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Urinocoltura, perché e quando è opportuno fare il test


L’urinocoltura è un test microbiologico che viene effettuato su un campione di urina e serve
per verificare o meno la presenza di batteri e quindi di infezioni.

Perché fare il test dell’urinocoltura?

È necessario fare questo test per diagnosticare possibili infezioni dell’apparato genitale o delle vie urinarie (IVU) quindi a livello dell’uretra, vescica urinaria, reni o pelvi renale. Il test serve quindi per individuare il motivo dell’infezione ed eventualmente seguire un trattamento farmacologico.

Quando fare il test dell’urinocoltura?

L’urinocoltura viene prescritta quando il paziente mostra i sintomi di una infezione urinaria, tra i quali:

Oppure il test viene effettuato dopo che sono stati rilevati leucociti o batteri durante l’esame chimico-fisico e microscopico delle urine. Anche durante la gravidanza è opportuno che la donna effettui regolarmente questo test, in modo da identificare eventuali infezioni asintomatiche da curare farmacologicamente.

Campione richiesto per l’urinocoltura?

Sono necessari tra i 20 e i 30 millilitri di urina. È necessario scartare il primo e l'ultimo getto di urina e raccogliere il getto intermedio in un contenitore sterile, dopo aver effettuato l’opportuna pulizia della zona genitale.

Preparazione

Prima di effettuare il test è necessaria una preparazione da parte del paziente.

Per il paziente che andrà a effettuare il test sarà necessaria una particolare attenzione per l’igiene delle mani, dei genitali esterni e dell’uretra. È fondamentale quindi, per chi si sottoporrà a questo test, un lavaggio con acqua e sapone, andando poi ad asciugarsi con grande scrupolosità prima della raccolta del campione.

Per chi sta seguendo o ha da poco terminato un ciclo antibiotico, è necessario avvisare il medico richiedente.

Per le donne fertili, il test può essere effettuato dopo 3 o 4 giorni il termine delle mestruazioni.

Serve il digiuno?

No, il digiuno non è necessario.

È opportuno fare l’urinocoltura di prima mattina?

, è opportuno effettuare questo test di prima mattina.

In cosa consiste il test dell’urinocoltura?

Il test dell’urinocoltura consiste nella raccolta dell’urina che è un liquido prodotto dai reni che è costituito da acqua, sali minerali, rarissimi leucociti e sostanze organiche. 

Grazie a questo test si possono rilevare eventuali infezioni che a loro volta si dividono in quelle che riguardano le basse vie urinarie dove vengono coinvolti organi come la vescica e l’uretra, e quelle che riguardano le alte vie urinarie e quindi reni e ureteri.

Sono infezioni comuni e la maggior parte di queste facilmente trattabili. 

Cosa sappiamo con questo esame?

Questo esame viene effettuato per individuare possibili infezioni urinarie e identificare quindi batteri o lieviti che ne causano la comparsa. Qualora questo test dovesse risultare positivo, è necessario effettuare l’esame di sensibilità agli antibiotici, in modo da identificare quelli più opportuni per curare l’infezione in atto.

Quando viene prescritto il test dell’urinocoltura?

Questo test viene prescritto in seguito alla presenza di importanti sintomi, segno di un’infezione delle vie urinarie. In alternativa può essere effettuato dopo l’esame chimico-fisico e microscopico delle urine, capace di rilevare batteri e leucociti.

Il test dell’urinocoltura viene prescritto per differenti motivi, tra questi:

  • Nei bambini piccoli e nei neonati, con febbre superiore ai 38° e senza che si debba avere la presenza di sintomi specifici
  • Nelle donne in gravidanza per effettuare lo screening della batteriuria asintomatica
  • Nei bambini che presentano reflusso vescico-uretrale
  • Nel caso in cui si abbiano infezioni ricorrenti 

I sintomi che possono rappresentare una spia di eventuali infezioni delle vie urinarie, sono:

  • Stimolo persistente e frequente di urinare (anche quando lo si è appena fatto o la vescica è vuota)
  • Sensazione di bruciore e dolore durante la minzione
  • Urina diversa da solito e che si presenta torbida e maleodorante
  • Eventuale febbre
  • Pressione al basso ventre
  • Presenza di piccole tracce di sangue nell’urina

Qualora questa infezione dovesse propagarsi ai reni, il paziente potrebbe percepire alcuni sintomi come dolore ai fianchi, brividi, nausea e febbre alta.

Utile da sapere

Se il paziente presenta frequentemente infezioni alle vie urinarie, è necessario che il medico scelga in maniera opportuna la terapia farmacologica a cui sottoporlo.