Il tumore ai polmoni è una malattia caratterizzata dalla crescita incontrollata di cellule anomale nei polmoni. Vediamo sintomi, cause e possibili cure.
Che cos’è il tumore al polmone?
Il tumore al polmone è una forma di neoplasia che ha origine nei polmoni, i due organi spugnosi e simmetrici, situati all’interno del torace. Più precisamente, i polmoni hanno il compito di ripulire il sangue dall’anidride carbonica e distribuire l’ossigeno respirato alle cellule dell’organismo attraverso il flusso ematico.
Il tumore ai polmoni può svilupparsi a partire da:
- gli alveoli, cavità che si trovano alla fine dei bronchioli
- i bronchioli stessi, che costituiscono le ramificazioni più piccole dei bronchi.
Questa grave neoplasia è in grado di formare, in queste aree, masse capaci di impedire il normale flusso dell’aria. Di conseguenza, sono ostacolati tutti i meccanismi fisiologici di ossigenazione dell’organismo e depurazione del sangue che qui avvengono.
Secondo i dati riportati dall’Airc, l’incidenza del tumore al polmone tra la popolazione maschile, nel corso della vita, è di 1 su 10. Mentre colpisce 1 donna su 35. Questa neoplasia rischia di essere fatale per 1 paziente di sesso maschile su 11 e per 1 paziente di sesso femminle su 45. Nei Paesi industrializzati, la patologia è tra le prime cause di morte. Più precisamente, per gli uomini è la prima causa di morte per tumore, mentre per le donne la seconda.
Quali sono i tipi di tumore al polmone?
Esistono molteplici forme di tumore al polmone, ognuna con specifiche caratteristiche e gradi di severità differenti per il paziente. La gravità della malattia dipende anche dallo stadio della malattia. Inoltre, i polmoni possono anche rappresentare la sede per lo sviluppo di metastasi, dovute ad altre tipologie di tumori, che hanno origine altrove. Un esempio è il tumore al seno, il quale può arrivare a metastatizzare anche in questi organi, per l’appunto.
Come anticipato, le tipologie di tumore al polmone sono molteplici, ma possono essere raggruppate in due grandi famiglie che rappresentano il 95% della totalità dei casi e che hanno origine dei tessuti epiteliali delle strutture polmonari:
- carcinoma polmonare non a piccole cellule, è la forma più comune, e rappresenta circa l'85% di tutti i casi. Include diversi sottotipi, tra cui l'adenocarcinoma, il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma a grandi cellule. Ciascuno di questi sottotipi è classificato in base al tipo di cellule in cui il tumore ha origine
- carcinoma polmonare a piccole cellule, noto anche come microcitoma, rappresenta circa il 10-15% della totalità dei casi. È meno comune ma più aggressivo e con maggior probabilità di diffondersi rapidamente ad altre parti del corpo.
Tipi e sottotipi del tumore al polmone
Tipo |
Sottotipi |
Descrizione |
Carcinoma polmonare non a piccole cellule |
Adenocarcinoma |
Rappresenta 6 casi su 10 di tumore al polmone. Ha origine nei bronchi di diametro inferiore. È la forma più comune nei non fumatori e può essere legata a cicatrici polmonari causate da pleuriti o tubercolosi. |
Carcinoma spinocellulare |
Rappresenta circa il 25-30% dei casi. Origina nelle vie aeree di calibro medio-grosso ed è dovuto alla degenerazione del tessuto epiteliale che riveste i bronchi. È causato principalmente dal fumo di sigaretta. Ha una prognosi migliore rispetto ad altre forme di tumore polmonare. |
Carcinoma a grandi cellule |
Rappresenta il 10% dei casi e può avere origine da diverse regioni del polmone. È caratterizzato da un'evoluzione rapida. |
Carcinoide polmonare di origine neuroendocrina |
Rappresenta 5 casi su 10 di carcinoma al polmone. Ha origine in tessuti diversi dall’epitelio delle strutture polmonari. |
Carcinoma polmonare a piccole cellule |
Microcitoma |
Questo tumore è caratterizzato da cellule piccole che si sviluppano nei bronchi, è tipico dei fumatori e si diffonde rapidamente. Ha una prognosi peggiore rispetto alle altre forme di carcinoma polmonare. |
Linfoma polmonare |
Il tumore si sviluppa attraverso il sistema linfatico. |
Quali sono gli stadi di un tumore al polmone?
Gli stadi del tumore al polmone sono determinati dal sistema TNM, che valuta:
- la dimensione del tumore (T)
- l'eventuale coinvolgimento dei linfonodi (N)
- la presenza di metastasi a distanza (M).
Sulla base di questi parametri, il tumore viene poi classificato in uno degli stadi che vanno dall'1 al 4, indicando una progressione dalla malattia localizzata a quella più avanzata e diffusa. Più precisamente:
- 1 stadio: il tumore è piccolo e localizzato all'interno del polmone
- 2 stadio: il tumore ha invaso strutture prossime o ci sono coinvolgimenti dei linfonodi vicini
- 3 stadio: il tumore è più grande e/o ha invaso strutture del torace o linfonodi più lontani all'interno del torace.
- 4 stadio: si verifica in caso di tumore con metastasi a distanza, coinvolgendo altre parti del corpo lontane dai polmoni.
Una corretta stadiazione della patologia aiuta i medici a sviluppare il piano di trattamento più adeguato.
Quali sono le cause del tumore al polmone?
La causa del tumore al polmone, nel 90% dei casi, è il fumo di sigaretta. In questa statistica, viene inclusa anche l’esposizione al fumo passivo. In sostanza, la probabilità di ammalarsi di tumore al polmone è direttamente proporzionale alla quantità di fumo assunto o respirato nel corso della vita. Non solo il numero di sigarette rappresenta un fattore, ma anche la quantità di tempo durante il quale si è fumato.
In altre parole, un soggetto che inizia a fumare da molto giovane e prosegue per il resto della vita avrà più probabilità di ammalarsi di chi fuma quantitativamente di più, ma per un periodo di tempo più breve. In entrambi i casi, tuttavia, smettere di fumare comporta una significativa riduzione del rischio.
Traducendo tutto questo in numeri, i fumatori hanno una probabilità di ammalarsi di tumore al polmone 14 volte superiore rispetto ai non fumatori. Chi fuma quotidianamente oltre 20 sigarette ha una probabilità addirittura 20 volte maggiore.
Costituisce un altro possibile fattore di rischio è l’esposizione a:
- amianto
- radon
- metalli pesanti
- inquinamento atmosferico
Sono più predisposti a sviluppare la patologia, infine, i soggetti con:
- familiarità con il tumore al polmone
- pregresse patologie polmonari
- sono stati sottoposti a trattamenti radioterapici che hanno coinvolto i polmoni.
Quali sono i primi sintomi del tumore al polmone?
Il tumore al polmone, nei suoi stadi iniziali, rimane silente non manifestandosi con alcun sintomo. Per questa ragione, in alcuni casi, la diagnosi avviene collateralmente, a fronte di esami di routine o analisi effettuate per ragioni diverse.
Nella fase sintomatica della neoplasia, invece, la manifestazione più comune è una tosse persistente, che può peggiorare nel tempo. Il paziente affetto da tumore al polmone può accusare anche:
Altri segnali della malattia sono, inoltre:
Nel caso in cui, poi, il tumore evolva ulteriormente e sviluppi metastasi, le manifestazioni sintomatologiche dipendono dalla regione dell’organismo che è stata coinvolta. Le cellule cancerogene possono diffondersi attraverso le strutture di rivestimento dei polmoni, come la pleura, ai tessuti limitrofi. Possono anche raggiungere aree più distanti dalla sede di origine, tramite il flusso sanguigno o il sistema linfatico. Potenzialmente, quindi, in tutti gli organi possono svilupparsi metastasi:
- cervello
- fegato
- reni
- ossa
- cute.
I sintomi, in questo caso, si manifesteranno di conseguenza. In caso di metastasi al cervello, ad esempio, il paziente potrebbe accusare cefalea o vertigini. Nell’eventualità di metastasi presenti nel tessuto osseo, può comparire dolore osseo. O ancora, noduli a livello cutaneo in caso di metastasi alla pelle.
Come ci si accorge di avere un tumore al polmone? Diagnosi
Il tumore al polmone, nelle fasi iniziali, come detto, si può presentare in maniera asintomatica. È importante, quindi, contattare il proprio medico in presenza di sintomi sospetti e persistenti.
A quel punto, potranno essere prescritti degli esami e delle analisi di approfondimento per chiarire il quadro clinico del paziente. Tra gli esami strumentali per immagini più utilizzati per l’accertamento di un tumore al polmone c’è sicuramente la radiografia al torace. Possono essere prescritte anche PET e TAC. Tuttavia, per una diagnosi certa sono imprescindibili un esame bioptico su un campione di tessuto tumorale e le successive analisi istologiche.
Anche la broncoscopia può dare informazioni utili per l’accertamento delle condizioni cliniche del paziente. Questa consiste nel monitoraggio dell’interno dei bronchi tramite una sondina inserita con un tubicino attraverso la bocca.
La tempestività è un fattore determinante nella lotta ai tumori. Ecco perché una diagnosi precoce e corretta è un passo fondamentale quando si affronta qualsiasi forma di neoplasia.
Come si guarisce dal tumore al polmone?
I trattamenti per il tumore al polmone dipendono dal:
- forma di tumore
- stadio della malattia
- stato di salute generale del paziente.
Intervento chirurgico
Per quanto riguarda i tumori al polmone non a piccole cellule, si opta nella maggior parte dei casi per l’intervento chirurgico. Fanno eccezione i casi in cui si siano già formate metastasi in aree diverse e lontane dalla sede d’origine del tumore.
Quando si opta per la chirurgia, che in questi casi consiste nell’esportazione di porzioni di tessuto polmonare, è fondamentale valutare attentamente il quadro generale del paziente e le sue funzionalità polmonari. In questo modo è possibile scongiurare eventuali problemi respiratori post operatori.
Terapia farmacologica
Nei casi in cui l’opzione chirurgica non è praticabile, si ricorre a trattamenti radioterapici in combinazione con chemioterapia.
Le terapie farmacologiche, poi, sono riservate a quei pazienti già sottoposti a intervento chirurgico che hanno un alto rischio di recidiva o che sono già in una fase avanzata della malattia e hanno sviluppato metastasi.
La combinazione di chemio e radioterapia può essere utilizzata anche prima dell’intervento chirurgico per ridurre le dimensioni del tumore o dopo per eliminare le tracce residue.
Terapia a bersaglio molecolare
Tra le frontiere più recenti nella lotta ai tumori, ci sono le terapie a bersaglio molecolare che consistono nel colpire con inibitori i fattori di crescita coinvolti nella proliferazione delle cellule cancerogene.
Immunoterapia
Passi avanti nella lotta ai tumori ai polmoni sono stati fatti anche grazie all’utilizzo dell’immunoterapia. Essa consiste nell’interferire con il meccanismo utilizzato per impedire la stimolazione del nostro sistema di difesa e la conseguente attivazione delle cellule immunitarie da parte del tumore.
Trattamenti localizzati
In alcuni pazienti, è possibile localizzare il trattamento a specifiche aree facendo ricorso a:
- radioterapia stereotassica, somministrazione di alte dosi di radiazioni a specifici bersagli tumorali allo scopo di causarne la distruzione per necrosi tumorale
- ablazione con radiofrequenza, distruzione delle cellule tumorali attraverso il calore
- terapia fotodinamica, iniezione di un farmaco che viene attivato tramite la luce di un broncoscopio. Distrugge le cellule cancerogene
- terapia laser
Trattamenti per tumori a piccole cellule
Per quanto riguarda, invece, i tumori al polmone a piccole cellule, il trattamento più utilizzato è la chemioterapia. Questa scelta è legata al fatto che, al momento della diagnosi, il paziente presenta già metastasi in organi diversi dalla sede d’origine del tumore.
La radioterapia viene praticata in combinazione con la chemioterapia e dopo di essa per eliminare le cellule cancerogene rimaste. A differenza dei tumori non a piccole cellule, l'opzione chirurgica è assai meno praticata e viene riservata solo a casi specificatamente selezionati.
Tipo di Trattamento |
Descrizione |
Intervento chirurgico |
È impiegato nella maggior parte dei casi per i tumori al polmone non a piccole cellule, tranne in caso di metastasi. È fondamentale valutare il quadro generale del paziente e le funzionalità polmonari. |
Terapia farmacologica |
Si ricorre a radioterapia e chemioterapia quando l'opzione chirurgica non è praticabile, o per pazienti ad alto rischio di recidiva. La combinazione può essere utilizzata prima o dopo l'intervento. |
Terapia a bersaglio molecolare |
Consiste nell'uso di inibitori per colpire i fattori di crescita coinvolti nella proliferazione delle cellule cancerogene. |
Immunoterapia |
Interferisce con il meccanismo di stimolazione del sistema immunitario da parte del tumore, attivando le cellule immunitarie. |
Trattamenti localizzati |
È in grado di trattare specifiche aree tumorali. Include:
- radioterapia stereotassica
- ablazione con radiofrequenza
- terapia fotodinamica
- terapia laser.
|
Trattamenti per tumori a piccole cellule |
La chemioterapia è il trattamento principale, spesso in combinazione con la radioterapia. Si ricorre all'intervento chirurgico per casi selezionati. |
Quanto si può vivere con il tumore al polmone?
Il tasso di sopravvivenza, in caso di tumore al polmone, si attesta intorno al 70% se la neoplasia viene operata al primo stadio. Questa aumenta fino al 90% con diagnosi molto precoce.
Come si previene il tumore al polmone?
La diagnosi di tumore al polmone, come detto, avviene spesso quando la malattia è già a uno stadio avanzato. Per questa ragione, lo screening è uno strumento fondamentale per individuare il tumore a uno stadio iniziale che consenta di aumentare considerevolmente le possibilità di sconfiggere la malattia.
Altrettanto importante è evitare o smettere di fumare. Il fumo da sigaretta è, infatti, il principale fattore di rischio per il tumore al polmone. Come abbiamo visto, altri fattori che aumentano il rischio di ammalarsi possono essere legati alla professione. Basti pensare all’esposizione a metalli pesanti o altre sostanze che aumentano le probabilità di ammalarsi. Ecco perché la prevenzione passa anche dall’adozione di misure di protezione sul luogo di lavoro.
Infine, non c’è prevenzione senza l’adozione di stili di vita sani con una buona e corretta alimentazione e dal regolare esercizio fisico.