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La perdita dei capelli


La perdita o caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico, normale, quando limitato a pochi periodi dell’anno. Ma un eccesso può essere la spia di qualcosa che non funziona nel nostro corpo.

Quando la perdita di capelli è fisiologica?

Nell’arco di tempo compreso tra aprile-maggio e settembre-novembre accade quella che viene definita caduta stagionale dei capelli. Non se ne conoscono ancora le cause, ma sono state avanzate tre ipotesi:

  • Ereditarietà genetica, legata al processo stagionale di muta del pelo. Fatto, questo, caratteristico dei mammiferi
  • Variazione del rapporto tra ore di luce e ore di buio, con relativo cambio dell’equilibrio ormonale
  • Avvenimenti e fatti legati allo stress invernale, oppure alla ripresa delle attività, a settembre, in seguito alla pausa estiva.

Quando bisogna preoccuparsi per la caduta dei capelli?

È stato studiato come una perdita fisiologica di capelli si assesti intorno ai 100 capelli al giorno, un numero questo che rientra nel normale ciclo vitale. Pochi capelli, rimasti sul pettine o sul cuscino, non devono in alcun modo destare preoccupazione. Ma quando nel pettine si trovano vere e proprie ciocche di capelli, allora forse è il caso di correre ai ripari, perché rappresentano un indicatore dello stato di salute del corpo.

Per indicare delle stime, la calvizie femminile (alopecia androgenetica) interessa intorno al 40% delle donne di tutto il mondo. In Italia, poi, circa il 13% della popolazione femminile ne soffre. Tradotto in numeri, si parla di 4 milioni di donne.

Perdita dei capelli, quali possono essere le cause?

La caduta dei capelli può accadere per diverse ragioni:

  • Tinte e calore. I capelli, quando sono sottoposti continuamente al calore di phon o piastra, o quando subiscono decolorazione o tinte particolarmente aggressive, possono cadere con maggiore frequenza e facilità
  • Dieta. Quando non si tratta di una alimentazione consapevole, le diete sbilanciate o troppo rigide influiscono sulla buona salute del capello. Sono due gli aminoacidi essenziali che costituiscono prevalentemente i capelli: cisteina e lisina. L’aggettivo “essenziali” indica l’incapacità del nostro organismo di sintetizzare questi due aminoacidi, che devono essere introdotti nella dieta
  • Una carenza di proteine, determinata dallo scarso consumo di carne, legumi e pesce, può contribuire all’indebolimento dei capelli, che risultano più sottili e fragili
  • Minerali e oligoelementi se carenti, perché importanti per la salute dei capelli. Elementi sempre presenti in una dieta ricca di frutta e verdura. Questi alimenti contengono antiossidanti naturali a contrasto degli effetti negativi dei radicali liberi
  • Farmaci. A partire dai chemioterapici, che causano una perdita totale di peli e capelli. Questi effetti collaterali sono in ogni caso temporanei e limitati alla durata della terapia. Ci sono altri farmaci che possono determinare questo sgradevole effetto collaterale: anticoagulanti, antidepressivi, i beta-bloccanti (usati per la cura dell'ipertensione) oltre ai farmaci a base di vitamina A
  • Cause endocrinologiche quali ipo o ipertiroidismo, pre oppure post menopausa, o quando ci si trova in postpartum
  • Stress fisici (malattia sistemica, anemia, chirurgia) e psicologici possono favorire un aumento della caduta.

Esistono cause genetiche per la calvizie?

L’alopecia androgenetica, cui si accennava in apertura, può essere associata alla perdita di capelli. Si tratta di una condizione determinata dalla predisposizione genetica e dall’azione degli androgeni (gli ormoni che sono prodotti dalle ghiandole surrenali e dalle ghiandole sessuali) a carico dei follicoli piliferi del cuoio capelluto.

Le modalità della caduta possono variare. Si parla di:

  • diradamento temporale bilaterale
  • sfoltimento frontale o del vertice
  • corona ippocratica, che corrisponde alla perdita di tutti i capelli, esclusi quelli sui margini temporale e occipitale.

Negli uomini, poi, accade un arretramento del margine anteriore, che a sua volta può determinare la comparsa di una chiazza alopecica sul vertice. Nelle donne si verifica un progressivo diradamento sul vertice.

Nella maggior parte dei casi, i pazienti presentano un diradamento graduale dei capelli. Senza dimenticare i casi di alopecia areata.

Quando è necessario rivolgersi a uno specialista?

Se non ci sono motivi fisiologici che giustifichino una perdita di capelli consistente è sempre meglio avere un parere dal proprio medico curante. Spesso i capelli cadono a causa di carenze nutrizionali (elementi quali ferro, zinco, biotina, acidi grassi essenziali), oppure possono cadere per via di una malattia sistemica come, per fare un esempio, il malfunzionamento della tiroide.

Se lo screening del proprio medico di base non rileva alterazioni di valori degli esami del sangue, la causa potrebbe essere determinata da una patologia del cuoio capelluto o, più in generale, della pelle. La dermatite seborroica non è, ad esempio, causa diretta della perdita dei capelli, ma il prurito sul cuoio capelluto, e il conseguente e continuo grattamento da parte del paziente incauto, sono dei fattori di trauma e caduta. Inoltre, la stessa dermatite seborroica può causare l'alopecia della barba.

Rivolgersi ad uno specialista dermatologo è quindi fortemente consigliabile.