Cenni sulle funzioni del potassio
Il potassio è un minerale essenziale per il corretto svolgimento di alcuni processi fondamentali nel funzionamento del corpo.
Tra le varie funzioni che il potassio ha c’è quella di regolare la pressione osmotica cellulare, ovvero la pressione tra il liquido all'interno delle cellule e l'ambiente esterno con cui le cellule scambiano nutrienti.
Il potassio contribuisce inoltre al mantenimento del ritmo cardiaco, al mantenimento del pH, cioè dell’equilibrio tra acido e basico nell’ambiente cellulare e al mantenimento della conduzione degli impulsi elettrici nei muscoli. Quest’ultimo meccanismo serve per regolare i meccanismi di contrazione e rilassamento muscolare
Infine, il potassio facilita alcune fasi del metabolismo cellulare, gestendo i processi di utilizzo e smaltimento delle sostanze nutritive e in eccesso e contrasta parzialmente gli effetti del sodio aiutando a mantenere la pressione sanguigna a livelli normali.
Come per altri sali minerali e vitamine, il corpo umano non è in grado di sintetizzare il potassio, che deve essere assunto attraverso l'alimentazione e si trova in quantità variabili in molti alimenti.
Le principali fonti alimentari ricche di potassio includono:
- tè e caffè,
- vari legumi, come fagioli, fagiolini, piselli e ceci,
- frutta secca ed essiccata, come mandorle, pistacchi e albicocche secche,
- pesce azzurro, come sardine e acciughe,
- carne di pollo
Che cos'è l’ipokaliemia
Si definisce ipokaliemia una condizione in cui il paziente presenta dei livelli di potassio nel sangue che sono inferiori alla norma.
La norma è fissata nel in una forbice di valori compresa tra 3,5 e 5,4 mEq/l, pur con qualche piccola variazione dipendente dal laboratorio di analisi. Un quantità di potassio inferiore a 3 mEq/l è per definizione ipokaliemia (la condizione inversa è invece detta iperkaliemia).
Bassi livelli di potassio sono spia di diverse condizioni.
Condizione |
Valori di potassio nel sangue (mEq/l) |
Descrizione |
Ipokaliemia |
Inferiore a 3 mEq/l |
Condizione in cui i livelli di potassio nel sangue sono troppo bassi, inferiori ai valori normali (3,5 - 5,4 mEq/l). |
Iperkaliemia |
Superiore a 5,4 mEq/l |
Condizione opposta all'ipokaliemia, in cui i livelli di potassio nel sangue superano i valori normali. |
Ipokaliemia, cause possibili
Le cause della condizione possono essere differenti, ma essenzialmente la carenza di potassio può essere causata da:
- assunzione insufficiente, a causa di disturbi del comportamento alimentare (DCA, come l’anoressia) o per stile di vita non corretto
- il minerale viene eliminato dal sistema in modo eccessivo, con diarrea, vomito, ipersudorazione o eccessiva escrezione renale (per diuresi anormale o malfunzionamento dei reni)
- il potassio si sposta dal flusso ematico alle cellule
Nel primo caso, quello del ridotto apporto alimentare, in linea teorica, l’ipokaliemia è modificabile con un adattamento del regime alimentare.
Il secondo e il terzo invece sono spia di varie possibili patologie o condizioni. Tra le principali ricordiamo:
- uso di farmaci lassativi o diuretici
- problemi ai reni, che comportano un malfunzionamento degli stessi con conseguente perdite renali di potassio, per esempio la pielonefrite e la sindrome nefrosica
- alcune sindromi, come la sindrome di Liddle, la sindrome di Fanconi, la sindrome di Bartter, la sindrome di Cushing, la sindrome di Conn, sindrome di Gitelman
- terapie insuliniche per pazienti con diabete
- ipertiroidismo
- alcolismo
- bassi livelli di magnesio nel sangue (ipomagnesemia)
- tumori del tratto gastro-enterico
Ipokaliemia, sintomi e segni
L'ipokaliemia può causare una sintomatologia abbastanza varia. Tra i principali segni che i livelli del minerale nel sangue sono insufficienti ci sono:
- astenia o stanchezza anomala
- debolezza muscolare generale con crampi
- problemi cardiaci (nei casi gravi) con aritmie e possibili arresti
- problemi di respirazione (dispnea)
- stati confusionali (nei casi gravi)
- nausea e vomito
- iperglicemia
Come si diagnostica e cura l’ipokaliemia
La diagnosi avviene tramite esami che vengono prescritti dal medico a seguito di anamnesi ed esame obiettivo, durante i quali si riscontri una sintomatologia compatibile con livelli di potassio inferiori alla norma.
Gli esami necessari per stabilire un’eventuale perdita di potassio sono:
La terapia si basa sulla causa prima, che va individuata e poi curata, se possibile. In ogni caso durante la terapia, viene di solito prevista una fase di integrazione di potassio per via orale o per via endovenosa.