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Cardiomiopatia (disturbo del muscolo cardiaco)


La cardiomiopatia è uno stato morboso del tessuto muscolare del cuore, soprattutto per una patologia primaria o idiopatica del cuore

Che cos'è la cardiomiopatia?

Con il termine di cardiomiopatia si intende un disturbo a livello del muscolo cardiaco determinante un'alterazione di tipo anatomo-funzionale che provoca quindi una diminuzione nella capacità contrattile del cuore stesso.

Sintomi della cardiomiopatia

Questo tipo di disturbo può sia essere asintomatico, che presentare tipici sintomi specifici quali:

  • Dispnea: sia da sforzo che a riposo
  • Senso di stanchezza
  • Sincope
  • Edema alle gambe, piedi, anche, vene del collo e dell'addome
  • Dolore al torace che può peggiorare dopo un pasto
  • Battito irregolare

Differenti tipi di cardiomiopatia

Le cause di cardiomiopatia possono essere differenti, di seguito differenti tipi di questo disturbo:

  • Cardiomiopatia aritmogena, displasia aritmogena che riguarda il ventricolo destro. Patologia del muscolo cardiaco che è caratterizzata da delle anomalie strutturali e funzionali dovute alla sostituzione con tessuto adiposo o fibro-adiposo del tessuto miocardico
  • Cardiomiopatia congestizia idiopatica, forma che colpisce principalmente i giovani adulti. La prognosi è severa e nel 10% dei casi vi è una predisposizione familiare che generalmente si manifesta nella seconda o terza decade della vita
  • Cardiomiopatia da alcolismo, forma congestizia dovuta ad alcolismo cronico. Determina ingrandimento globale del cuore con ipertrofia miocardica irregolare e fibrosi interstiziale. Il danno miocardico nell’uomo può essere dovuto: 1) direttamente all’alcol; 2) a mancanza di tiamina; 3) a deficienza proteica; 4) a sovraccarico di volume; 5) a danno tossico aggiuntivo, per es. dovuto al cobalto (nella birra) o all’arsenico (nel vino)
  • C. da antracicline, cardiomiopatia congestizia con ingrandimento globale del cuore, causata dall’adriamicina e dalla daunorubicina. Insorge tipicamente circa 60 giorni dopo l’ultima dose
  • C. di Becker, componente miocardica della distrofia muscolare di tipo Becker
  • C. di Friedreich, frequente interessamento cardiaco nell’atassia di Friedreich. Insorge essenzialmente nei pazienti più giovani come cardiomiopatia congestizia con grave fibrosi interstiziale e modificazioni degenerative focali nel muscolo cardiaco
  • Cardiomiopatia da stress, detta anche sindrome di Takotsubo o sindrome del cuore infranto. Si tratta di di una sofferenza cardiaca temporanea che riproduce i sintomi dell'infarto e che deriva da una situazione stressante o emotivamente pesante vissuta dal paziente
  • Cardiomiopatia dilatativa, forma caratterizzata da dilatazione di uno o entrambi i ventricoli, con compromissione della loro funzione contrattile, cui consegue, in genere, un quadro di scompenso cardiaco
  • C. familiare, cardiomiopatia trasmessa ereditariamente negli individui della stessa famiglia, con carattere dominante mendeliano. È caratterizzata da ipertrofia muscolare con fibrosi, aritmia cardiaca e morte precoce
  • C. grassa, infiltrazione del grasso che circonda il cuore nei soggetti obesi
  • C. infiammatoria, cardiomiopatia che può essere provocata da malattie virali (poliomielite, morbillo, mononucleosi, epatite infettiva, encefalite, coriomeningite, influenza, ecc. ), batteriche (difterite, toxoplasmosi, tripanosomiasi, da trichinella e infezioni granulomatose)
  • C. nefropatica, forma conseguente a insufficienza renale
  • C. post-partum, cardiomiopatia congestizia con marcata dilatazione del cuore e insufficienza cardiaca biventricolare che si può sviluppare dagli ultimi mesi di gravidanza ai primi cinque mesi dopo il parto nelle donne pluripare che abbiano oltrepassato i 30 anni e a partire dalla terza gravidanza. È ad eziologia sconosciuta ed è più frequente nelle donne di colore nei climi caldi
  • C. tireotossica, patologia miocardica che si verifica in alcuni casi d’ipertiroidismo e provoca aritmia e insufficienza cardiaca
  • C. tossica, patologia del miocardio dovuta all’assunzione di veleni o tossine di vario tipo


Cos'è la cardiomiopatia ipertrofica?

  • Cardiomiopatia ipertrofica, cardiomiopatia ad eziologia sconosciuta, caratterizzata da estrema ipertrofia delle pareti ventricolari e del setto. Può provocare ostruzione del ventricolo sinistro e, in alcuni casi, del destro
  • Cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva, patologia del miocardio caratterizzata da ipertrofia con conseguente fibrosi, specie del ventricolo sinistro. L’eziologia è ignota e non provoca ostruzione al flusso sanguigno
  • C. ipertrofica ostruttiva, patologia miocardica caratterizzata da ipertrofia con conseguente fibrosi, in particolare del setto interventricolare. In questa forma l’ipertrofia del miocardio provoca ostruzione al flusso sanguigno in uscita dal ventricolo

Come diagnosticare una cardiomiopatia?

Per diagnosticare la cardiomiopatia il medico, dopo un esame obiettivo accurato affiancato da un'analisi approfondita della storia familiare e clinica del paziente, fa effettuere differenti esami di tipo non invasivo, quali:

  • Analisi del sangue
  • TAC, RX al torace, risonanza magnetica
  • Ecocardiogramma
  • Elettrocardiogramma
  • Test da sforzo

Qualora queste analisi non dovessero rivelare nulla si procederà con analisi invasive, quali:

  • Coronarografia
  • Biopsia miocardica

Come si cura la cardiomiopatia?

Un paziente affetto da cardiomiopatia non può guarire dal suo disturbo, ma unendo una terapia farmacologica all'impianto di dispositivi cardiaci, è possibile migliorare sia i sintomi che lo stile di vita di chi ne è affetto.

Prevenzione

  • Evitare di fumare
  • Astenersi dal consumo di droghe
  • Non bere alcolici
  • Mangiare sano e mantenere un peso corporeo nella norma praticando attività sportiva
  • Dormire e riposare

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)