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L'asma allergica

A cura di
Marco
Baroni

L’asma allergica è una forma di asma provocata dalla reazione immunitaria ad allergeni. Come si manifesta e come può essere trattata?

Che cos’è l’asma allergica?

L’asma allergica è una forma di asma indotta dalla presenza di allergeni. Questi possono includere polline, polvere, peli di animali domestici, muffe o piante come graminacee e ulivo.

La risposta immunitaria a questi allergeni provoca l’infiammazione e l’irritazione delle vie aeree, in particolare dell’albero bronchiale.

Che differenza c'è tra asma bronchiale e asma allergica?

L’asma allergica è una tipologia di asma bronchiale, una malattia infiammatoria cronica respiratoria definita genericamente asma, che coinvolge in particolar modo i bronchi.

L’asma bronchiale può avere diverse cause scatenanti, dal fumo di tabacco all’inquinamento atmosferico, da infezioni virali e batteriche fino all’inalazione di sostanze chimiche. Si dice allergica quando, come si è visto, è provocata specificamente dal contatto – perlopiù per inalazione – con allergeni.

Come capire se si ha l'asma allergica?

L’asma allergica è caratterizzata da sintomi che possono variare in intensità. Quando sono particolarmente severi, arrivano a interrompere le normali attività quotidiane a causa della ridotta capacità di respirare liberamente. 

Possono presentarsi:

  • difficoltà respiratorie (dispnea)
  • fischio o sibilo durante l'espirazione
  • tosse secca e stizzosa che sfocia in crisi asmatica
  • espettorato denso e filante, specialmente di notte o al mattino presto
  • sensazione di oppressione toracica
  • disturbi del sonno
  • sforzo e affanno nel compiere movimenti quotidiani come salire le scale, camminare o persino parlare.

Quanto dura l'asma allergica?

Gli attacchi di asma allergica possono essere acuti o solo lievi e la loro frequenza è variabile. Si manifestano spesso o anche dopo lunghi intervalli di tempo tra un episodio e il successivo.

Come si diagnostica?

Per diagnosticare l'asma allergica è imprescindibile un'analisi della storia clinica del paziente, che tenga in considerazione il periodo di esposizione all’allergene, il tipo di lavoro svolto, la familiarità con allergie, le abitudini di vita e alimentari, la presenza di animali domestici, e dei sintomi accusati (insorgenza, periodicità, fattori scatenanti). Le informazioni raccolte durante l’anamnesi vengono contestualizzate poi con l’esecuzione di un esame obiettivo.

Il passo successivo è la somministrazione di alcuni esami diagnostici. Tra questi vi sono:

  • spirometria, che misura la capacità polmonare e la forza del flusso d'aria, fornendo indizi sulla presenza di ostruzioni nelle vie respiratorie
  • test di funzionalità respiratoria più sofisticati come la pletismografia, volta a rilevare il grado di ostruzione dei bronchi
  • test allergologici cutanei, come il prick test
  • esami del sangue per gli anticorpi IgE per identificare le immunoglobuline responsabili delle reazione allergica.

In alcuni casi, possono essere eseguiti anche esami più specifici come:

  • test di provocazione bronchiale per misurare la quantità di ossido nitrico nell'aria espirata e valutare così il livello di infiammazione
  • esami di imaging come radiografia e TAC al torace per rintracciare eventuali alterazioni a carico delle vie aeree
  • analisi dell’espettorato
  • emogasanalisi arteriosa, un esame ematico che consente di determinare i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue arterioso e l'acidità del sangue
  • misurazione del picco di flusso espiratorio.

Asma allergica: si può guarire?

L'asma allergica è una patologia che può durare a lungo, anche tutta la vita. Tuttavia, esistono numerosi trattamenti per gestirne i sintomi e migliorare significativamente la qualità della vita dei soggetti che ne sono affetti.

Come si fa a far passare l'asma?

Il trattamento dell'asma allergica dipende dalla severità della sintomatologia, dall’età del paziente, dalla durata del disturbo e dalla presenza di altre patologie che possono peggiorare la condizione.

La prima misura terapeutica è quella di evitare, per quanto possibile, gli allergeni responsabili delle crisi.

Più nello specifico, la cura del restringimento delle vie aeree causato dall’asma allergica è tipo farmacologico e prevede l’assunzione di:

  • corticosteroidi, per via sistemica o per inalazione, che aiutano ad attenuare l'infiammazione dell’apparato respiratorio
  • broncodilatatori, che rilassano i muscoli intorno alle vie aeree facilitando la respirazione
  • antileucotrienici, una categoria di farmaci antinfiammatori ad uso orale che possono alleviare efficacemente i sintomi dell'asma.

Un’ulteriore opzione di trattamento è la terapia di desensibilizzazione o immunoterapia allergene-specifica, attraverso la quale si cerca di ridurre gradualmente la sensibilità agli allergeni e limitare così la frequenza e l’intensità degli episodi acuti.

Consiste nell'introdurre sotto la lingua del paziente l'allergene verso cui si vuole aumentare la tolleranza. Questo processo inizia con una fase iniziale o di induzione, durante la quale la quantità dell'allergene viene incrementata in modo progressivo. Successivamente, nella fase di mantenimento, la dose massima che il paziente è in grado di tollerare viene somministrata da una a tre volte a settimana.

Solitamente, il trattamento si estende per un periodo di circa tre-quattro anni. I benefici di questa terapia desensibilizzante tendono a persistere a lungo termine, apportando un miglioramento notevole nella vita quotidiana dell'individuo.

Asma allergica: prevenzione

Cosa si può fare per prevenire l’asma allergica? Per ridurre il rischio di nuove crisi asmatiche, è cruciale adottare misure precauzionali al fine di minimizzare l'esposizione agli agenti sensibilizzanti.

Ecco alcuni accorgimenti che possono risultare utili:

  • fare una pulizia regolare degli ambienti in cui si sosta (casa, postazione di lavoro), prestando particolare attenzione alle superfici su cui tendono ad accumularsi gli allergeni, come lenzuola, divani, poltrone, tappeti, tendaggi e condizionatori
  • aerare bene le stanze, soprattutto in presenza di odori pesanti, fumo o vapori, e prendere misure sia per prevenire l’umidità eccessiva e la formazione di muffe sia per evitare un clima eccessivamente secco
  • utilizzare in modo corretto depuratori d’aria indoor
  • proteggere le vie respiratorie all'esterno ricorrendo all'utilizzo di una mascherina, in particolare in ambienti ad alto tasso di inquinamento come strade e quartieri congestionati dal traffico o zone industriali, e in aree verdi come prati e parchi, dove la concentrazione di allergeni naturali è maggiore
  • evitare il fumo di sigaretta
  • seguire un regime di alimentazione salutare ed equilibrata
  • mantenersi normopeso.