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Dolore al calcagno: cause, sintomi e rimedi


Il dolore al calcagno è un fastidio al tallone causato da infiammazioni, stress o lesioni. Può richiedere riposo, fisioterapia o plantari ortopedici.

Che cos'è il dolore al calcagno

Il dolore al calcagno è un fastidio o una sensazione dolorosa localizzata nel tallone, che può essere causata da diverse condizioni.

Il trattamento varia a seconda della causa e può includere riposo, fisioterapia, plantari ortopedici o terapie antinfiammatorie.

Cause del dolore al calcagno

Il calcagno è l’osso del tallone e funge da ammortizzatore per l’intero peso corporeo. Il dolore in questa zona può avere varie cause, che includono condizioni ortopediche e altre patologie.

Fascite plantare

La fascite plantare è una delle cause più frequenti di dolore al calcagno. Si tratta di un'infiammazione della fascia plantare, una banda fibrosa che collega il tallone alle dita dei piedi.

Questa condizione è spesso associata a un sovraccarico, che può derivare da attività fisica intensa, dall'uso di calzature inadatte o da una postura errata. Chi pratica sport come la corsa o il jogging, chi è obeso o chi trascorre molte ore in piedi è maggiormente a rischio.

Spina calcaneare

La spina calcaneare è un'altra causa comune. Si tratta di una protuberanza ossea che si forma nel punto in cui la fascia plantare si collega al calcagno. Questo sperone osseo non sempre causa dolore, ma quando lo fa, è solitamente il risultato di un’irritazione costante della fascia plantare.

Tendinite d'Achille

La tendinite d'Achille colpisce il tendine d'Achille che collega i muscoli del polpaccio al calcagno. Questa condizione si manifesta con dolore nella parte posteriore del tallone, in particolare al risveglio o dopo lunghe attività fisiche. Gli sportivi, specialmente i runner, sono più soggetti a questa problematica.

Sindrome del tunnel tarsale

La sindrome del tunnel tarsale è una condizione meno comune ma significativa. Consiste nella compressione del nervo tibiale all’interno del tunnel tarsale, portando a dolore, formicolio e intorpidimento lungo il calcagno e sotto il piede.

Atrofia del cuscinetto adiposo plantare

L'atrofia del cuscinetto adiposo plantare è caratterizzata dalla riduzione dello strato di grasso che ammortizza il calcagno. Questa condizione può causare dolore durante l’impatto con il suolo, specialmente in chi cammina scalzo su superfici rigide.

Altre cause

Oltre a queste, esistono vari altri motivi che possono dar luogo a dolore al calcagno, tra cui:

  • Malattia di Sever, un problema di crescita che interessa i bambini.
  • Artriti, come l'artrite reumatoide o la gotta, che possono infiammare il calcagno.
  • Borsiti, infiammazione delle borse situate vicino al calcagno.
  • Fratture da stress, che si sviluppano spesso negli atleti.

Sintomi del dolore al calcagno

I sintomi variano a seconda della causa e possono manifestarsi in modi diversi. Il dolore può essere acuto o sordo, persistente o intermittente, e può peggiorare o migliorare con il movimento. I seguenti segni sono comuni:

  • Dolore al risveglio: spesso associato alla fascite plantare, il dolore è più acuto al mattino quando si mettono i piedi a terra.
  • Dolore a riposo: alcuni condizioni, come la sindrome del tunnel tarsale, possono causare dolore anche in stato di riposo.
  • Dolore dietro il calcagno: comune nella tendinite d'Achille, specialmente dopo un'attività fisica intensa.
  • Dolore laterale: può verificarsi in caso di compressione nervosa o problemi strutturali dovuti ad appoggio errato del piede.
  • Gonfiore e rigidità: spesso presenti con l'infiammazione locale, possono peggiorare il disagio e limitare la mobilità.

Complicazioni del dolore al calcagno

Il dolore al calcagno, se ignorato, può portare a una serie di complicazioni. Il compenso posturale per evitare il dolore può causare:

  • Sforzo eccessivo su ginocchia, anca e schiena, portando a dolori articolari aggiuntivi.
  • Zoppia cronica: un'andatura alterata può diventare permanente, con implicazioni sulla mobilità generale.
  • Infiammazione cronica: non trattare tempestivamente il dolore può cronicizzare l'infiammazione, rendendo più difficile la cura.

Quando consultare un medico

È importante contattare il medico se:

  • Il dolore è severo e persistente nonostante il riposo.
  • Si verificano gonfiori, arrossamenti o calore nell'area interessata.
  • La capacità di camminare è compromessa.
  • Sono presenti sintomi neurologici come intorpidimento o formicolio.

Un intervento medico tempestivo può prevenire complicazioni gravi e assicurare un trattamento efficace.

Modalità diagnostiche

Oltre all'anamnesi e all'esame obiettivo, i medici possono avvalersi di test di imaging per una diagnosi precisa del dolore al calcagno. Questi test includono:

  • Radiografia: utile per visualizzare le strutture ossee del piede e individuare la presenza di spine calcaneare o fratture ossee.
  • Ecografia: rivela dettagli sui tessuti molli come tendini e legamenti, identificando infiammazioni o lesioni.
  • Risonanza magnetica: fornisce immagini dettagliate dei tessuti molli e ossei, aiutando a individuare patologie più complesse che coinvolgono il calcagno.

Queste tecniche sono spesso utilizzate per confermare una diagnosi preliminare e pianificare il trattamento ottimale.

Rimedi efficaci per il dolore al calcagno

Identificare i rimedi appropriati per il dolore al calcagno è essenziale per alleviare i sintomi e prevenire complicazioni future. A seconda della causa e della gravità, i trattamenti possono variare, includendo approcci terapeutici sia conservativi sia più invasivi, se necessario.

Terapia Conservativa

 

  1. Riposo del piede. Il riposo è spesso il primo passo per ridurre il dolore, specialmente in caso di infiammazione acuta. Questo implica evitare attività che possono peggiorare i sintomi, come camminate lunghe o stare in piedi per periodi prolungati. Mantenere il piede a riposo aiuta a ridurre lo stress sul calcagno, diminuendo potenzialmente il dolore sia quando ci si alza al mattino sia durante il riposo.
  2. Ghiaccio e terapie anti-infiammatorie. Applicare impacchi freddi sul calcagno più volte al giorno per circa 15-20 minuti può aiutare a ridurre l'infiammazione e il dolore. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono anche essere utili per gestire il dolore e l'infiammazione. Tuttavia, è importante consultare il medico prima di iniziare qualsiasi terapia farmacologica.
  3. Esercizi di stretching. Gli esercizi di stretching per il polpaccio e la fascia plantare possono alleviare la tensione sulla parte posteriore del tallone e sono particolarmente benefici per condizioni come la fascite plantare e la tendinite d'Achille. Fare stretching regolare migliora la flessibilità e riduce il rischio di ulteriori lesioni.
  4. Uso di ortesi e plantari. L'uso di plantari ortopedici può offrire supporto e ammortizzazione aggiuntivi, riducendo la pressione sul calcagno. I plantari possono essere particolarmente utili per chi soffre di piede piatto o iperpronazione.
  5. Cambio di calzature. Indossare scarpe adeguate è fondamentale. Le scarpe con un buon arco plantare e ammortizzazione riducono l'impatto sul calcagno durante la camminata e la corsa. Evitare scarpe usurate o con un supporto inadeguato è essenziale per prevenire ulteriori danni.
  6. Terapia fisica. Oltre a esercizi specifici, la fisioterapia può includere tecniche come il massaggio e la terapia manuale per migliorare la circolazione e ridurre la rigidità.

Interventi più avanzati

Quando le terapie conservative non portano a un sollievo adeguato dal dolore, il medico potrebbe suggerire opzioni più avanzate:

  1. Infiltrazioni di corticosteroidi. Queste possono aiutare a ridurre l'infiammazione in aree particolarmente problematiche, anche se sono generalmente riservate a casi specifici per evitare effetti collaterali significativi.
  2. Terapie con onde d'urto. Le onde d'urto possono essere efficaci nel trattare condizioni croniche come la fascite plantare, stimolando la guarigione e riducendo il dolore senza necessità di intervento invasivo.
  3. Chirurgia. Nelle situazioni più gravi, come una spina calcaneare persistente o una lesione complessa del tendine d'Achille, la chirurgia può essere considerata. Tuttavia, questa decisione viene solitamente presa dopo che tutte le altre opzioni sono state esplorate senza aver risolto la condizione clinica.

Prognosi e tempi di recupero

La prognosi del dolore al calcagno dipende strettamente dalla causa sottostante e dalla rapidità nel trattamento.

Nella maggior parte dei casi, se trattati adeguatamente, i pazienti possono aspettarsi una riduzione del dolore e un ritorno alle normali attività. I tempi di recupero variano:

  • Affezioni lievi: come microtraumi o infiammazione, possono risolversi in poche settimane con il riposo e la riabilitazione.
  • Condizioni più gravi: come la rottura del tendine d’Achille, richiedono un periodo di guarigione più lungo che può durare diversi mesi.

Intervenire tempestivamente e adottare una terapia adeguata è cruciale per migliorare l'esito e prevenire la cronicità dei sintomi.

Prevenzione del dolore al calcagno

Prevenire il dolore al calcagno richiede un approccio olistico che coinvolge il mantenimento della salute generale del piede:

  • Mantienere un peso corporeo sano: ridurre il carico eccessivo sui piedi può prevenire molte condizioni dolorose.
  • Indossare scarpe adeguate: scegliere calzature con un buon supporto e ammortizzazione, evitando tacchi alti e suole piatte per periodi prolungati.
  • Eseguire stretching regolare: mantienere i tendini e i muscoli flessibili per prevenire l'accumulo di stress.
  • Fare attività fisica regolare: assicurarso che l'esercizio sia sicuro e bilanciato, evitando sovraccarichi inutili sui piedi.
  • Consultare il medico per problemi ricorrenti: se il dolore persiste o peggiora, è bene consultare sempre un professionista per ricevere una diagnosi e un piano di trattamento adeguati.

Questo approccio multidimensionale assicurerà che il dolore al calcagno sia gestito efficacemente, migliorando il benessere generale e riducendo il rischio di recidive.