Con il termine nefropatia si indicano tutte le patologie e i disturbi a carico dei reni, che possono essere di natura infiammatoria (nefriti) e non (nefrosi)
Che cos’è la nefropatia?
La nefropatia è un termine generico che viene utilizzato per descrivere l’insieme delle patologie e dei disturbi che possono colpire i reni.
Sono, quindi, accomunate dal fatto di arrecare danni a questi organi, con tutte le conseguenze cliniche e sintomatologiche che ne derivano.
Le nefropatie si dividono in due grandi gruppi: quelle di origine infiammatoria, note come nefriti e quelle non infiammatorie (nefrosi)
A seconda delle diverse unità funzionali da cui è composto il rene che possono essere colpite dalla malattia, si distinguono le varie nefropatie specifiche.
Quando, ad esempio, ad essere colpiti sono i glomeruli, ossia le strutture di filtro del sangue nei reni, si parla di nefropatia glomerulare, mentre in caso di danni a carico dei vasi sanguigni, la nefropatia sarà di tipo vascolare.
Le nefropatie, infine, possono essere dovute ad un agente causale esterno come alcuni farmaci o ad altre patologie come il diabete (nefropatia diabetica) o, ancora, avere natura immunologica (nefropatia da IgA).
Cosa provoca una nefropatia: cause
Le nefropatie possono riguardare sia la popolazione adulta sia quella più giovane e avere molteplici cause. Tuttavia, esistono specifici fattori di rischio che più di altri possono favorirne l’insorgenza:
- malattie metaboliche
- diabete
- colesterolo alto
- obesità
- ipertensione arteriosa
- ereditarietà (patologie ereditarie come il rene policistico a causa del quale si possono formare, all’interno del rene, cisti di grandi dimensioni in grado di danneggiare i tessuti circostanti)
- malformazioni durante la gestazione
- ostruzioni (dovute a calcoli o tumori)
Anche la prevenzione è fondamentale per contrastare questo tipo di malattie, soprattutto dal momento che, nella maggior parte dei casi, una condizione clinica come l’insufficienza renale si manifesta con i suoi sintomi solo ad uno stadio già avanzato.
Sarebbe opportuno ascoltare tutti i campanelli d’allarme, effettuando controlli periodici se si soffre di queste malattie e adottando stili di vita sani che possano ridurre i fattori di rischio.
Di seguito, vediamo allora quali sono le principali forme di nefropatia e la loro eziologia.
Nefropatie glomerulari
Come detto, i reni sono composti da varie unità che rispondono a specifiche funzionalità. Tra queste, ci sono i glomeruli, strutture che agiscono da filtro all’interno dei reni. Si chiamano nefropatie glomerulari le forme patologiche che determinano un’infiammazione di queste strutture. Le glomerulonefriti possono essere primarie, quando hanno origine nei reni stessi o secondarie, se causate da altri disturbi. Possono svilupparsi in forma acuta o cronica.
Nefropatie vascolari
Sono dette vascolari, invece, le nefropatie che si sviluppano in seguito a danni ai vasi renali, ad esempio come conseguenza di aterosclerosi, ipertensione renovascolare o vasculiti (per quanto riguarda i piccoli vasi).
Nefropatie tubulo interstiziali
Quando l’infiammazione riguarda i tubuli renali e i tessuti che li circondano, si parla di nefrite tubulointerstiziale. Tra le cause di questa forma di nefropatia ci possono essere alcuni farmaci o tossine in grado di danneggiare i reni.
Nefropatia diabetica
Le alterazioni metaboliche determinate dal diabete mellito e le conseguenti sclerosi e fibrosi dei glomeruli sono la causa delle nefropatie diabetiche.
Nefropatia da IgA
Le nefropatie possono avere, come detto, origine immunologica. È il caso, ad esempio, della nefropatia da IgA o di Berger, causata dall’accumulo nei glomeruli di immunocomplessi IgA.
Questa forma di nefropatia si manifesta con sangue e proteine nelle urine e, in molti casi, con insufficienza renale.
Come capire se si ha una nefropatia: sintomi
Le nefropatie possono palesarsi con molteplici manifestazioni sintomatologiche.
Tra i sintomi più frequenti ci possono essere dolore, disturbi della minzione, urine torbide con eventuale presenza di tracce ematiche.
Altri segnali che indicano una disfunzione renale possono essere anche gonfiore all’altezza degli arti inferiori, dovuto all’accumulo di liquidi provocato dalla ritenzione idrica e dalla riduzione della quantità di urine emesse.
Le nefriti, ossia le malattie renali di natura infiammatoria, possono causare febbre intermittente, dolori articolari e una sensazione di stanchezza.
Nei casi più severi, il paziente può andare incontro a insufficienza renale acuta o insufficienza renale cronica, con tutte le conseguenze cliniche che ne conseguono.
Tra i sintomi dell’insufficienza renale possiamo citare diminuzione del volume delle urine e conseguente ritenzione idrica, affaticamento, edema polmonare, stato confusionale e, nei casi più gravi, coma.
Come possono essere curate le nefropatie?
Come abbiamo visto, le nefropatie possono essere causate da svariate altre patologie o disturbi. Bisogna, in questi casi, tenere sotto controllo malattie come il diabete o fattori di rischio quali ipertensione, obesità e colesterolo.
Per tutelare la funzionalità dei reni possono essere prescritti farmaci inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), i quali sono in grado di ridurre la pressione arteriosa, la concentrazione di proteine nelle urine e di rallentare il processo di deterioramento dei reni.
L’elevata pressione arteriosa può, altresì, essere tenuta sotto controllo assumendo farmaci contro l’ipertensione.
Come detto, anche la prevenzione è fondamentale per proteggersi dalle nefropatie. In questo senso, è fondamentale adottare stili di vita sani, che si traducono principalmente in un regime alimentare corretto che non stressi eccessivamente i reni. Ridurre la quantità di sale nella propria dieta è un modo per tenere sotto controllo la pressione arteriosa, ad esempio.
Anche il fumo è un nemico dei reni, così come l’eccessivo consumo di zuccheri e gli elevati livelli di colesterolo nel sangue, che andrebbero sempre tenuti sotto controllo.