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Il tappo di cerume: perché si forma e come risolverlo

A cura di
Francesca
Caterini

Quando si crea un tappo di cerume occorre rivolgersi ad un otorino per rimuoverlo, evitando i rimedi casalinghi: ecco perché

Che cosa si intende per tappo di cerume?

Il tappo di cerume è un disturbo non grave ma fastidioso che può essere risolto facilmente con una rimozione effettuata da un otorinolaringoiatra: è molto importante evitare i rimedi fai da te per rimuovere il tappo perché è facile provocare dei danni al condotto uditivo e alla membrana timpanica.

La permanenza del tappo di cerume all’interno del CUE (condotto uditivo esterno) può favorire l’insorgenza di processi infiammatori a carico dell’orecchio esterno e anche medio.

Come si capisce se si ha un tappo di cerume?

La presenza di un tappo di cerume può provocare

  • riduzione della capacità uditiva, con ovattamento e autofonia (percezione della propria voce ad un volume elevato)
  • sensazione di ostruzione del condotto uditivo
  • percezione di rumori come fischi, sibili o ronzii
  • dolore, prurito o fastidio all’orecchio
  • fuoriuscita di cerume dal condotto uditivo

Tuttavia, non sempre questi sintomi sono associati alla presenza di un tappo di cerume: per esserne certi occorre rivolgersi al proprio medico.

Come si fa a togliere un tappo di cerume?

Non è consigliabile provare a togliere un tappo di cerume da soli perché ogni rimedio casalingo potrebbe causare dei danni all’orecchio, e di conseguenza anche all’udito, dunque va evitato.

In particolar modo sono da evitare due oggetti: i bastoncini ricoperti di cotone e i coni di cera. È possibile applicare delle apposite gocce emollienti, che si possono acquistare in farmacia, ma per l’estrazione del tappo è necessario rivolgersi ad un medico specialista.

Quando il tappo di cerume non esce?

La formazione di un tappo di cerume può avere diverse cause. Esistono persone particolarmente predisposte, ad esempio coloro che soffrono di dermatite, e altre meno. Anche la conformazione anatomica del CUE che risulta ristretto può essere causa del fatto che il cerume permanga all’interno più facilmente.

Alcune abitudini possono contribuire alla comparsa di un tappo di cerume: utilizzo prolungato di auricolari o di tappi per le orecchie, utilizzo di apparecchi acustici, uso sbagliato dei cotton fioc (che non andrebbero proprio usati e al limite utilizzati solo ed esclusivamente per pulire il padiglione uditivo esterno).

Va detto che il cerume, una sostanza dalla consistenza cerosa prodotta dalle ghiandole ceruminose, che poi si unisce al sebo e ai residui epiteliali desquamati, di per sé non è dannoso, anzi è fondamentale per proteggere l’orecchio dal rischio di infezioni, per lubrificare la pelle circostante nonchè per proteggerlo da agenti patogeni o dall’ingresso di altri corpi estranei. 

Il nostro organismo provvede autonomamente a regolarne la presenza e anche la sua progressione verso l’esterno (tramite cellule ciliate situate nella parte più esterna del CUE). Per questo non bisogna cercare di rimuoverlo a tutti i costi e in profondità: basta lavare regolarmente le orecchie con dell’acqua senza inserire alcunché all’interno. Eventualmente si possono utilizzare degli irrigatori a base di soluzioni isotoniche. 

Come togliere il tappo di cerume in modo naturale?

I metodi naturali per togliere i tappi di cerume sono sconsigliati. In particolare, vanno evitati metodi come olio caldo, acqua calda o fredda, alcol e l’utilizzo di qualunque strumento che può rischiare di ledere il CUE o perforare il timpano. In caso di sintomi associati alla presenza di un tappo di cerume occorre rivolgersi ad un medico.

Cosa fa l'otorino per togliere il tappo di cerume?

Per togliere il tappo di cerume l’otorino effettua generalmente un lavaggio che può essere seguito da una aspirazione del cerume in eccesso. Se il tappo si presenta duro e compatto può utilizzare anche strumenti come apposite pinzette o uncini per estrarlo.

Nel caso in cui il tappo risulti esiguo si potrebbero prescrivere al paziente delle gocce emollienti, in grado di ammorbidire il cerume e facilitare la fuoriuscita spontanea, oppure si potrebbe consigliare di utilizzarle prima di procedere all’estrazione di un tappo ostruente, per favorire la rimozione. Tuttavia, affinché tale procedura non rappresenti un’operazione invasiva o pericolosa, va sempre eseguita da un professionista, in quanto comporta dei rischi se non eseguita correttamente.

In seguito all’eliminazione del tappo di cerume è normale manifestare alcuni sintomi come prurito, sensibilità, lieve diminuzione della capacità uditiva (magari per la persistenza di residui di acqua nel CUE oppure minima irritazione della cute del CUE sottostante al tappo): questi disturbi si risolvono in modo spontaneo generalmente entro 2-5 giorni.

Quanto dura un tappo di cerume?

La durata del tappo di cerume – che impiega da qualche mese ai due anni per formarsi – è variabile. Modesti accumuli possono risolversi fisiologicamente nel giro di un paio di settimane con l’espulsione naturale del cerume in eccesso, magari favorite da gocce ceruminolitiche.

Se invece il cerume si indurisce, oppure si compatta e si avvicina al timpano, a causa di operazioni manuali sbagliate, l’espulsione risulta difficile e occorre rivolgersi ad un medico per effettuarla.