Che cos’è il melasma?
Con il termine melasma ci si riferisce alle chiazze brunastre (iperpigmentazioni) che si trovano a livello della cute nelle aree fotoesposte. Queste chiazze, che compaiono specialmente sul viso, sono causate da un accumulo eccessivo di melanina.
Questo disturbo, determinato da un’alterazione del processo di sintesi, è maggiormente frequente nelle donne, ma non comporta conseguenze a livello patologico.
Le lesioni, dalla forma spesso irregolare, si localizzano:
- sulla fronte
- sulle guance
- sul labbro superiore
- sul mento o sulle porzioni laterali e inferiori del volto
- più raramente a livello del collo e degli arti superiori
Cosa causa il melasma?
Il melasma è un disturbo che colpisce per lo più la popolazione femminile e le cause reali di tale inestetismo sono ancora sconosciute, nonostante siano state fatte diverse ipotesi.
Si pensa che gli ormoni sessuali (estrogeni), dopo un’esposizione al sole, provochino nella cute un aumento dell’attività dei melanociti (cellule dendritiche che fanno parte dello strato basale dell’epidermide) con una conseguente eccessiva produzione di melanina (pigmento cutaneo).
A sostenere questa teoria vi è la consapevolezza che il melasma possa insorgere sia durante la gravidanza (durante la gestazione, infatti, l'ipofisi è in grado di produrre in maggior quantità uno specifico ormone iperpigmentante e in questo caso si parla di cloasma gravidico o maschera gravidica che tendenzialmente compare durante il quarto - quinto mese di gravidanza) sia con l'utilizzo della pillola anticoncezionale.
Altri fattori che determinano la comparsa del melasma riguardano l'utilizzo di cosmetici profumati e l’assunzione di determinati farmaci. Sembra, inoltre, che anche stress e problemi tiroidei siano tra i fattori scatenanti questo disturbo.
Anche la predisposizione genetica potrebbe essere tra i fattori che scatenano la comparsa di questo inestetismo: individui che in famiglia presentano già casi di melasma hanno più probabilità di riscontrarlo nel corso della loro vita.
Oltre ai fattori già nominati, anche l’esposizione al sole e ai raggi uv stimola ulteriormente la produzione di melanina, influenzando quindi l’intensità dell’iperpigmentazione. Questo disturbo risulta attenuato nei mesi invernali, dove il colore delle macchie appare meno evidente che in estate, ma avendo carattere cronico risulta difficile possa scomparire del tutto.
Qual è l’incidenza del melasma?
Il melasma è un disturbo prettamente femminile che viene riscontrato sia nelle giovani donne che in quelle in dolce attesa, ma nel 10% dei casi è un disturbo riscontrabile anche nei pazienti di genere maschile. Questo disturbo si presenta anche:
- in uomini dalla cute scura, ma non si esclude possa presentarsi anche in quelli dalla pelle estremamente chiara
- in coloro che trascorrono molto tempo al sole e sono maggiormente inclini a presentare questo disturbo
- in chi è affetto da malattie autoimmuni alla tiroide
- in chi assume farmaci che rendono la cute più sensibile agli effetti del sole
Come si diagnostica il melasma?
Il melasma può essere diagnosticato durante una visita medica, nella quale lo specialista, utilizzando la lampada Woods, può differenziare l’iperpigmentazione da altre patologie della cute.
Quanto dura il melasma?
Questo disturbo può, sia avere una durata di alcuni anni, sia diventare permanente, risultando anche decisamente evidente.
È anche possibile che le macchie vadano ad attenuarsi in maniera spontanea una volta terminata l’assunzione della pillola contraccettiva o dopo il parto.
Come eliminare le macchie di melasma?
Il trattamento per evitare un peggioramento del melasma si basa sull'utilizzo di una crema solare con un fattore di protezione che sia pari o superiore a 30 e di indumenti protettivi indossati soprattutto nelle ore più calde evitando in questo modo l’esposizione diretta ai raggi solari.
La terapia per eliminare le macchie di melasma è efficace soprattutto nel caso in cui l’iperpigmentazione interessi gli strati cutanei superficiali e si basa sull’utilizzo di prodotti topici (quali le creme sbiancanti), tossici per le cellule che producono la melanina, come:
- l’idrochinone (utilizzato esclusivamente sotto indicazione del medico perché un uso prolungato può determinare un’iperpigmentazione permanente)
- l’acido kojico (o acido cogico)
- la tretinoina
- un corticosteroide
In alternativa a questi tipi di trattamento si può ricorrere anche a:
- Peeling chimici, con acido glicolico e acido tricloroacetico
- E all'utilizzo di alcuni trattamenti laser particolari
I pazienti che hanno effettuato questi trattamenti, devono proteggersi con particolare attenzione dal sole per evitare un ritorno dell’iperpigmentazione nelle aree trattate.
Consigli utili per il melasma?
Seguendo le indicazioni del dermatologo, il trattamento del melasma può portare a notevoli miglioramenti. I consigli dell’esperto puntano tendenzialmente all’adozione di alcuni accorgimenti:
- è opportuno applicare, durante tutto l’anno, una costante foto-protezione utilizzando creme solari con fattore di protezione 50+, e questo considerando quanto l’esposizione solare incida sul peggioramento del disturbo in analisi
- è assolutamente necessario indossare indumenti protettivi come occhiali da sole e cappelli per proteggersi dai raggi uv
- attenzione all’uso di prodotti cosmetici, è consigliabile che siano di alta qualità e indicati per le pelli più sensibili
- nelle zone in cui si manifesta il melasma o il cloasma sarebbe opportuno evitare di effettuare cerette. Questa modalità di rimozione di peli tende infatti a infiammare la cute e a predisporre la comparsa di iperpigmentazione