La cisti tendinea è una borsa di liquido sinoviale che si forma in prossimità di un tendine e che tendenzialmente si trova in un numero limitato di articolazioni sinoviali
Che cos'è la cisti tendinea?
La cisti tendinea, anche conosciuta con il nome di cisti sinoviale è un rigonfiamento ripieno di liquido sinoviale che può interessare porzioni di articolazione (ganglio) o originare dai tendini (cisti tendinea propriamente detta).
In relazione alla posizione in cui nascono, questo tipo di cisti viene classificata con due nomenclature diverse:
- cisti artrogena (o ganglio artrogeno), se nasce nello spazio tra le due ossa che compongono l'articolazione
- cisti tendinea propriamente detta, se si origina dal tendine.
Il liquido sinoviale di cui sono composte queste cisti è un liquido che serve per la lubrificazione di un tipo particolare di articolazioni definite diartrosi (o articolazione sinoviale) e che, congiuntamente alle parti cartilaginee delle stesse, aiuta a limitare la frizione tra le parti ossee, i tendini e i legamenti, in modo da preservare la salute e la mobilità dell’articolazione.
Le cisti sinoviali si formano tipicamente su alcune porzioni del corpo specifiche, in particolare:
- cisti del dorso della mano
- cisti del polso, sia parte superiore, sia quella interna
- cisti del ginocchio
- cisti del piede.
Quali sono le cause
Le cause precise dell’insorgenza delle cisti tendinee sono parzialmente sconosciute. Al momento ci sono due scuole di pensiero. Da una parte si ritiene che la cisti sia una reazione anomala di un’articolazione o un tendine che hanno subito eventi traumatici o che sono stati sovraccaricati nel tempo.
Altri invece ritengono, e questa ipotesi al momento pare la più attendibile, che l’insorgenza delle cisti potrebbe essere il risultato di un difetto congenito a carico di una o più strutture dell’articolazione, come la guaina sinoviale del tendine o la capsula articolare.
Nella maggior parte dei casi esistono alcuni fattori di rischio, come:
- sesso femminile ed età (donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni)
- storico di traumi articolari
- presenza di patologie degenerative ed infiammatorie come artrite e osteoartrite (artrosi)
Sintomi correlati
Questo tipo di cisti appare come un oggetto rotondeggiante sottocutaneo. Solitamente non è particolarmente duro, in quanto ripieno di liquido. Essendo ancorato alla zona in cui insorge, non è mobile, pertanto non cambia posizione.
Può comparire in modo graduale o improvviso.
Non dà necessariamente luogo a sintomi accessori, specialmente se posizionato in un’area in cui la sua presenza non pregiudica la mobilità, come ad esempio sulla parte superiore del polso.
Tuttavia si possono dare casi in cui la posizione della cisti e le sue dimensioni provocano sintomatologia accessoria, per esempio nel caso in cui la cisti comprima le terminazioni del sistema nervoso periferico che passano nell’area.
Tra i possibili segni e complicazioni delle cisti sinoviali ci sono:
Diagnosi delle cisti sinoviali
Per la cura è necessaria una diagnosi, che nel caso di questa condizione è tuttavia piuttosto semplice. Le cisti sinoviali sono visibili a occhio nudo e normalmente è sufficiente l’esame obiettivo.
Il processo diagnostico prevede comunque un’anamnesi, o raccolta dei dati anamnestici, durante la quale il medico registra dettagliatamente le informazioni relative alla comparsa della cisti, ad eventuali sintomi accessori e anche alla presenza o meno di conclamate patologie degenerative del tessuto osseo, come l’artrosi.
Successivamente il paziente viene visitato e la cisti ispezionata dal medico che ne constaterà la posizione e la consistenza. Per avere la totale certezza della diagnosi, e nei casi di artrosi, o nell’eventualità che il paziente lamenti sintomatologia concomitante non congrua, cioè non riconducibile alla sola presenza di una cisti tendinea, vengono richiesti esami accessori.
In questo modo si può avere la certezza che si tratti effettivamente di cisti tendinee e non di qualcos'altro, nonostante le possibilità di confusione con altre patologie o condizioni siano davvero minime.
Tuttavia, neoplasie (tumori) o metastasi ossee possono dare origine a formazioni che potrebbero essere confuse con delle cisti, motivo per cui in sede di diagnosi possono venire richiesti esami aggiuntivi, oltre all’ecografia e all’aspirazione del liquido sinoviale.
Tra gli accertamenti successivi all’esame obiettivo che il medico potrebbe prescrivere ci sono:
Come si curano le cisti tendinee
Tendenzialmente le cisti tendinee che non presentano sintomatologia non vengono trattate a meno che il paziente non lo richieda per motivi estetici.
Nel caso di sintomi invece, le opzioni terapeutiche per il trattamento di una cisti sono essenzialmente tre:
- intervento chirurgico con asportazione della cisti
- aspirazione del liquido sinoviale fino allo sgonfiamento della sacca
- immobilizzazione dell’area per favorire il riassorbimento della cisti in modo spontaneo
Il funzionamento delle terapie conservative, cioè l’aspirazione del liquido e l’immobilizzazione, dipende da circostanze individuali. Non sono rari i casi in cui queste due opzioni si concludano con un nulla di fatto e le cisti si riformino.
Delle tre opzioni, la rimozione chirurgica della cisti, in cui l’intervento avviene solitamente in day hospital con anestesia locale, è quella che maggiormente garantisce l’assenza di recidive.
A seconda della posizione, il chirurgo può optare per un’intervento a campo aperto o per uno in artroscopia.
Data l’assenza di un consenso sulle cause, le cisti tendinee non sono al momento prevenibili.