Cosa si intende per dolore all’anca
L’espressione dolore all’anca, ovvero coxalgia, è un modo comune di definire una condizione dolorosa che colpisce l’area del bacino e dell’articolazione coxofemorale.
Quest’ultima è l’articolazione formata dalle ossa del bacino, dalla parte superiore del femore (testa del femore) e dai muscoli, legamenti, tendini e cartilagini corrispondenti.
La coxalgia può essere localizzata in vari punti di questa grande articolazione, avere alcuni sintomi ad essa correlati, ed essere causata da diverse condizioni di natura infiammatoria, degenerativa, traumatica o anche neoplastica.
In generale si manifesta come un dolore localizzato, che può essere più acuto durante un il movimento, sotto sforzo o quando il paziente sta in piedi.
Cause del dolore all'anca
Le cause della coxalgia sono di varia natura, come già detto, in particolare si può sviluppare una sensazione dolorosa a seguito di:
Tra le cause più comuni di dolore all’anca ci sono:
- una frattura delle ossa dell’articolazione
- l’artrosi dell’anca, detta coxartrosi
- vari tipi di artrite, come l’artrite reumatoide e l’artrite settica
- lesioni ai legamenti
- lesioni ai tendini
- tendiniti, specialmente quella del muscolo medio del gluteo
- trocanterite o borsite trocanterica, che colpisce un porzione del femore, appena sotto la testa dello stesso
- lesioni della cartilagine articolare, specialmente del labbro acetabolare, con conseguente frizione tra testa del femore e acetabolo, la parte del bacino che alloggia la testa del femore, condizione definita conflitto femoro-acetabolare
- osteomielite, un’infezione delle ossa e del midollo
- la borsite dell’ileo psoas
- la sciatalgia, che è un’infiammazione del nervo sciatico, che causa dolore diffuso lungo il percorso del nervo, e quindi anche nei pressi dell’anca
- la meralgia parestesica, una condizione neurologica che interessa un nervo della coscia
- tumori ossei nell’area.
Le cause di cui sopra poi hanno a loro volta alcuni fattori di rischio che possono risultare in una maggiore o minore possibilità di sviluppare una coxalgia ad esse legata.
Per esempio l’obesità può facilmente causare un maggiore sovraccarico di tutte le strutture che servono a sostenere il corpo, tra cui evidentemente anche l’anca. E questo potrebbe essere causa di usura e conseguente dolore.
Quando il dolore all'anca deve preoccupare?
In generale ci si deve preoccupare del dolore all’anca solo in alcuni casi. Se la coxalgia non è particolarmente invalidante, non risulta cioè particolarmente dolorosa, può essere che si tratti di un stato di infiammazione temporanea che si risolverà da solo con il riposo.
Diversamente, se il dolore:
- persiste o aumenta col tempo
- è il risultato di un evento traumatico
- rende il paziente parzialmente o completamente incapace di muoversi normalmente
- è accompagnato da altri sintomi, apparentemente slegati
è senza dubbio meglio rivolgersi ad un medico per un’accurata diagnosi.
Tra i sintomi accessori a cui fare attenzione segnaliamo:
La lista non è esaustiva, si consiglia pertanto di rivolgersi ad un medico nel caso in cui qualsiasi altro sintomo non apparentemente correlato all’articolazione si presenti in stretta concomitanza con la coxalgia.
Diagnosi e terapia
Per la diagnosi la prassi è quella della cosiddetta diagnosi differenziale, un processo diagnostico che è teso ad eliminare le possibili cause una ad una, fino a rimanere con quella definitiva, e che si rende necessario nei casi in cui una condizione abbia un’eziologia potenzialmente varia.
Si parte solitamente con la raccolta dei dati anamnestici o anamnesi. Questo altro non è che un colloquio tra paziente e medico, in cui quest’ultimo si accerta della gravità dei sintomi lamentati dal paziente e ne verifica l’insorgenza e le circostanze.
Si prosegue poi con l’esame obiettivo, che è la visita medica vera e propria, in cui lo specialista effettua alcune manovre e test clinici per verificare personalmente la sintomatologia lamentata ed eventuali sintomi accessori.
La diagnosi completa può avvenire però solo con esami specifici dell’area. In particolare sono utili esami di diagnostica per immagini come:
In caso di sospette neoplasie, possono essere ordinati anche altri esami, come gli esami del sangue.
L’approccio terapeutico non può che dipendere dalla diagnosi. Si può trattare di semplice riposo, con magari la prescrizione di farmaci antinfiammatori o analgesici, fino alla necessità di un intervento chirurgico per l’inserimento di una protesi all’anca.