Che cosa si intende con paresi del nervo facciale
La paresi o paralisi del nervo facciale (il VII nervo cranico) è una condizione patologica di eziologia varia, per cui il suddetto nervo viene danneggiato e smette di funzionare.
Il nervo facciale è un nervo presente in forma simmetrica sul viso, pertanto al danneggiamento di un lato, non corrisponde necessariamente una mancanza di funzionalità anche dall’altro, a meno che non vengano danneggiati entrambi.
Il danneggiamento può essere causato da tumori, traumi, infezioni o anche essere idiopatico, cioè di origine sconosciuta.
La sintomatologia è legata al mancato funzionamento di una porzione del volto e ha implicazioni sia funzionali, sia estetiche, in quanto può portare ad un’evidente asimmetria del viso.
Il nervo in questione è infatti responsabile del controllo della muscolatura del volto, così come dei messaggi che regolano le percezioni di gusto e udito.
Il trattamento non dipende dalla causa sottostante, ma è solitamente mirato a risolvere la sintomatologia, in quanto il nervo danneggiato non recupera la sua funzionalità.
Paresi del nervo facciale, cause possibili
L’eziologia di questo tipo di paralisi è varia. Tra le possibili cause di danneggiamento della funzionalità di questo nervo ci sono anche cause idiopatiche, come detto, cioè di origine sconosciuta.
Tra quelle conosciute ricordiamo:
- Ictus: il flusso di sangue che va al cervello subisce un’interruzione che provoca danni al sistema nervoso centrale. A seconda di dove si verifica il danno, le funzionalità del nervo facciale possono essere compromesse.
- Tumori: le neoplasie che si sviluppano lungo o in prossimità del nervo facciale possono esercitare pressione sullo stesso con la crescita della massa tumorale, causandone il danneggiamento e quindi alterandone le funzionalità. Anche alcuni tumori ai danni del sistema nervoso centrale, quali il neurinoma dell’acustico e lo schwannoma sono associati a paralisi facciale.
- Trauma localizzato: traumi subiti dall’area, come cadute, colpi fortuiti, incidenti, tagli, possono colpire il nervo recidendolo o danneggiandone la struttura.
- Infezioni: varie infezioni a carico dell’organismo possono risultare in danni al sistema nervoso periferico o centrale. Tra queste vanno ricordate: otite, malattia di Lyme, AIDS, Herpes zoster.
- Paralisi di Bell: questa è una condizione di paresi facciale che risulta a causa della compressione del nervo e non ha un’origine chiara, anche se pare sia associata ad alcune infezioni di origine virale, come herpes, varicella, rosolia, adenovirus. Da un punto di vista epidemiologico, questa paralisi è la maggiore causa di paresi facciale.
Ci sono poi altre cause possibili meno frequenti ma che hanno il potenziale di provocare lesioni al VII nervo e conseguente paresi.
Quali sono i sintomi di una paresi del nervo facciale
La sintomatologia di questa condizione è piuttosto specifica ed evidente ed è legata alla funzione che il nervo facciale ricopre.
In particolare il paziente risulterà affetto dai seguenti sintomi:
- iperacusia, cioè sensibilità eccessiva ai rumori
- occhio sbarrato che non si lubrifica,
- agoftalmo, cioè il rilassamento dei tessuti della zona palpebrale
- palpebra che si ruota esternamente (ectropion palpebrale)
- scialorrea, cioè eccesso di salivazione
- problemi di articolazione della parola, dovuti non a problemi cognitivi, quando al mancato controllo della muscolatura della bocca
- impossibilità di espressioni facciali
- caduta laterale dell’angolo della bocca
- riduzione del senso del gusto delle papille localizzate sulla superficie linguale
- problemi a deglutire e conseguentemente a mangiare e bere
La sintomatologia può essere presente al completo o solo parzialmente, in relazione al danno subito da ciascun individuo.
A seconda della causa sottostante, ci potrebbero essere inoltre altri sintomi concomitanti, che dipendono da essa.
Per esempio in caso di ictus, la paresi potrebbe coinvolgere anche altre parti del corpo, essere associata anche a problemi cognitivi importanti e a stati confusionali.
In caso di tumori a carico del sistema nervoso centrale alla paresi si possono associare problemi cognitivi, di equilibrio e coordinazione e di linguaggio.
Diagnosi e terapia
La diagnosi viene solitamente effettuata secondo la procedura canonica, che è tripartita:
- anamnesi
- esame obiettivo
- esami specialistici
Durante l'anamnesi il paziente a colloquio con il medico lo informa in merito alla sintomatologia, ad eventuali traumi e sintomi apparentemente non correlati, ma concomitanti.
Il medico poi effettua la visita vera e propria, che consiste sempre in alcune pratiche di routine per verificare lo stato generale di salute del paziente, cioè auscultazione del battito cardiaco, controllo della respirazione e della pressione.
In caso di evidente paresi facciale il medico provvederà a fare alcuni test di sensibilità e motilità del volto, per poi prescrivere alcuni esami specifici in modo da poter effettuare la diagnosi differenziale.
Questa risulta necessaria in quanto le possibili cause sottostanti sono varie e ovviamente la terapia va regolata in relazione ai risultati diagnostici ottenuti.
Tra gli esami che possono venire prescritti:
Il trattamento viene poi indirizzato alla causa sottostante per eliminarla e risolvere, se si può.
In caso di tumori si può ricorrere a chirurgia, radio o chemioterapia, per esempio.
Tuttavia, a parte la paralisi di Bell, che può guarire spontaneamente o con trattamento farmacologico, negli altri casi, una volta danneggiate, le cellule nervose non riprendono la loro funzionalità, pertanto la paresi è nella maggior parte dei casi permanente.
In questi casi si può intervenire con la cosiddetta chirurgia dinamica, che può aiutare a ripristinare parte delle funzionalità perdute.
Frequente è comunque anche il ricorso alla chirurgia plastica, che oltre a risolvere parzialmente l’inestetismo causato dalla paresi, aiuta con alcuni problemi, quali per esempio la scialorrea.