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Sanguinamento uterino anomalo: cos'è e come riconoscerlo


Per sanguinamento uterino anomalo si intende la anomala perdita di sangue dall'utero. Ne esistono diverse tipologie, scopriamo quali sono e come affrontarle

Sanguinamento uterino anomalo: di cosa si tratta

Per sanguinamento uterino anomalo s’intende un sanguinamento vaginale che si manifesta in modo irregolare o frequente. Di solito è più abbondante del normale ciclo mestruale e dura più a lungo. Più precisamente, il sanguinamento anomalo può manifestarsi con perdite tra una mestruazione e l'altra (spotting o metrorragia) o con perdite maggiori di 90 ml per ciclo (menorragia). 

Tipologie di sanguinamento uterino anomalo

Tale manifestazione in genere è dovuta a cambiamenti ormonali che provocano anomalie nel rilascio dell'ovulo durante l'ovulazione. Più in generale, le caratteristiche mestruali associate al sanguinamento uterino anomalo sono:

  • Oligomenorrea: durata del ciclo superiore a 35 giorni
  • Polimenorrea: durata del ciclo minore di 21 giorni
  • Menorragia: sanguinamento più abbondante durante il ciclo
  • Metrorragia: episodi di sanguinamento irregolare esterni alle mestruazioni
  • Menometrorragia: durata maggiore del flusso mestruale con intervalli imprevedibili
  • Sanguinamento post-menopausa: perdite ematiche che si verificano dopo oltre 12 mesi dall’ultimo ciclo
  • Sanguinamento uterino disfunzionale: sanguinamento irregolare o casuale non correlato a una patologia intrauterina. 

Come capire se è ciclo o emorragia? I sintomi del sanguinamento uterino anomalo

In base, alle caratteristiche citate nel paragrafo precedente, è possibile dire che il sanguinamento uterino anomalo differisce dalle mestruazioni per le seguenti caratteristiche:

  • È più frequente e avviene a una distanza inferiore di 21 giorni
  • È frequente e irregolare fra due cicli mestruali
  • Comporta una maggiore perdita di sangue rispetto al ciclo: 90 ml di sangue o cicli che durano più di 7 giorni.

Il sanguinamento che si verifica durante i cicli mestruali può risultare atipico, o può verificarsi in momenti imprevedibili. Alcune donne, infine, presentano gli stessi sintomi associati alle mestruazioni, come crampi, gonfiore e sensibilità del seno. Se il sanguinamento non si arresta è possibile incorrere in carenza di ferro e talvolta anemia.

Quali sono le cause del sanguinamento uterino?

Il sanguinamento uterino anomalo si manifesta, nella maggior parte dei casi, all’inizio e alla fine dell’età fertile, con una prevalenza nelle donne di età superiore ai 45 anni (circa la metà dei casi). Il 90% dei casi di sanguinamento è causato da una disfunzione ovulatoria: le ovaie non rilasciano regolarmente l’ovulo, riducendo le possibilità di una gravidanza.

Il disturbo si verifica di solito quando il livello di estrogeni rimane elevato, invece di diminuire una volta che l’ovulo è stato rilasciato senza essere fecondato. Questo elevato livello di estrogeni non è controbilanciato da un adeguato livello di progesterone. In questo caso, l'ovulo non viene rilasciato e l’endometrio (l’epitelio dell’utero) continua a ispessirsi anziché rompersi per essere eliminato con la mestruazione. Questa condizione è detta iperplasia endometriale: in altre parole, l’epitelio che riveste l’utero si sfalda in modo incompleto e irregolare, causando sanguinamento anomalo, prolungato e a volte abbondante.

Il protrarsi di questo processo di ispessimento e sfaldamento anomali può provocare la crescita di cellule precancerose, e aumentare il rischio di insorgenza del tumore dell'epitelio uterino (o tumore dell’endometrio). A volte il sanguinamento uterino anomalo è un sintomo precoce della menopausa. In base a una distinzione generale, le cause del sanguinamento uterino anomalo possono essere: 

  • Organiche
  • Sistemiche
  • Disfunzionali. 

Cause organiche del sanguinamento uterino anomalo

Tra le cause organiche del sanguinamento uterino, rientrano diverse anomalie, patologie o situazioni dell’apparato sessuale (o riproduttivo) femminile capaci di indurre sanguinamenti uterini atipici, come:

  • Polipi uterini (cervicali – endometriali)
  • Miomi uterini
  • Endometriosi uterina (adenomiosi)
  • Dispositivi endouterini (spirale)
  • Istmocele (complicanza dei tagli cesarei)
  • Iperplasia endometriale 
  • Neoplasie dell’endometrio.

Cause sistemiche del sanguinamento uterino anomalo

Le cause sistemiche che più frequentemente possono portare a un sanguinamento uterino sono:

  • Patologie epatiche
  • Patologie della tiroide 
  • Disturbi della coagulazione 
  • Effetti secondari di alcuni farmaci. 

Cause disfunzionali del sanguinamento uterino anomalo

Le cause disfunzionali interessano tutti i sanguinamenti uterini atipici in cui non è possibile identificare una patologia organica responsabile dell’anomalo sanguinamento. Tra le più frequenti, vi sono:

Quali esami bisogna fare in caso di sanguinamento uterino anomalo?

La corretta diagnosi di una condizione di sanguinamento uterino anomalo avviene, innanzitutto, attraverso l’anamnesi e l’esame obiettivo ginecologico, con esecuzione di pap test. Altri esami richiesti, inoltre, sono:

Cure e trattamenti

Il trattamento del sanguinamento uterino anomalo dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Età della paziente
  • Presenza di ispessimento dell’epitelio uterino
  • Severità dell'emorragia
  • Desiderio di gravidanza della paziente.

In generale, il trattamento mira al controllo del sanguinamento, e se necessario, alla prevenzione del tumore dell’endometrio, e può avvalersi di:

  • Farmaci per controllare il sanguinamento
  • Intervento chirurgico
  • Alte dosi di ormoni nelle donne in postmenopausa.

Trattamento farmacologico

Il sanguinamento può essere controllato attraverso il ricorso a farmaci, a base o meno di ormoni. I farmaci non ormonali sono il trattamento di prima scelta, soprattutto nelle donne che desiderano una gravidanza, o per evitare gli effetti collaterali delle terapie ormonali. Quelli più utilizzati sono:

La terapia ormonale, con il ricorso alla pillola anticoncezionale, è in genere somministrata alle donne che non desiderano rimanere incinte o che si stanno avvicinando alla menopausa.

Se l’epitelio uterino è ispessito, ma le cellule non hanno subito mutamenti anomali, possono essere usati ormoni per controllare il sanguinamento: di solito una pillola anticoncezionale contenente estrogeni e un progestinico. Con l’uso dei contraccettivi orali, in genere il sanguinamento si arresta nell’arco di 12-24 ore. Altri farmaci per trattare il sanguinamento uterino anomalo comprendono:

  • Danazolo (un ormone maschile sintetico)
  • Agonisti dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH)

Tuttavia, questi ultimi producono effetti collaterali importanti che ne limitino l’uso a brevi periodi di tempo, in genere alcuni mesi.

Altri trattamenti

Quando il trattamento ormonale non sortisce effetti, e se l’ispessimento dell’epitelio uterino e il sanguinamento persistono, è necessario esaminare l’utero mediante isteroscopia. A questo esame, seguono generalmente la dilatazione e il raschiamento. Attraverso queste procedure viene rimosso l’epitelio uterino, in modo da ridurre il sanguinamento.

In alternativa, se il sanguinamento persiste anche dopo le procedure di dilatazione e raschiamento, è possibile ricorrere all'ablazione endometriale, che consiste nella distruzione e rimozione dell’epitelio mediante tecniche di bruciatura o congelamento. In ultima istanza, se nessuno dei trattamenti riesce a fermare il sanguinamento, il trattamento estremo è l’asportazione dell’utero (isterectomia).