Il tumore della bocca o del cavo orale comprende una varietà di neoplasie. A quali fattori sono correlate tali neoplasie? Come si manifestano? Come possono essere curate?
Quali sono i tumori alla bocca?
La definizione tumore della bocca o del cavo orale si riferisce a un gruppo eterogeneo di neoplasie che colpiscono le strutture del cavo orale, cioè:
- la lingua
- il pavimento orale (l’area sottostante alla lingua)
- le gengive
- le ghiandole salivari
- il trigono retromolare (l’area posteriore dei denti)
- il palato duro (la parte anteriore del palato, a volte anche la mandibola e regioni mascellari
- i tessuti interni della guancia e delle labbra.
Le aree più spesso interessate sono in particolare il labbro inferiore, il bordo della lingua e la zona anteriore del pavimento orale.
La maggior parte dei tumori orali sono dei carcinomi squamocellulari o a cellule squamose, con origine dalle cellule epiteliali di rivestimento delle mucose interne della bocca.
Incidenza
Il tumore della bocca rappresenta il sesto tipo di cancro più diffuso al mondo.
L’incidenza di questo genere di neoplasia è prevalente negli uomini e tende ad aumentare con l’avanzare dell'età, toccando l’apice nelle persone tra i 50 e i 74 anni. Sono invece rari i casi tra i giovani.
In Italia vengono diagnosticati circa 4000 casi all’anno.
Tumore della bocca: cause e fattori di rischio
I principali fattori di rischio per l’insorgenza di tumori della bocca comprendono:
- il fumo di sigaretta
- il consumo di alcolici.
La combinazione di questi due elementi, in particolare, aumenta notevolmente la possibilità di sviluppare un tumore del cavo orale.
Rappresentano ulteriori fattori che possono aumentare la predisposizione a queste patologie:
- un’igiene orale carente
- ripetuti traumi a carico della superficie interna della bocca (ad esempio per protesi dentarie mal posizionate, margini taglienti dei denti).
Nel caso del tumore del labbro, i principali fattori predisponenti sono l’abitudine di fumare la pipa e l'esposizione prolungata ai raggi solari. Ad essere più interessati da questo tipo di neoplasia sono infatti fumatori di pipa e persone di carnagione chiara che svolgono attività professionali sotto il sole, come muratori, agricoltori o pescatori.
Una considerevole percentuale dei carcinomi del cavo orale (tra il 15% e il 40%) origina da condizioni precancerose, quali:
- la leucoplachia, una lesione che insorge sotto forma di placche bianche sulla mucosa orale, spesse e ruvide
- l'eritroplachia, una placca di colore rosso e dall’aspetto vellutato, spesso appiattita o concava, che può presentarsi su diverse superfici all'interno della bocca.
Una piccola percentuale di tumori del cavo orale (5%) è invece correlata a infezioni croniche da papilloma virus (HPV), virus ad elevato potere oncogenico.
Quali sono i sintomi del tumore alla bocca?
I tumori della bocca possono manifestarsi in modo diverso a seconda della localizzazione e delle dimensioni che li contraddistinguono. Possono esserne utili segni distintivi lesioni che non guariscono entro le due settimane, come:
- piaghe o ulcere buccali
- placche di colore bianco o rosso
- noduli o masse indurite.
A queste manifestazioni possono associarsi:
- sensazione di irritazione e/o dolore in bocca
- sanguinamento
- fastidio o dolore durante la masticazione
- difficoltà a deglutire (disfagia)
- difficoltà a parlare
- diminuzione dell'appetito e calo di peso
- dolore auricolare.
Qual è il processo di diagnosi?
In presenza di lesioni persistenti della bocca – anche di piccole dimensioni e indolori – e di sintomi sospetti, è fondamentale richiedere un consulto medico. L'identificazione precoce di un tumore della bocca è infatti cruciale per aumentare le probabilità di guarigione e ridurre le complicazioni.
Il processo di diagnosi inizia con un’accurata anamnesi e un’ispezione del cavo orale e del collo. La procedura fondamentale per ottenere una diagnosi precisa, tuttavia, è la biopsia, che permette di determinare l’eventuale presenza di cellule cancerose attraverso il prelievo di un campione di tessuto dell'area sospetta e la sua analisi microscopica. In base alla localizzazione e alla dimensione della lesione, la biopsia può essere eseguita con differenti tecniche.
Per avere un quadro clinico completo, possono essere impiegati esami di imaging che forniscono immagini dettagliate delle strutture della bocca, come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e la tomografia ad emissione di positroni (PET). Può essere inoltre eseguita una fibroscopia, un esame endoscopico che consente di ispezionare le cavità nasali, rinofaringe, faringe, laringe e corde vocali, offrendo una visione più chiara delle aree che non sono facilmente visibili durante l'esame clinico.
Tumore alla bocca: trattamento
Il trattamento del tumore della bocca varia a seconda dello stadio, della posizione e della tipologia del tumore, come pure delle condizioni di salute generali del paziente. L'approccio terapeutico può includere diverse opzioni, sia singolarmente sia in combinazione.
La chirurgia è in genere il trattamento primario e ha come obiettivo l’asportazione del tumore e di eventuali linfonodi interessati. A seconda dell'estensione del tumore, l'intervento chirurgico può comportare la rimozione di una piccola parte o di porzioni più ampie di tessuto del cavo orale. Qualora l’asportazione coinvolga distretti molto estesi, si può procedere con una ricostruzione dell’area coinvolta mediante innesti di lembi di pelle, muscoli e/o ossa. Questo non solo per ragioni estetiche, ma anche per recuperare il più possibile l’aspetto funzionale.
Alla soluzione chirurgica possono associarsi, a seconda dei casi, dei trattamenti postchirurgici adiuvanti di radioterapia e chemioterapia. Più raramente queste terapie vengono impiegate come alternativa alla chirurgia (ad esempio la brachiterapia con l’utilizzo di piccole sorgenti radioattive inserite a livello del tumore, può essere valutata in casi selezionati).
Il recupero della funzionalità dal punto di vista della deglutizione e della fonazione è una componente fondamentale del processo terapeutico, anche per la qualità di vita del paziente. Per questo, dopo l’intervento, il paziente viene di solito indirizzato a un logopedista specializzato.
Quanto si sopravvive con un tumore alla bocca?
La prognosi e la sopravvivenza in caso di tumore alla bocca variano in relazione a diversi fattori:
- lo stadio in cui il tumore viene diagnosticato
- la localizzazione del tumore e l’eventuale presenza di metastasi
- le condizioni di salute generali del paziente.
Una diagnosi precoce, quando il tumore è ancora in uno stadio iniziale e confinato all'interno del cavo orale, è associata a prospettive di guarigione significativamente più elevate.
Tendenzialmente, il tasso di sopravvivenza a 5 anni per i pazienti con tumori circoscritti alla zona di insorgenza si attesta oltre il 75%. Nel caso di tumori diagnosticati in stadi più avanzati, quando si è verificata la diffusione ai linfonodi o ad altre parti del corpo, può invece scendere notevolmente, fino anche al 20%.
Prevenzione
La prevenzione del tumore della bocca parte innanzitutto da abitudini salutari volte alla riduzione dei fattori di rischio: in primis evitare il fumo e moderare il consumo di bevande alcoliche.
Altrettanto importante è sottoporsi a esami odontoiatrici con cadenza regolare per monitorare la salute dei denti e, in generale, del cavo orale. Spesso sono proprio i dentisti infatti i primi a rilevare lesioni sospette e a indirizzare i pazienti a uno specialista.
Regolari controlli odontoiatrici diventano importanti in particolare nelle persone con oltre 60 anni che sono state esposte a comportamenti a rischio (in primis tabagismo e consumo abituale di alcol).
Il trattamento di tali neoplasie è complesso e va eseguito in centri specializzati, dotati di team oncologici multidisciplinari.