Cos’è l’infezione da Proteus
La parola Proteus indica un genere di batteri gram negativi piuttosto comuni nel tratto gastrointestinale di molti animali, incluso l’Homo sapiens, ovvero noi.
Da un punto di vista patologico sono tre i batteri del genere Proteus che sono rilevanti:
- P. penneri
- P. mirabilis
- P. vulgaris
Proteus mirabilis è il batterio responsabile del 90% delle infezioni ascrivibili a questo genere di batteri.
Il fatto che i batteri siano già presenti nel corpo umano e che siano commensali, non implica che non possano avere però un’azione patogena. Questo normalmente succede quando essi si trovano fuori dal loro ambiente naturale perché sono riusciti a superare barriere (chimiche, fisiche, immunitarie) che non avrebbero dovuto superare.
Le infezioni da Proteus sono normalmente infezioni di parte delle vie urinarie, il medico di riferimento è pertanto l’urologo.
Come si contrae l’infezione da Proteus
La trasmissione delle infezioni tramite Proteus è in larga parte di tipo nosocomiale, viene altresì contratta molto spesso in strutture sanitarie per il contatto con materiali e strumenti non adeguatamente sterilizzati, come ad esempio cateteri. Può accadere, più di rado, che l’infezione sia trasmessa per via parenterale, cioè tramite iniezioni.
Da un punto di vista epidemiologico, i soggetti più colpiti sono donne, anziani e persone che abbiano sostenuto cicli di antibiotici prolungati e che pertanto si trovino in condizione di avere le difese immunitarie parzialmente compromesse.
Infezione da Proteus, sintomi e segni
I tipi di infezione in cui si può incorrere con la mediazione dei batteri del genere Proteus sono le seguenti:
In caso di particolare sensibilità individuale, alcuni pazienti possono sviluppare complicanze, come batteriemia e setticemia.
La sintomatologia di queste infezioni è piuttosto varia e comprende segni locali, cioè alle vie urinarie e complicazioni in altre aree del corpo.
Tra i principali sintomi abbiamo:
- formazione di calcoli a reni e vescica
- alcalinizzazione delle urine
- insufficienza renale (nei casi di infezione prolungata)
- pollachiuria, o aumento della frequenza della minzione
- ematuria, cioè presenza di sangue nelle urine
- piuria, cioè presenza di pus nelle urine
- stranguria, cioè minzione dolorosa
- oliguria, cioè produzione ridotta di urina, per possibili ostruzioni delle vie urinarie
- urine scure perché concentrate o torbide
- febbre
- brividi
- nausea e vomito.
L’infezione da Proteus è stata responsabile di decessi in casi estremamente rari.
Come si diagnostica l’infezione da Proteus
La diagnosi è normalmente effettuata in tre passaggi.
Il primo passaggio è la raccolta dei dati anamnestici da parte dell’urologo. Il paziente riferisce al medico i sintomi e i segni che l’hanno portato a richiedere un consulto. Il medico passa all’esame obiettivo del paziente, che però, data la sintomatologia indicata sopra in caso infezione, non permette di escludere altre infezioni.
La diagnosi definitiva avviene tramite l’urinocoltura o la spermiocoltura.
Poiché l’infezione viene contratta in caso di ricovero prolungato in ospedale o case di cura, l’infezione può venire individuata anche casualmente per un controllo di routine che può venire fatto a pazienti che presentino fattori di rischio, come per esempio:
- quando ci siano calcoli anche cronici o recidivanti che potrebbero indicare la presenza di un’infezione cronica
- in caso di utilizzo di strumentazioni uretrali, come i cateteri
- in caso di infezioni dell’apparato urinario femminile ricorrenti.
Cure e trattamenti
Il principale trattamento, dal momento che si tratta di infezione batterica, è quello antibiotico.
Tuttavia si sta osservando una crescente resistenza di molti ceppi batterici agli antibiotici, pertanto se l’infezione non risponde alle normali cure, è necessario procedere con farmaci più aggressivi, che possono anche avere maggiori effetti collaterali.
Quanto sopra sono solo indicazioni generali e non sostituiscono il parere di un esperto. In caso di malessere, rimane consigliabile rivolgersi al proprio medico che sarà in grado in base alle necessità dell’individuo di prescrivere la cura e adattarla successivamente.