Il nistagmo è un disturbo che si manifesta con un movimento oscillatorio, ritmico e involontario, degli occhi: scopriamo cause e possibili trattamenti
Che cos’è il nistagmo?
Con il termine nistagmo viene descritto un disturbo che causa un’oscillazione degli occhi ritmica e involontaria.
L’atto di fissare gli oggetti prevede un insieme di meccanismi molto più complessi di quanto si possa immaginare. Nel momento in cui questi processi funzionano male (o vengono alterati) le persone possono andare incontro a conseguenze e patologie, come per l'appunto il nistagmo.
L’alterazione di strutture come le aree di ricezione della retina o i nervi che trasmettono l’impulso percettivo al cervello può determinare l’incapacità di mantenere gli occhi fermi.
I movimenti oscillatori dovuti al nistagmo sono per lo più orizzontali, ma non mancano casi di movimento verticale e/o oscillatorio. Il disturbo può essere bilaterale o monolaterale (quest'ultimo è frequente in particolare in determinate forme acquisite). Può inoltre essere simmetrico, se i movimenti oscillatori sono ritmici, o al contrario asimmettrico.
Il nistagmo - che può essere contraddistinto anche da movimenti a scosse - si divide inoltre in:
- nistagmo infantile
- nistagmo acquisito, nel momento in cui il disturbo insorge in età adulta.
Il disturbo può essere anche misurato; l’unità di misura utilizzata a questo scopo è l’Hertz, su una scala che può spaziare dai 2 ai 10 hertz, a seconda che i movimenti siano rapidi o lenti.
A cosa è dovuto il nistagmo?
Le cause del nistagmo dipendono dalla forma che colpisce il paziente. Sono diverse a seconda che si tratti di nistagmo infantile o acquisito.
Cause del nistagmo infantile
Questa forma di nistagmo insorge solitamente tra il terzo e il sesto mese del bambino e può essere idiopatica - ovvero non avere una causa apparente - oppure può essere la conseguenza di patologie oculari come le distrofie (della retina o neurologiche).
Soprattutto in età infantile, il nistagmo impedisce un normale sviluppo della vista.
Cause del nistagmo acquisito
Il nistagmo di tipo acquisito - che insorge in età adulta - è dovuto, nella maggior parte dei casi, ad una patologia o ai risvolti neurologici di una determinata malattia come, ad esempio, la sclerosi multipla.
A causare il nistagmo può essere anche l’assunzione, volontaria o meno, di sostanze come il toluene o la colla che, oltre all’effetto psicotropo e all’alterazione dello stato di coscienza, potrebbero comportare questo problema agli occhi.
Come si manifesta il nistagmo?
Abbiamo detto che la manifestazione principale del nistagmo è il movimento involontario degli occhi, la cui direzione può andare da un lato all’altro - e in questo caso si parla di nistagmo orizzontale - dall’alto al basso (verticale) o, ancora, può essere circolare (nistagmo rotatorio).
I pazienti con nistagmo congenito presentano sintomi di lieve entità. Oltre al movimento dei bulbi, ci possono essere anche altri sintomi come:
- maggiore fotosensibilità
- vertigini e conseguente perdita dell’equilibrio
- problemi generali di visione, in particolare al buio
Le posture scorrette della testa assunte per ovviare alle alterazione dei movimenti oculari possono determinare, a loro volta, altre problematiche come il torcicollo, dolori ai muscoli del collo e delle spalle.
Il campo visivo può essere percepito come oscillante e instabile. Si parla, in questi casi, di oscillopsia.
La severità dei sintomi dipende dalla posizione degli oggetti che si vogliono focalizzare e, quindi, dalla direzione dello sguardo.
Cosa fare in caso di nistagmo?
Per migliorare e supportare le funzionalità visive alterate dal nistagmo possono essere utilizzati occhiali e lenti a contatto. Si tratta di dispositivi che andrebbero indossati comunque, allo scopo di correggere difetti della vista che insorgono in concomitanza con il nistagmo.
Possono rivelarsi d’aiuto anche gli ausili e le strategie utilizzati solitamente per gli ipovedenti come caratteri più grandi, materiali con un livello alto di contrasto, dispositivi di ingrandimento, in contesti dotati sempre di buona illuminazione.
La severità del nistagmo, in alcuni casi, può essere ridotta anche ricorrendo alla chirurgia. L’intervento consiste nell’alterazione della posizione dei muscoli adibiti a muovere l’occhio. La chirurgia non è risolutiva, ma può migliorare la visione.
La terapia per il trattamento del nistagmo può prevedere anche la prescrizione di alcuni farmaci come la tossina botulinica A somministrata per iniezione. Questa tossina ha l’effetto di rilassare in via temporanea i muscoli degli occhi ed è utilizzata per i pazienti che accusano una grave instabilità visiva.
Per alcune forme di nistagmo, infine, possono essere prescritti anche antiepilettici o rilassanti muscolari.