Che cos’è la sindrome di Klinefelter?
La sindrome di Klinefelter è una malattia genetica dovuta alla presenza di un cromosoma X in più nei maschi. In altre parole, gli uomini, che hanno di norma un cromosoma sessuale X e un Y, nella forma classica della sindrome presentano un corredo cromosomico di due cromosomi XX e un cromosoma Y.
La forma classica di sindrome di Klinefelter rappresenta il 90% dei casi. Alcuni soggetti presentano la sindrome sotto forma di mosaicismo, dove solo una parte delle cellule dell’organismo presenta l’alterazione cromosomica, in questi casi il quadro clinico è più lieve. Vi sono, inoltre, rare forme di sindrome di Klinefelter in cui vi è più di un cromosoma X in eccesso, in questi casi il quadro clinico è più grave.
La sindrome di Klinefelter è l’anomalia dei cromosomi sessuali più comune nei maschi, e interessa 1-2.5 individui su 1000. La maggior parte delle diagnosi viene posta in maschi adulti e l’età media al momento della diagnosi è di circa 30 anni.
Quali sono i sintomi della sindrome di Klinefelter? Segni fisici e aspetti psicologici
La caratteristica tipica della sindrome di Klinefelter è l’ipogonadismo primario, ovvero la carente produzione di testosterone da parte dei testicoli. I segni e i sintomi della sindrome di Klinefelter variano in base alla fascia di età. Solo le forme più gravi si manifestano nei neonati o nei bambini prima della pubertà con:
- anomalie del pene (micropene, ipospadia)
- clinodattilia (curvatura di una o più dita della mano)
- criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli nello scroto).
I bambini possono anche mostrare sintomi cognitivi come:
Molti maschi con sindrome di Klinefelter ricevono la diagnosi in età puberale (12-16 anni), perché lo sviluppo puberale non si avvia o non si completa e per la presenza di ginecomastia (ingrandimento della mammella). I ragazzi, in fase puberale, tendono a essere più alti rispetto a quanto ci si aspetterebbe in base all’altezza dei genitori.
Le forme meno gravi della sindrome vengono diagnosticate negli adulti per:
Quali sono le conseguenze? Patologie associate
I maschi con sindrome di Klinefelter possono sviluppare patologie a carico di diversi apparati:
Altre condizioni che possono insorgere in presenza di sindorme di Klinefelter includono:
- neoplasie: il rischio di tumore alla mammella è molto più elevato in pazienti con la sindrome rispetto ai maschi sani. Anche linfomi non Hodgkin e tumori da cellule germinali sono diagnosticati più frequentemente
- malattie autoimmuni: con artrite reumatoide, lupus, endocrinopatie autoimmuni (tiroidite autoimmune, diabete mellito di tipo 1)
- anomalie del viso dei denti, con aumentato rischio di carie dentali, prognatismo della mandibola, mancanza di denti
- alterazioni cognitive: problemi nello sviluppo neurocognitivo (ad esempio disprassia) e nell’apprendimento sono comuni
- malattie neuropsichiatriche: sono comuni ansia, deficit di attenzione, depressione, disturbi dello spettro autistico e, più raramente, schizofrenia.
Quali sono le cause?
La causa della sindrome di Klinefelter, come detto, è la presenza di un cromosoma X in più nei maschi. Il cariotipo (il patrimonio cromosomico) più comune nei maschi con questa sindrome è, quindi, 47, XXY, anziché il normale 46, XY.
La presenza di un cromosoma X in più deriva generalmente da errori che si verificano durante la formazione delle cellule sessuali dei genitori (spermatozoi o ovuli). Questi errori sono chiamati non-disgiunzione meiotica e possono avvenire:
- durante la formazione degli spermatozoi nel padre. Un errore nella divisione cellulare può causare uno spermatozoo con un cromosoma sessuale X in più (XX), anziché uno solo (X o Y). Se questo spermatozoo si unisce a un ovulo normale (X), il risultato è un embrione con due cromosomi X e un Y (47, XXY).
- durante la formazione degli ovuli nella madre. Anche in questo caso, un errore nella divisione cellulare può portare alla formazione di un ovulo con un cromosoma X extra (XX). Se questo ovulo si unisce a uno spermatozoo normale con un solo cromosoma Y, l'embrione risultante avrà un cromosoma X in più (47, XXY).
Va notato che la probabilità di avere un figlio con la sindrome di Klinefelter non è tipicamente collegata a fattori ereditari, ma piuttosto è considerata un evento casuale. La probabilità è comunque maggiore per i genitori (sia padre che madre) con età superiore a 40 anni.
Come si diagnostica la sindrome di Klinefelter?
La sindrome di Klinefelter, prima della nascita, viene generalmente diagnosticata attraverso esami di screening genetico. Ad esempio, è solitamente individuata dopo un’amniocentesi, eseguita per l’analisi del cariotipo, quando la madre ha più di 35 anni. Con l’arrivo della pubertà la sindrome viene sospettata poiché si assiste a un ridotto sviluppo sessuale.
In generale, la diagnosi avviene mediante un'analisi del cariotipo, che permette di visualizzare i cromosomi della persona e identificare la presenza di un cromosoma X in più. Durante il processo diagnostico, un campione di sangue o, in rari casi, di tessuto viene prelevato e inviato a un laboratorio per l'analisi del DNA. Questo test è decisivo per confermare la presenza della sindrome di Klinefelter, identificata, come abbiamo visto, dal caratteristico schema cromosomico 47, XXY.
Quali sono le cure?
Il trattamento della sindrome di Klinefelter è mirato soprattutto alla gestione dei sintomi e al miglioramento della salute e del benessere complessivi della persona. Dal momento che i sintomi e le esigenze variano notevolmente da persona a persona, il piano di trattamento è spesso personalizzato.
La terapia sostitutiva con testosterone a vita è l'opzione di trattamento principale. Può aiutare a sviluppare i caratteri sessuali secondari maschili, migliorare la densità ossea, la massa muscolare e il benessere emotivo. Può, inoltre, favorire l'aumento dell'energia e l'autostima.
Ad ogni modo, l'assunzione di testosterone non migliora la fertilità. A questo proposito, per gli uomini con sindrome di Klinefelter che desiderano avere figli, esistono tecniche di riproduzione assistita (PMA), seguite da inseminazione artificiale o fecondazione in vitro (IVF). Il successo di queste tecniche varia, e non tutti gli uomini con Klinefelter possono produrre spermatozoi.
Per i bambini, può essere di beneficio il supporto al linguaggio e all'apprendimento. Interventi precoci e supporto educativo, compresa la logopedia e le terapie occupazionali, sono di estrema importanza per affrontare ritardi nel linguaggio e difficoltà nell'apprendimento e nelle abilità motorie.
Infine, le persone con la sindrome possono affrontare difficoltà emotive, sociali e psicologiche. Il sostegno psicologico può essere cruciale per promuovere la loro salute mentale e il loro benessere. È importante, infine, monitorare e gestire eventuali condizioni mediche associate, come il diabete mellito, le malattie cardiache e neurologiche, l'osteoporosi e i problemi dentali. Questo può includere consulenza sull'alimentazione, esercizio fisico, e, se necessario, farmaci.
Qual è l'aspettativa di vita con la sindrome di Klinefelter?
Secondo i dati ad oggi disponibili i maschi hanno una mortalità lievemente maggiore rispetto ai maschi sani, con una vita media più corta di 5-6 anni. Coloro che ricevono la diagnosi in età più giovane hanno minore longevità. Poiché sono i casi più gravi a ricevere la diagnosi prima, la mortalità è correlata alla sindrome e alla sua gravità e non alla terapia.