Che cosa si intende con debolezza muscolare
Quando si parla di debolezza muscolare si intende evidentemente una ridotta o assente capacità del muscolo o dei muscoli di esprimere la forza che viene loro richiesta nel momento specifico, ma anche uno stato generale di affaticamento che non sempre è giustificato da allenamento o sforzi prolungati.
Il termine è insomma molto generico e può indicare di fatto diverse condizioni.
La prima distinzione da fare è quella tra:
- affaticamento muscolare centrale
- affaticamento muscolare periferico
Nel primo caso il problema di mobilità dell’apparato muscolare ha origine nel sistema nervoso centrale, quindi nell’encefalo e nel midollo spinale. Può essere evidentemente causato da vari problemi di natura diversa.
Nel secondo invece la difficoltà motoria nasce a livello del sistema nervoso periferico e delle fibre muscolari vere e proprie, in altre parole colpisce i muscoli della parte del corpo interessata dalla debolezza.
Anche in questo caso c’è una notevole varietà eziologica che può portare alla condizione.
Cosa porta debolezza muscolare?
Come anticipato le cause di un affaticamento o ipostenia muscolare sono molto varie. Da un punto di vista statistico o epidemiologico nella maggior parte dei casi non si tratta di condizioni patologiche, bensì della conseguenza di attività fisica prolungata oltre le normali capacità dell’individuo.
In ogni caso possiamo dividere le cause della debolezza muscolare in alcune macro categorie:
- debolezza dovuta a mancanza di utilizzo del o dei muscoli in questione
- debolezza dovuta ad allenamento, sforzo o in generale ad uso anormale ed eccessivo
- debolezza dovuta a squilibri nutrizionali o mancanza di riposo
- debolezza patologica che risulta da malattie neurodegenerative, metaboliche o altro.
Va premesso che le categorie elencate sopra sono un compromesso linguistico, in quanto in medicina verrebbero analizzate e usate per la classificazione categorie basate sul funzionamento a livello neurologico della muscolatura.
Inoltre bisogna precisare che c’è differenza tra una debolezza muscolare che colpisce improvvisamente o gradualmente.
In ogni caso tra le cause principali che possono portare ad una forma più o meno grave di affaticamento e debolezza muscolare abbiamo:
- sviluppo del muscolo inferiore alla norma a causa di inattività prolungata (per esempio a seguito di fratture ossee)
- attività fisica molto intensa, prolungata e superiore alle capacità dell’individuo
- neuropatie localizzate, che riguardano cioè solo il nervo responsabile del movimento di un determinato muscolo
- radicolopatie, cioè problemi alle radici dei nervi che si irradiano dalla colonna vertebrale (dovute per esempio a ernia discale)
- disturbi neuromuscolari come distrofia muscolare, sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica
- ictus, ischemie o emorragie cerebrali
- squilibri nutrizionali, come la mancanza di calcio o di magnesio (ipocalcemia e ipomagnesemia)
- denutrizione dovuta a digiuno prolungato, allattamento etc
- miastenia gravis, una malattia autoimmune piuttosto rara
- sindrome di Guillain-Barré
- infezioni virali e batteriche, come la febbre reumatica, la poliomelite etc
- processi degenerativi, come la sarcopenia dovuta a sua volta al non uso o all’invecchiamento
- ipertiroidismo
- sindrome di Cushing.
Anche l’abuso di sostanze come alcol e droghe o alcune terapie farmacologiche possono avere come risultato una solitamente temporanea debolezza muscolare.
Debolezza muscolare, sintomi e segni accessori
L’affaticamento muscolare di per sé è una condizione sintomatica. Può presentarsi tuttavia accompagnata da altri sintomi associati, che risultano utili in fase anamnestica per effettuare una diagnosi completa.
La sintomatologia accessoria è evidentemente molto varia, in conseguenza della varietà delle possibili eziologie dell’affaticamento.
Tra i principali sintomi che accompagnano l’ipostenia muscolare e che indicano problemi che possono anche essere potenzialmente gravi troviamo:
- difficoltà di deambulazione e grave perdita di equilibrio
- problemi al mantenimento della postura eretta in statica o in dinamica
- parestesia, cioè sensibilità alterata con presenza di formicolio alle estremità del corpo
- ipoestesia o anestesia, cioè riduzione o perdita completa della sensibilità tattile superficiale e profonda
- paresi facciale
- stato confusionale
- respiro faticoso o dispnea
- dolori muscolari generalizzati
- sonnolenza
- mal di testa persistente
- dolore notturno ingravescente
- crampi notturni e/o eccessivamente frequenti dopo attività quotidiane leggere.
La lista non è esaustiva, e non va considerata come tale. Si raccomanda in caso di comparsa improvvisa e apparentemente immotivata di debolezza muscolare localizzata o diffusa che sia, di rivolgersi tempestivamente al professionista sanitario adeguato, specialmente in presenza di sintomi neurologici gravi ed insorgenza improvvisa di perdita di funzione motoria.
Diagnosi e terapia
La diagnosi per la debolezza muscolare procede solitamente dalle tre fasi canoniche:
- anamnesi
- esame obiettivo
- esami specifici
Durante l'anamnesi e l’esame obiettivo il fisioterapista o il medico verifica i sintomi, la loro gravità, valuta le circostanze della loro insorgenza.
Durante una visita per astenia muscolare, a discrezione del professionista, su può procedere anche ad una valutazione della gravità della debolezza stessa.
Esiste infatti una specifica scala, che va da 0 a 5, con cui è possible valutare la gravità dello stato dei muscoli, e in cui 0 indica incapacità contrattile totale e 5 indica funzionalità normale.
Gli esami specifici possono includere diagnostica per immagini (TAC, risonanza magnetica, radiografia), esami del sangue o altri esami clinici volti a dissipare ogni dubbio e ad individuare la causa ultima della condizione.
La terapia dipende naturalmente dalle ragioni sottostanti la debolezza muscolare e può essere conservativa, farmacologica, dietologica o anche chirurgica.
Nel caso di malattie degenerative attualmente senza cura come la distrofia muscolare, la SLA e la sclerosi multipla, sono solitamente usati approcci multidisciplinari, che comprendono l’uso di farmaci e l’intervento del fisioterapista.
Se invece il problema è meramente la mancanza di uso della muscolatura, per frattura o sedentarietà, l’esercizio terapeutico somministrato dal fisioterapista ed il ritorno graduale ad un attività fisica controllata sono le soluzioni terapeutiche più indicate.
Da ultimo vale la pena notare che la sarcopenia, che causa debolezza muscolare, se dovuta a problemi metabolici o a invecchiamento, può essere contrastata con la corretta alimentazione e con un programma di allenamento di forza e resistenza per sviluppare l’ipertrofia ed endurance muscolare, adatto alle esigenze e all’età del paziente.