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Diastema: che cos’è e come risolverlo

A cura di
Massimo
Saita

Il diastema è lo spazio vuoto tra due denti, spesso gli incisivi superiori: un piccolo difetto estetico (o una semplice caratteristica) che si può risolvere in diversi modi. Ecco quali

Che cos'è il diastema?

La fessura tra due denti che interessa di frequente i due incisivi superiori (ma non solo) si chiama diastema. Un difetto della dentatura piuttosto diffuso (è presente nel 20% della popolazione adulta) e che, nella maggior parte dei casi, non determina problemi di salute. Per risolverlo, il metodo più diffuso consiste nell’applicazione di un apparecchio ortodontico.

Che cos'è il diastema?

Il diastema è una fessura piuttosto pronunciata tra due denti, solitamente tra due incisivi. Questo spazio vuoto può essere naturale o può essere causato da diverse condizioni dentali o dalla mancanza di alcuni denti. In ogni caso, non è una patologia, né una condizione che causa particolari problemi, nella maggior parte dei casi. Piuttosto, il diastema può essere considerato un piccolo problema estetico, o una semplice caratteristica personale.

Perché si crea lo spazio tra i denti?

Il diastema dentale può crearsi quando il rapporto tra la dimensione della mascella e dei denti è impari. All’opposto di quanto accade in presenza di sovraffollamento dentale, qui abbiamo un’arcata dentaria troppo lunga in relazione alla dimensione dei denti, che non riescono a riempire tutto lo spazio a disposizione. Così, restano degli spazi vuoti tra due o più denti: i diastemi.

Un’altra possibile causa è da ricercare nello spessore e nella lunghezza del frenulo gengivale, anche conosciuto come frenulo labiale: la sottile membrana di tessuto che collega la gengiva o il labbro alla mucosa della bocca. Quando questa membrana è pronunciata o presenta una attaccatura bassa, essa può ostacolare l’avvicinamento spontaneo degli incisivi.

Anche la presenza di cisti dentali follicolari o radicolari, così come di uno sviluppo limitato (o assente) degli incisivi laterali può causare la formazione di diastemi.

Infine, il diastema nei bambini piccoli può essere incentivato dall’abitudine di succhiarsi il pollice o di premere sui denti con la lingua. In questo caso parliamo però di diastemi nei denti da latte, dunque di una situazione provvisoria. Anzi, un maggiore spazio aiuterà la corretta fuoriuscita dei denti permanenti.

Come si risolve il diastema?

In primo luogo, nella maggior parte dei casi risolvere il diastema non è necessario: si tratta di una scelta dettata dall’estetica oppure da un fastidio nella masticazione (il cibo può restare incastrato nella fessura). In caso di dubbio è opportuno parlarne con il dentista che effettuerà una valutazione precisa del caso e stabilirà l’eventuale trattamento.

Il trattamento più diffuso consiste in un intervento ortodontico per allineare i denti tramite l’applicazione di un apparecchio fisso o mobile. Oggi esistono mascherine e apparecchi trasparenti praticamente invisibili (detti allineatori dentali), utili anche a questo scopo.

Esiste anche un trattamento riempitivo che, tramite l’applicazione di faccette in porcellana o ceramica, consente di ampliare la dimensione dei denti. Questo metodo si utilizza anche in caso di denti rotti o scheggiati, oltre che in presenza di diastemi di ampiezza superiore al millimetro.

Se la causa del diastema è legata al frenulo, si può intervenire con un piccolo intervento chirurgico che consiste nel taglio del frenulo e nella sua ricollocazione in una posizione corretta. Nei bambini questa procedura determina la chiusura diretta del diastema, mentre negli adulti occorre anche applicare l’apparecchio.

Quanto tempo per chiudere un diastema?

Il tempo necessario per chiudere un diastema varia in base a diversi fattori, come l’età del paziente e la sua specifica situazione dentale. In generale, tramite l’applicazione di un apparecchio ortodontico, il diastema può chiudersi in un lasso di tempo che va dai sei mesi ai due anni.