Cos’è il tumore alle tonsille?
Il tumore alle tonsille rappresenta una neoplasia che rientra nella categoria dei tumori dell’orofaringe, la porzione di faringe che comprende la base della lingua, il palato molle, le tonsille e la regione posteriore del cavo orale. A loro volta i tumori orofaringei fanno parte dei tumori della testa e del collo.
Il tumore tonsillare colpisce per l’appunto le tonsille, le formazioni di tessuto linfatico situate nel punto di comunicazione tra bocca e faringe che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario, fungendo da barriera contro batteri e virus che penetrano nell’organismo attraverso la bocca e il naso.
Quali sono le cause del tumore alle tonsille?
L’insorgenza del tumore alle tonsille è associata principalmente ai seguenti fattori di rischio:
- consumo eccessivo di tabacco e alcol: l'uso cronico di tabacco è strettamente legato all'aumento del rischio di sviluppare tumori orofaringei, compresi quelli che interessano le tonsille. Anche l'abuso di alcol è un fattore di rischio significativo, specialmente quando combinato con il fumo di tabacco, poiché questi due elementi possono avere un effetto sinergico nel favorire la comparsa di lesioni neoplastiche
- infezioni da papillomavirus umano (HPV): alcuni studi hanno individuato una correlazione tra l’infezione da papilloma virus umano e lo sviluppo del tumore alle tonsille. Questo legame è stato messo in luce, in particolare, dall’aumento dei tumori orofaringei verificatosi, negli ultimi vent’anni, tra i giovani. In questa fascia anagrafica l’insorgenza di questo tipo di cancro non appare infatti legata al consumo di alcol e tabacco, ma, per l’appunto, all'infezione da HPV, trasmessa sessualmente, attraverso i rapporti orali
- condizioni di immunodeficienza: la presenza di un sistema immunitario compromesso, per esempio in soggetti affetti da HIV o sottoposti a trattamenti immunosoppressivi, può aumentare il rischio di sviluppare neoplasie tonsillari.
Altri fattori di rischio meno frequenti sono:
- il fumo di marijuana
- l'esposizione all'amianto
- mutazioni genetiche, come quelle del gene P53 e le mutazioni CDKN2A (p16)
- una dieta carente di frutta e verdura.
Tumore alle tonsille: tipologie
Come tutte le neoplasie, il tumore delle tonsille può essere benigno o maligno.
Tra le formazioni benigne rientrano i papillomi, causati dal papillomavirus umano (HPV). Il più comune è il papilloma squamoso tonsillare, che può comparire in forma asintomatica o provocare sintomi lievi.
I tumori maligni delle tonsille, invece, comprendono il carcinoma e il linfoma, che possono essere potenzialmente pericolosi e richiedono un trattamento più aggressivo:
- il carcinoma tonsillare spesso si associa a fattori di rischio come il fumo e il consumo di alcol. La variante più diffusa è il carcinoma squamoso
- il linfoma tonsillare origina dal tessuto linfatico e può presentarsi con sintomi sistemici come febbre e perdita di peso, ingrossamento tonsillare e dolore.
Come capire se si ha un tumore alle tonsille?
Il tumore alle tonsille può essere subdolo nelle fasi iniziali, poiché può essere asintomatico o insorgere con sintomi lievi o facilmente confondibili con altre condizioni più comuni come infezioni della gola.
Uno dei sintomi più comuni è un mal di gola persistente, che non migliora con i trattamenti convenzionali. Un'altra possibile manifestazione è la difficoltà a deglutire (disfagia), spesso accompagnata da una sensazione di corpo estraneo o da un dolore che può irradiarsi all'orecchio.
L'ingrossamento dei linfonodi nel collo è un altro segnale importante. Ulteriori sintomi includono perdita di peso inspiegabile e, nei casi più avanzati, emorragie dalla gola, che richiedono un intervento medico immediato.
Poiché questi sintomi sono comuni a molte altre malattie, è fondamentale consultare un medico per ottenere una diagnosi accurata tramite esami specialistici, soprattutto se i sintomi persistono o peggiorano nel tempo.
Diagnosi
Per diagnosticare un tumore delle tonsille, è necessaria una visita specialistica otorinolaringoiatrica. Durante la visita, oltre a un esame obiettivo del collo, vengono eseguiti esami approfonditi come la laringoscopia, che consente al medico di esaminare la faringe e la laringe. Attraverso l’utilizzo di un laringoscopio a fibre ottiche, uno strumento dotato di una luce, si indaga la presenza di eventuali ulcerazioni o masse presenti a carico delle tonsille.
Viene inoltre eseguita una biopsia delle tonsille, vale a dire il prelievo di un campione di tessuto da sottoporre ad analisi microscopica, essenziale per determinare la natura della massa presente.
Esami di imaging, come la tomografia assiale computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica (RM), sono utili invece per valutare il grado di estensione del tumore.
Tumore alle tonsille: trattamento
L'approccio terapeutico per il tumore alle tonsille varia in base alla natura, benigna o maligna, e all'estensione della neoplasia. Le opzioni di cura comprendono:
- chirurgia: l'asportazione chirurgica delle neoformazioni tonsillari benigne, ma potenzialmente cancerogene, è il trattamento di elezione per i tumori come il papilloma squamoso tonsillare. Questo intervento può essere esteso e comprendere la tonsillectomia nelle prime fasi dei tumori maligni per eliminare completamente il tessuto affetto. Nei casi più avanzati, potrebbe essere necessario rimuovere anche i tessuti circostanti per assicurare una completa eradicazione del tumore
- radioterapia e chemioterapia: questi trattamenti sono frequentemente utilizzati in combinazione con la chirurgia, specialmente per i tumori maligni. La radioterapia utilizza radiazioni per distruggere le cellule tumorali, mentre la chemioterapia impiega farmaci specifici per combattere il cancro. Queste modalità possono essere particolarmente efficaci nel trattamento di tumori avanzati come il linfoma tonsillare, poiché permettono di ridurre la massa tumorale e controllare la malattia
- terapie mirate: in alcuni casi specifici, come i tumori associati al papillomavirus umano (HPV), possono essere impiegate terapie mirate che agiscono direttamente sulle cellule tumorali, minimizzando gli effetti collaterali sui tessuti sani.