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La disfunzione erettile: cause, diagnosi e cura


La disfunzione erettile è un disturbo che consiste nella incapacità costante di raggiungere e di mantenere un'erezione sufficiente. Come si diagnostica e quali sono i rimedi?

Disfunzione erettile, cos'è?

Si definisce disfunzione erettile l’incapacità costante di ottenere l’erezione, in seguito ad eccitazione sessuale, e di mantenerla al fine di avere un rapporto sessuale soddisfacente. Il ciclo della risposta sessuale, si specifica, è costituito da:

Negli uomini che soffrono di disfunzione erettile, questo ciclo non termina compiutamente. È stato stimato come in Italia a soffrire di questa disfunzione, con deficit moderato o severo, siano circa 3 milioni di uomini.

Come ci si accorge della disfunzione erettile?

Il sintomo principale della disfunzione erettile possono essere riassunti in due punti: 

  • difficoltà ad ottenere un’erezione
  • difficoltà a mantenere un’erezione

Quando le cause della disfunzione erettile sono organiche, è possibile che il soggetto sperimenti una diminuzione nella frequenza delle erezioni spontanee mattutine.

È inoltre possibile che si manifesti comorbidità con altre problematiche relative alla sfera sessuale:

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Le cause della disfunzione erettile possono essere molteplici, e sono distinte in:

Fattori di rischio della disfunzione erettile

Il deficit erettile può essere in correlazione a diversi fattori di rischio, tra i quali ci sono:

Come si svolge la diagnosi?

La diagnosi si basa primariamente su una anamnesi medica e sessuologica, sia del paziente che della coppia. Segue poi l’esame obiettivo, per verificare la possibile presenza di anomalie. Dopo avere raccolto queste informazioni, si valuta la possibilità di ulteriori accertamenti diagnostici quali:

  • esami di laboratorio volti a stabilire il profilo ormonale e lipidico, la funzionalità epatica e renale, i valori PSA 
  • monitoraggio delle erezioni spontanee, ovvero tumefazione peniena notturna
  • ulteriori visite specialistiche in ambito cardiologico, neurologico o endocrinologico
  • ecocolordoppler dinamico penieno per la valutazione dei flussi arteriosi presenti all'interno del pene durante la fase di erezione
  • cavernosometria dinamica e arteriografia selettiva delle arterie peniene. Questi esami radiologici, più approfonditi e invasivi, permettono di localizzare disturbi ai vasi sanguigni presenti nei corpi cavernosi.

A quale età l’uomo comincia ad avere problemi di erezione?

Uno dei fattori di rischio nel deficit erettile è dato da calo del desiderio sessuale. Con il passare degli anni è piuttosto naturale che alcuni uomini abbiano una erezione meno stabile e non particolarmente rigida.

È dai 50 anni in su che l’uomo può incontrare difficoltà erettili, mentre gli uomini che hanno superato i 70 anni possono avere un ulteriore calo. Non va dimenticato il livello del testosterone, l’ormone sessuale maschile, che tende a calare durante la vecchiaia.

Come capire se la disfunzione erettile è psicologica?

Nei casi in cui sono state escluse ragioni di tipo organico, vanno considerati i problemi psicologici come possibile origine. 

Questioni legate all’impotenza possono essere determinate da un disagio psicologico che interessa l’aspetto sessuale all’interno della coppia, ad esempio, ma anche individuale. Come nel caso di periodi di stress legati a questioni di ordine affettivo o lavorativo, che comunque peggiorano la qualità della vita dell’uomo e della coppia. Non va poi dimenticata l’ansia da prestazione, che può comportare delle difficoltà ad avere erezioni. 

Soluzioni terapeutiche

Il trattamento della disfunzione erettile dipende dalla causa. L’approccio farmacologico prevede l’assunzione di inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE5I), il cui dosaggio va calibrato in base ad ogni singolo paziente. La somministrazione può essere cronica oppure a richiesta.

Se il paziente ha avuto interventi chirurgici pelvici o trattamenti per tumore alla prostata, è possibile che sia prescritta una terapia farmacologica a base di prostaglandine. Il farmaco va iniettato all’interno del pene, con l’obiettivo di ottenere una erezione farmacologica.

A seconda delle cause che hanno determinato la disfunzione erettile, è possibile che l’andrologo suggerisca:

  • terapie di tipo endocrinologico per i pazienti con squilibri ormonali
  • percorsi di psicoterapia (suggerito sia nei casi di derivazione psicologica, sia per la gestione del problema con causa organica) 
  • consultazione di un cardiologo per i pazienti a elevato rischio cardiovascolare.

Per il trattamento dei casi più gravi, resistenti alle terapie farmacologiche, potrebbe essere suggerito l’impianto di una protesi peniena. Si tratta di un sistema idraulico che può essere azionato dal paziente per ottenere una erezione meccanica.