Che cosa si intende per ipersonnia
L’ipersonnia è una condizione per la quale l’individuo si trova in uno stato di sonnolenza continua durante il giorno, indipendentemente dalla quantità di sonno.
Poiché ci sono varie cause che possono concorrere a provocare questa condizione, sarebbe più corretto parlare di ipersonnie, al plurale, distinguendole per l’origine eziologica.
In generale però si può parlare di due macrotipi di ipersonnia:
- l’ipersonnia primaria, che è una condizione patologica a sé, causata da ragioni idiopatiche (sconosciute), o associata alla narcolessia
- l’ipersonnia secondaria, che invece è associata all’uso di farmaci, o causata da altre condizioni mediche concomitanti
La sintomatologia è generalmente legata alla mancanza di riposo e quindi comporta stanchezza, affaticamento, problemi di concentrazione e cognitivi.
Ipersonnia, sintomi e segni
Il sintomo principale dell’ipersonnia è la continua sonnolenza che non svanisce nemmeno a seguito di una notte di sonno normale o addirittura eccessiva.
A questa eccessiva sonnolenza diurna, possono poi essere associati altri sintomi concomitanti, cioè di eziologia simile o derivanti, cioè che sono a loro volta causati dall’ipersonnia stessa.
Tra i principali sintomi correlati abbiamo:
- astenia o stanchezza perenne
- attacchi di sonno
- debolezza fisica
- problemi di concentrazione
- disturbi cognitivi, come problemi di memoria
- alterazioni dell’umore e irritabilità
- disturbi psicologici come ansia e depressione
- mal di testa (cefalee e emicranie)
- stati semi allucinatori
Nel caso di ipersonnia di carattere secondario, a seconda della condizione patologica che la determina i sintomi concomitanti possono essere davvero molti e diversi. Ne riportiamo alcuni:
A cosa è dovuto il troppo sonno
Le cause dell’ipersonnia di tipo primario sono sconosciute e la condizione si definisce per questo ipersonnia idiopatica.
I fattori scatenanti dell’ipersonnia secondaria invece possono essere:
Come si diagnostica e si cura l’ipersonnia
La diagnosi dell’ipersonnia è prevalentemente volta a scoprire quali siano le cause del disturbo nel paziente.
Per questo motivo è molto importante la fase di anamnesi, in cui il medico intervista il paziente, chiedendo informazioni dettagliate sulla sintomatologia, sulla sua occorrenza, sulla frequenza dei sintomi e su eventuali fattori correlati che possano essere di aiuto nella definizione della causa.
Successivamente viene fatta la visita vera e propria, anche nota come esame obiettivo, in cui il medico controlla alcuni parametri per verificare lo stato di salute generale del paziente.
La parte più importante è però quella degli esami specifici che servono per poter verificare la reale presenza di ipersonnia e le eventuali cause.
Tra questi ci sono:
- la polisonnografia: questo è un test che si effettua di notte e che serve a registrare l’andamento di alcuni parametri fondamentali durante il sonno, quali onde cerebrali, respirazione, battito cardiaco e attività muscolare
- il test di latenza del sonno multiplo: con questo si verifica l’attività cerebrale durante cinque sessioni di sonnellini diurni, ogni due ore
- controllo attigrafico: questo si effettua con un dispositivo simile ad un orologio da polso che serve monitorare i cicli sonno veglia del paziente
Per quello che riguarda il trattamento, è evidentemente importante determinare la causa, se possibile.
La terapia è comunque sia volta a ridurre i sintomi, sia indirizzata a risolvere la causa.
Per la terapia sintomatica si seguono di solito alcune indicazioni di carattere generale che sono volte a migliorare la cosiddetta igiene del sonno. Vanno modificate alcune abitudini in modo da rendere il momento in cui si dorme il più regolare e confortevole possibile.
Tra i vari accorgimenti:
- riduzione di sostanze eccitanti come caffè e tè
- evitare di praticare attività sportiva intensa fino a due ore prima di dormire
- evitare di andare a letto durante la digestione
- eliminare l’uso di dispositivi elettronici, inclusa la televisione, fino a due ore prima di dormire
- mantenere un’alimentazione equilibrata
- attività fisica regolare
Esistono poi alcune opzioni farmacologiche che permettono di migliorare lo stato di veglia, dimostrandosi efficaci nell’aiutare i pazienti a recuperare una qualità della vita normale.
Qualora le cause siano da ricercarsi in altre condizioni patologiche, la terapia dipenderà dalla condizione sottostante e dalla possibilità di risolverla o no.
In caso di sospetto di ipersonnia è comunque consigliabile recarsi dal proprio medico o presso una struttura sanitaria per una visita.