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Lipotimia, cos'è e come curarla

A cura di
Bruno
Andreuzzi

La lipotimia è una sensazione di improvvisa debolezza che non causa una completa perdita di coscienza. Spesso di breve durata, presenta sintomi premonitori.

Cos’è la lipotimia?

La lipotimia, più correttamente definita pre-sincope, è una condizione caratterizzata da una sensazione di imminente perdita di coscienza e di debolezza estrema. A differenza della sincope, in cui si verifica una vera e propria perdita di coscienza, la lipotimia non comporta il completo svenimento, ma può comunque spaventare chi  ne è soggetto.

Gli episodi di lipotimia hanno solitamente breve durata e possono essere isolati o ricorrenti (facendo sospettare, in questo caso, una condizione sottostante che necessita di attenzione medica).

Se non patologica, questa condizione è particolarmente comune in ambienti caldi o affollati, durante periodi di stress intenso o a seguito di prolungati periodi di immobilità.

La lipotimia non comporta solo un problema fisico, ma può avere anche un impatto psicologico significativo, causando ansia e preoccupazione riguardo alla possibilità di futuri episodi. Per questo motivo è fondamentale individuare la causa scatenante e procedere con il giusto trattamento per poter migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.

A cosa è dovuta la lipotimia?

La lipotimia è causata da una riduzione temporanea del flusso sanguigno al cervello, dovuta ad una riduzione della pressione arteriosa che può essere sistemica (cioè di tutto l’ organismo), oppure locale (limitata alla circolazione cerebrale). 

Va distinta da altre cause di “obnubilamento del sensorio” cioè di sensazione di perdita di coscienza, di tipo neurologico, traumatico, tossico, “metabolico” (ad es. la "crisi ipoglicemica” nel diabete). In questo caso non è appropriato parlare di lipotimia o presincope. 

Il calo pressorio improvviso può derivare da varie cause, fra cui quelle cardiache, circolatorie o miste.

Tra le cardiache troviamo: 

  • un infarto miocardico che indebolisce il muscolo cardiaco che non può pompare alla giusta pressione
  • un'aritmia, cioè una irregolarità del battito cardiaco, che può essere troppo veloce (non permettendo al cuore di riempirsi adeguatamente di sangue da pompare) o troppo lento (nel qual caso il cuore non riesce fornire un flusso continuo di sangue a pressione adeguata) 
  • una malattia delle valvole, che possono essere ristrette (non permettendo di far passare una adeguata quantità di sangue) oppure “insufficienti” (nel qual caso fanno refluire il sangue indietro, riducendo quello che può essere pompato in avanti)

Tra le circolatorie in senso lato:

  • una forte emorragia od una marcata disidratazione, che riducono la quantità di sangue che circola
  • una dilatazione dei vasi sanguigni: ad esempio per un caldo eccessivo, per una infezione, per un eccesso di farmaci per la pressione alta, per una malattia neurologica che altera la regolazione delle dimensioni dei vasi sanguigni (come ad esempio nel Parkinson); caso particolare può essere il malore quando ci si ferma bruscamente dopo una corsa, in cui i vasi sanguigni sono dilatati per l’ esercizio, ma fermandosi i muscoli non contribuiscono più a far progredire il sangue dalle vene delle gambe.

Tra le cause miste:

  • la “crisi vagale” che interviene in caso di forte spavento o paura o forte dolore (in questo caso di ha sia una diminuzione del battito cardiaco che una vasodilatazione).
  • la "ipersensibilità del seno carotideo”, situato nel collo e che regola battito cardiaco e grado di dilatazione dei vasi sanguigni: qualora venga compresso (ad esempio facendosi la barba o per una camicia a collo stretto od una cravatta stretta) negli individui predisposti porta ad un veloce calo di pressione

Per quanto riguarda le cause locali, una tipica è l’ artrosi cervicale, che riduce lo spazio di passaggio dei vasi sanguigni che irrorano il cervello: con i movimenti del capo tali vasi vengono compressi e così si riduce l’ irrorazione del cervello.

Sintomi della lipotimia

La lipotimia è spesso accompagnata da sintomi premonitori, chiamati prodromi, che compaiono gradualmente, permettendo al soggetto di riconoscere un imminente episodio e di prendere misure preventive come sdraiarsi a terra per evitare la caduta.

Tra i sintomi più comuni si riscontrano una sensazione di debolezza (soprattutto agli arti inferiori) e instabilità (cedimento delle gambe), accompagnata da vertigini e una visione offuscata. Possono inoltre presentarsi sudorazione fredda, pallore cutaneo, nausea e una sensazione di calore o freddo improvviso.

Molte persone riferiscono anche una sensazione di "testa vuota" o di stordimento, che può essere accompagnata da mal di testa, tinniti (fischi nelle orecchie)  palpitazioni e una percezione del battito cardiaco irregolare o accelerato, talora anche respirazione affannosa.

In questi casi è importante intervenire rapidamente mettendo il soggetto in posizione supina con le gambe sollevate: in questo modo si favorisce il flusso sanguigno al cervello e di regola si risolve la situazione.

E’ importante, in questo caso, aspettare la piena risoluzione dei disturbi, per rialzarsi gradualmente, per lenti passi successivi: abbassando dapprima le gambe, poi provando a sedersi con le gambe dritte, poi abbassando le gambe, pronti a ritornare alla posizione precedente, in caso di ripresa dei disturbi).

Cosa fare in caso di lipotimia?

La posizione migliore, come indicato in precedenza, è quella supina, con le gambe sollevate rispetto al livello del cuore affinché il sangue scorra nuovamente al cervello.

Se ci si trova in un luogo affollato o caldo, bisogna farsi trasportare  in  un luogo all’ombra. 
Bere acqua può essere utile per ristabilire l’idratazione, soprattutto se l’episodio è legato a calore eccessivo o disidratazione.

Qualora la lipotimia sia causata da ansia o stress, tecniche di respirazione profonda possono aiutare la persona colpita a calmarsi, così come lo sdraiarsi senza fare movimenti bruschi.

Dopo un episodio lipotimico è importante concedersi del tempo per recuperare completamente le forze prima di tornare alle normali attività. 

È poi sempre consigliabile parlarne con un medico per individuare e trattare le cause sottostanti.  Può essere indicato l’ accesso al pronto soccorso, soprattutto se l’episodio è stato particolarmente prolungato o intenso.

Diagnosi e trattamenti della lipotimia

La diagnosi di lipotimia si basa principalmente sull’anamnesi del paziente e sull’esclusione di altre patologie che potrebbero causare sintomi simili. Attraverso una prima visita medica si raccolgono informazioni inerenti la storia clinica, si indaga sulla frequenza e sulle circostanze degli episodi lipotimici e sugli eventuali sintomi e fattori scatenanti.

Successivamente vengono eseguiti esami fisici e diagnostici per escludere condizioni più gravi. Gli esami del sangue e l’elettrocardiogramma (ECG) sono sempre da fare, per escludere patologie sottostanti.

Può anche essere indicato fare anche un ecocardiogramma ed un ECG-Holter.  

In base ai risultati di questi test, andranno poi fatti esami per escludere cause diverse dalla lipotimia alla base dell’obnubilamento sensoriale: spesso, ad esempio, una valutazione neurologica. 

La cura della lipotimia dipende dalla causa sottostante. Se l’episodio è legato a una condizione specifica, il trattamento sarà mirato a risolvere quella patologia.

Per le lipotimie causate da fattori come stress, disidratazione o stanchezza, possono essere sufficienti modifiche dello stile di vita. Queste includono:

  • mantenere una buona idratazione
  • correggere eventuali carenze di sali nel sangue (sulla base degli esami di laboratorio)
  • gestire lo stress anche con l’aiuto eventuale di uno psicoterapeuta 
  • utilizzare, in alcuni casi, farmaci per combattere l'ipotensione

Nei casi di lipotimia dovuti a farmaci contro l'ipertensione dovrà essere aggiustato il dosaggio per prevenire ulteriori episodi.