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Il tumore al collo, sintomi, cause e decorso

A cura di
Silvia
Accornero

Con la definizione di tumori del collo e della testa si indicano una serie di neoplasie che colpiscono l'area cervicale e cefalica

Panoramica dei tumori di testa e collo

Per tumori della testa e del collo, detti in maniera più specifica tumori cervico-cefalici, si intendono una serie di neoplasie che colpiscono varie aree della porzione del corpo tra collo e testa.

Tra queste vanno esclusi i tumori di occhi, orecchio, cervello e della parte toracica dell’esofago, che invece hanno una loro denominazione specifica. 

Esistono più di trenta neoplasie della testa e del collo e tra i più comuni vanno ricordati:

  • tumore della bocca
  • tumore della lingua
  • tumore della faringe
  • tumore della laringe
  • tumore delle ghiandole salivari
  • tumore della cavità nasali e seni paranasali
  • tumori dei tessuti muscolari e nervosi dell’area
  • tumori dell’esofago cervicale
  • tumori della tiroide

L’incidenza di tumori cervico-cefalici è abbastanza alta; secondo un’indagine europea sarebbero al settimo posto tra i tumori più frequenti

Colpiscono nettamente più gli uomini delle donne, e solitamente in età superiore ai cinquanta anni. Tuttavia il numero di donne e anche giovani affetti da questo tipo di tumore è in crescita. 

Quali sono i sintomi del tumore al collo 

La sintomatologia e i segni delle neoplasie in quest’area è piuttosto varia. I sintomi dipendono infatti prima di tutto dalla zona colpita dal tumore, dalla gravità, cioè dallo stadio della neoplasia, e dall’eventuale concomitanza con altre condizioni patologiche. 

Esistono dei “sintomi spia”:

Se almeno uno di questi sintomi persiste per almeno tre settimane è necessario consultare il medico. A seconda della zona interessata ci sono alcuni sintomi specifici:

  • i tumori di faringe e laringe si possono accompagnare ad alcuni disturbi di carattere uditivo, quali ipoacusia (riduzione delle capacità uditive) o acufeni, disturbi respiratori e raucedine.
  • i tumori delle fosse nasali possono portare a comparsa di mal di testa, infezioni, dolore intorno agli occhi e indolenzimento dei muscoli facciali.
  • i tumori delle ghiandole salivari sono invece associati alla presenza di masse sul viso o sotto la mandibola,  difficoltà di movimento dell’articolazione della mandibola, gonfiore ai linfonodi e anch’essi a dolori o semi paralisi dei muscoli facciali. 

Si può poi aggiungere anche una perdita di peso significativa, che è da ricondurre in parte al minor introito calorico dovuto alle difficoltà di masticazione e deglutizione, che rendono il consumo dei pasti spiacevole, quando non doloroso. In parte invece le cause sono evidentemente da ricercarsi negli effetti a livello generale del tumore sullo stato di salute del paziente. 

Tumore al collo, cause e fattori di rischio 

Le cause che scatenano il meccanismo che porta alla neoplasia sono ancora, come per molti tumori, poco chiare. 

I tumori cervico-cefalici si sviluppano in grandissima parte a causa di un proliferare anomalo delle cellule squamose epiteliali che ricoprono le varie mucose della zona. Per questo motivo vengono anche definiti carcinomi squamosi. 

In alcuni casi la degenerazione tumorale può coinvolgere altre cellule, come quelle muscolari e nervose o che compongono le ghiandole. In questi casi si parla rispettivamente di sarcomi e adenocarcinomi.

I fattori di rischio sono molteplici e sono grossomodo divisibili in:

  • fattori di rischio legati allo stile di vita
  • fattori di rischio di tipo ambientale e occupazionale
  • fattori di rischio di origine patologica

Tra i fattori di rischio legati allo stile di vita ricordiamo:

  • fumo e alcol (da soli responsabili del 75% dei tumori cervico-cefalici, con rischio associato ancora più alto rispetto a quello rappresentato dai due elementi presi singolarmente)
  • alimentazione povera di vitamine (con apporto insufficiente di frutta e verdura)
  • scarsa igiene orale 

I fattori di rischio occupazionali e ambientali sono quelli legati all’esposizione a radiazioni, ad aria fortemente inquinata, o ad ambienti lavorativi in cui si sia sottoposti ad inalazione di pulviscolo derivato dalla lavorazione di materiali (legno, marmo etc.)

Tra le patologie che possono portare ad un’insorgenza di tumore cervico-cefalico abbiamo:

  • l’infezione da HPV, o papilloma virus umano
  • l’infezione da Epstein-Barr

Ci sono infine anche dei fattori genetici da prendere in considerazione. Risultano infatti maggiormente sensibili a sviluppare questo tipo di tumore persone che abbiano l’anemia di Fanconi o che appartengano a ceppi etnici originari di alcune zone dell’Asia.

Come si diagnostica il tumore al collo

La diagnosi avviene tramite vari passaggi. Il primo è la raccolta dei dati anamnestici da parte del medico. In sintesi il paziente viene interrogato in merito all’insorgenza dei sintomi riportati e soprattutto alla loro durata.

Come si può evincere facilmente dalla sintomatologia riportata in precedenza, i tumori di quest’area non hanno delle caratteristiche uniche e alcuni sintomi possono essere sovrapponibili a quelli di altre patologie meno gravi. In questo caso il criterio fondamentale che il medico prenderà in esame è proprio quello della durata dei sintomi.

Se essi durano più di venti giorni, è assolutamente necessario procedere alla diagnosi differenziale. 

Il secondo passaggio è quello dell’esame obiettivo. Il medico effettua una visita, verifica la presenza e l’entità dei sintomi descritti dal paziente, e solitamente misura la pressione sanguigna, ausculta respiro e battito cardiaco. 

Successivamente sarà necessario che il paziente si sottoponga ad esami specifici per poter individuare le cause dei sintomi riportati. In caso di sospetto di tumore, gli esami da fare sono:

  • esami del sangue per ricercare la presenza dei cosiddetti marcatori tumorali
  • ecografia del collo
  • esami endoscopici, volti ad avere un quadro visuale della situazione nella zona colpita dal possibile tumore
  • biopsia di campioni di cellule estratti dall’area sospetta

Per escludere altre complicazioni o per avere una maggiore sicurezza in merito al quadro clinico possono poi essere indicati altri accertamenti tramite TAC, PET e risonanza magnetica

Questi ultimi servono per poter comprendere il grado di estensione del tumore e verificare se sono già presenti masse tumorali in altri settori (metastasi) o se invece il tumore è contenuto.

Terapie per i tumori cefalo-cervicali 

A questo punto va premesso che i tumori del collo e della testa hanno, se presi per tempo con una diagnosi precoce, una buona percentuale di sopravvivenza, che si colloca intorno al 80-90% dei casi

Se invece trascurati, la percentuale scende significativamente, al 60%, in alcuni casi di pazienti con salute particolarmente compromessa (anziani, o pazienti con altre patologie concomitanti) anche meno. 

Le terapie dipendono chiaramente dalla diagnosi in primis, dall'area dove si è sviluppato il tumore, e dallo stato di salute generale del paziente. 

Esse includono:

  • intervento chirurgico con asportazione della massa tumorale
  • radioterapia
  • chemioterapia
  • immunoterapia 

Tutte queste forme terapiche comportano effetti collaterali abbastanza pesanti, tanto che in alcuni casi sono sconsigliate. 

Per esempio pazienti anziani, o in generale particolarmente debilitati dalla condizione rischiano di non rispondere bene né a chemio né a radioterapia. 

Oltre a questo, possono essere necessarie sessioni riabilitative dopo i trattamenti.

Prevenzione dei tumori cervico-cefalici

La prevenzione dei tumori al collo e alla testa, come quella di tanti altri tumori, passa da alcune regole o indicazioni relative allo stile di vita, che sono tanto semplici quanto in realtà disattese. 

In particolare, astenersi da fumo e alcol, alimentarsi in modo sano, evitando eccessi di zuccheri e cibi processati, e muovere il corpo in modo continuo e regolare sono unanimemente ritenuti ottimi comportamenti preventivi. 

È inoltre fondamentale una corretta igiene orale e attenzione alla salute della bocca.

Ci si aspetta  che la vaccinazione contro il virus HPV consentirà in futuro di prevenire i  tumori dell'orofaringe correlati ad HPV, che rappresentano circa il 26% dei tumori dell’orofaringe. È quindi utile una consulenza vaccinale con il proprio medico o un centro vaccinale sia per i ragazzi che gli adulti, indipendentemente dal genere.