezione labiale. 

Come trattare l’herpes genitale?

Il trattamento dell’herpes genitale può essere eseguito sia localmente che con terapie sistemiche antivirali

Il trattamento locale avviene con l’applicazione di creme apposite, che però si rivelano inutili per alcune zone come quelle vaginali o uterine. 

Non esiste però una cura definitiva per le infezioni da Herpes genitale e ciò è dovuto al fatto che il virus rimane latente all’interno dell’organismo umano. Una barriera è comunque rappresentata da farmaci antivirali come:

  • aciclovir
  • famciclovir
  • valaciclovir.

Se da una parte riducono la sintomatologia nelle infezioni primarie gravi, dall’altra non impediscono le infezioni recidive, la cui gravità e durata sono solamente ridotte da un trattamento antivirale, particolarmente raccomandato anche per i soggetti che manifestano un primo episodio di infezione a causa del virus Herpes simplex con sintomi lievi. 

L’obiettivo è quello di evitare che l’infezione si manifesti in modo più grave e più prolungato nel tempo. 

Una terapia quotidiana basata su farmaci virali riduce, ma non esclude del tutto, la probabilità di trasmissione dell’infezione al partner. 

Per le donne in gravidanza con infezione genitale primaria o recidiva l’antivirale può essere somministrato oralmente, ma in caso di infezione grave deve essere somministrato per via endovenosa.